True or false ? || Harry Styles

20 - Questa sarà una lunga giornata

PDV LIVELY

"Oh mia piccola, innocente, Lively. Io non sto farneticando niente. Semplicemente ieri sera ti ho colta mentre sussurravi il mio nome, ancora e ancora. Ti ho colta con le mani nel sacco."

Lo guardo rossa come un peperone, anzi peggio. Devo trovare un modo per tirarmi fuori da sto problema. Subito. Anche se lo sospetta, lui non sa che ho sognato noi due intimamente. Posso provare a sviare il problema, cercare una scusa. Qualsiasi sarebbe meglio della verità. Rimango zitta per un attimo, finché non prendo una decisione.

"Hai ragione, stavo sognando Harry. Ma non te, stupido idiota. Stavo sognando il principe Harry. Sarà perché ieri ho letto una rivista sulla famiglia reale. Lo trovò davvero affascinate.", mi invento, cercare di sembrare il più tranquilla possibile.

"Non te l'ha mai detto nessuno che non sai mentire sorellina ?", mi chiede lui con un ghigno. Diamine, penso, io pensavo di essermela scampata. Scoraggiata, mi alzo dal letto in direzione del mio armadio.

"Credi pure a quello che vuoi, se non altro io sono come sono andate veramente le cose.", dico prendendo qualcosa da indossare per la giornata.

"Supponiamo che tu non abbia sognato me. Hai comunque fatto dei pensieri non molto casti su un uomo. O sbaglio ?", e con questa domanda alza un sopracciglio. Basta ! Ora non ne posso davvero più. Quando è troppo è troppo.

"Non sono affari tuoi Harold ! Ma perché mi devi infastidire anche di prima mattina santo cielo !", sbotto.

"Ammetti di avermi sognato e me ne vado."

Mi risiedo sul letto. Sbuffo. Anche se gli dicessi la verità, ormai il danno è stato fatto, e in ogni caso lui la penserebbe a modo suo.

"Ti ho sognato. Ok. Contento ora ? In ogni caso mi spiace deluderti ma più che un sogno è stato un incubo."

"Sei buffa quando menti. Arricci sempre il naso.", ridacchia lui.

"Fuori da camera mia.", quattro semplici parole, ma le dico con tale rabbia da farmi in seguito rimanere zitta. Lo odio, odio che lui mi manipoli e mi giudichi a suo piacimento.

"Come vuoi principessa. Tanto ho vinto io."

"Oggi sono fuori a pranzo.", aggiungo ignorando la sua battuta precedente. Il riccio strabuzza gli occhi.

"Perché ? Dove vai ? E con chi ?", sembra allarmato e il suo disorientamento mi solleva un po' su il morale.

"Niall mi fa fare fa fare un giro di Londra...", dico silenziosamente sperando che non mi senta.

"Non se ne parla ! Assolutamente no ! Tu devi farmi da finta ragazza ricordi ? Quindi tu oggi vieni con me.", replica, diventando aggressivo. Il suo sguardo si indurisce, la mascella è tesa, capisco che non è mai stato più serio. Vorrei replicare e oppormi, ma il suo sguardo mi mette paura.

"Ma...", provo a dire in segno di protesta, inutilmente.

"Niente 'ma' ! Questa messa in scena non funzionerà mai se ti metti a gironzolare con i miei amici e non come me. La gente giudica facilmente dalle apparenze, Lively.", pronuncia il mio nome con durezza e severità. Il suo improvvisiamo cambio di umore mi spiazza totalmente. Un minuto prima era scherzoso e scocciante, mentre ora sembra furioso. Non mi lascia nemmeno il tempo di riflettere su quello che ha detto che è già uscito da camera mia. Ripenso alle sue parole, e ne rimango spiazzata. Forse è solo una mia impressione, ma mi è sembrato quasi disturbato, infastidito del fatto che stessi per uscire con Niall. Probabilmente però, questo atteggiamento è spiegato solamente dal fatto che lui ed io ci siamo presi l'impegno di portare a termine questa recita. Non sono a Londra per prendermi una vacanza e uscire con gli amici di Harry, sono qui per lavorare, per fingere di essere la sua ragazza e contribuire alla stupida immagine. L'idea di essere stata messa in mezzo a questa storia ancora mi da i nervi. Ancora immersa nei miei pensieri, finisco di vestirmi e lavarmi. Prima di scendere al piano di sotto, mi ricordo di dover avvisare Niall del cambio di programma. Spero non si offenda. È stato così gentile a offrirsi come guida. Harry è proprio un maleducato.