PDV HARRY
Apro la porta, e il mio cuore perde un battito. Davanti a me, con gli occhi arrossati da un problema pianto e le gambe che tremano, si presenta Live. La osservo qualche secondo, confuso e scombussolato. Il suo mascara è completamente colato, e i suoi capelli tutti spettinati. Dal suo aspetto si direbbe abbia corso, e a lungo. Cos'è successo ? È forse stato Luke ? Dio, se le ha fatto qualcosa giuro che gli spacco la faccia. Se ha osato farle qualcosa, se ha osato sfiorarla, toccarla... Rabbrividisco al solo pensiero. Il viso pallido dimostra chiaramente che qualcosa di spaventoso le è appena successo. Non so nemmeno cosa dire, cosa fare.
Eppure, non ho nemmeno il tempo di chiudere la porta dietro di noi per pensare alla prossima mossa che lei mi si getta al collo, alla ricerca disperata di un abbraccio. Questo semplice gesto mi sconvolge, e mi affretto a ricambiarlo.
Questa ragazza è così dolce e indifesa. Così vulnerabile. È talmente fragile da essere incapace di nascondere i suoi sentimenti, lasciandosi alle spalle tutto l'odio che prova nei miei confronti, dopo tutte le cazzate che ho fatto. Lively cerca di mostrarsi forte, una ragazza tosta, una ragazza arrogante, ma sotto quella maschera si cela la creatura più sensibile che conosca. E questa cosa mi fa impazzire. Mi spinge a doverla proteggere.
"Entra", le sussurro teneramente. Il mio tono di voce sorprende persino me stesso. Cosa mi sta succedendo ?
Lei annuisce debolmente, e mi segue fino al salotto. La faccio sedere sul divano, e in seguito mi siedo a mia volta."Non muoverti, arrivo subito.", le dico. Corro in cucina e riempio un bicchiere d'acqua, poi lo porto a Lively, seduta in lacrime sul divano.
"Tieni.", le dico. Vederla in lacrime è una tortura. E lo è ancora di più perché sento di non poter far niente per farla stare meglio. Mi sento odiasemente impotente. Live prende il bicchiere e beve tutta l'acqua in un secondo.
Liv è tutta un mistero. Qualcosa di talmente insensato e complicato che mi affascina irrevocabilmente. Ogni centimetro del suo corpo testimonia la paura, il terrore. I suoi occhi trasmettono un ultimo disperato tentativo di chiedere aiuto. Devo fare qualcosa.
"Stai meglio ?", chiedo. Che domanda idiota, Harry. Ovvio che non sta meglio. Guardala, ti sembra stare meglio ? Mi maledico mentalmente.
"S-si... Ma ho ancora paura... Io non riesco...", balbetta, provando a darmi quella che sembra una specie di spiegazione. Ma ella si interrompe, incapace di continuare per colpa della voce strozzata dai singhiozzi. Non riesco a credere allo spettacolo che ho davanti. È come se avessi appena visto l'equilibrio mentale di qualcuno andare a frantumi. Come se lei avesse appena visto l'oscurità, e non sapesse come uscirne. Finalmente, dopo un periodo che mi sembra infinito, la vedo tentare di reprimere le lacrime, e apre la bocca.
"Scusami. Io non volevo presentarmi in questo stato. Sono una persona terribilmente emotiva, scoppio a piangere per le cose più impensabili, me la prendo per le banalità, mi metto a ridere per le stupidaggini, mi affeziono per motivi assurdi e vivo in un costante stato di ansia. E oggi ne è un'ulteriore prova.", dice tutto d'un fiato. Le afferro le mani fredde e tremanti, e i nostri sguardi si incrociano.
Voi dite che l'amore a prima vista non esiste.
Provate a guardare quei dannati occhi verde elettrico e poi ditemi che non sono la cosa più bella della terra. Quei maledetti occhi mi fottono sempre. Ci faccio l'amore solo a guardarli, giuro. Lei e quei bellissimi occhi.
Lei e quei bellissimi ma rari sorrisi. Lei e quella bellissima voce. Lei ed io."You & I", ripenso a queste parole mentre sono ancora concentrato ad ammirarla. Suonano così maledettamente bene : io e te. Sembrano due parole fatte a posta per stare insieme. No. Ora basta. Questo non sono io, io non so questo tipo di persona : romantico. Non lo sono affatto. Io sono Harry Styles cazzo, e sono realista. Io e lei non saremo mai niente, mai niente.
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True or false ? || Harry Styles
FanfictionErano legati solo da uno stupido contratto, poi tutto cambiò. Si perdevano solo per trovarsi. Si lasciavano per riabbracciarsi. Si odiavano per amarsi. Erano strani quei due. Tanto da far loro credere che il vero amore esistesse.