18 - Christine, sono Harry

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PDV LIVELY

Sto per aprire la porta, quando una mano la richiude con una botta. Mi giro. Harry Styles è davanti a me con le mani strette in pugni, il respiro è irregolare, e gli occhi emanano un'ira inumana. Sono nella merda, penso.

"Harry...", mormoro. Speravo di non vederlo. Ora che faccio ? Non ho altre vie di scampo, l'unico modo per varcare la porta è confrontarlo e prepararmi a discutere con lui. Il ragazzo davanti mi squadra per un momento che a me sembra infinito, abbastanza da farmi andare le guance a fuoco per l'imbarazzo. Perché mi deve sempre guardare come se fossi un bizzarro esperimento ? Cos'ho che non va ?

"Smettila.", sibilo con freddezza. Capisco di averlo risvegliato dai suoi pensieri quando i suoi occhi color smeraldo si immergono nei miei.

"Di fare cosa ?", chiede, alzando un sopracciglio, come se non avesse fatto nulla.

"Di guardarmi come se fossi un mostro, come se ti schifassi. Non lo sopporto.", spiego facendo un passo indietro, verso la porta.

"Dove vai ?", continua, ignorando completamente quello che gli ho detto prima. Alzo gli occhi al cielo. Qualsiasi cosa gli dica sembra non avere alcuna importanza.

"Non sono affari tuoi.", dico superandolo e avviandomi al parcheggio. In un primo momento mi convinco che non mi abbia seguita, ma poco dopo quando sento la sua mano afferrarmi il polso, mi blocco. Il suo tocco mi fa venire dei brividi di paura in tutto il corpo. Harry mi guarda con uno sguardo minaccioso mai visto prima. Per la prima volta, mi scopro terrorizzata da lui. Non so cosa fare, non riesco a respirare.

"Lasciami.", il mio ordino esce più come una supplica. Mi maledico mentalmente. Da quando Harry Styles riesce a spaventarmi ?

"Dimmi dove stai andando prima.", mi ordina.

"Ho detto lasciami."
Aumenta la presa sul mio polso. Fa davvero male. Provo a scansarmi, ma senza successo. Non mi lascerà finché non ammetterò la mia destinazione. Non posso però cedere, o non mi lascerà mai uscire con Luke.

"Non te lo chiederò una terza volta, Lively.", ah, perché le prime due volte me l'ha chiesto vero ? Il polso comincia ad arrossire dal dolore. Devo decidere. O gli dico la verità, e non gli farà per niente piacere, o torno in casa con lui.
E questo non piacerà affatto alla sottoscritta. Vuole sapere dove vado ? Bene allora lo saprà !

"Esco con Luke Hemmings.", sbotto. Adesso ne ho proprio abbastanza, mi sta facendo veramente arrabbiare ora. Non ha alcun diritto ti trattarmi così. Lui finalmente molla la presa, e io corro via, in direzione della macchina di Luke, senza girarmi indietro. Mi massaggio il polso dolorante, pregando affinché il biondo non se ne accorga. Quando lo raggiungo, lo trovo appoggiato alla sua auto con un mazzo di fiori in mano. Arrossisco. No ho mai ricevuto dei fiori prima d'ora. Da nessuno. Nemmeno mio padre.

"Buonasera bellissima. Questi sono per te.", dice sorridendomi e dandomi il mazzo, che scopro essere composto da rose gialle e rosse. Sono stupende.

"Buonasera anche a te, Luke. I fiori sono stupendi.", rispondo ridendo.

***

PDV HARRY

La odio. È ufficiale. Come si permette di uscire così senza nemmeno dirmelo ? Ha solo diciassette anni, e pretende di poter fare quello che vuole in una città che non conosce accompagnata, come se non bastasse, da uno dei miei più cari amici. O almeno, uno dei miei ex-più cari amici. Non posso crederci che Luke abbia avuto la faccia tosta di invitarla. Lei è mia. La mia sorellina. Non è abbastanza grande per poter uscire con un ragazzo, sopratutto più grande di lui. Sopratutto se quel ragazzo non sono io, una vocina nella mia testa mi tortura da quando l'ho vista partire con l'australiano. Si sbaglia. Lei è la mia stupida sorellastra. La persona più immatura e acida che conosca. Non la sopporterà nemmeno Luke, mi ripeto prima di entrare di nuovo in casa. Tutt'a un tratto le parole di Lively mi tornano in mente come un lampo improvviso.
- Smettila. Di guardarmi come se fossi un mostro, come se ti schifassi. Non lo sopporto. -
Lo aveva detto con talmente tanta arrendevolezza che il mio cuore aveva perso un battito. Non la guardavo come se fosse un mostro, ormai lo so. È una delle più belle ragazze che abbia mai visto. E odio non riuscire a negarlo nemmeno a me stesso. Avrei dovuto dirle la verità, consolarla, dirle che era bellissima. Ma sono una cattiva persona. Mi frega solo di me stesso. E lei mi stava facendo talmente tanto arrabbiare che non avrei mai ammesso la mia vera opinione su di lei. Perché ha scelto Hemmings ? Che cos'ha lui che non ho ? Ovviamente per lei non sono abbastanza. Questi pensiero me la fa odiare ancora di più. Perché la desidero così follemente ? La mia fissa è malsana. La mia testa sta scoppiando di domande. Devo distrarmi. Afferro il cellulare e digito un numero.

"Pronto ?", risponde una voce sensuale.

"Christine sono Harry. Ho bisogno di te."

***

PDV LIVELY

"Luke hai sparso i noodles dappertutto! Usa le posate insomma !", rido. È da mezz'ora che Luke sta provando a usare le bacchette cinesi per afferrare i suoi noodles. Ed è mezz'ora che sto ridendo come una pazza.

"No, no ce la posso fare ! Non me ne vado da qui finché non imparo a usarle !", replica il biondo concentrato a prendere un pezzo di pollo.

"Ma tra venti minuti chiudono il ristorante !", dico ancora ridendo.

"Chissene frega ! Dirò agli asiatici che chiudo io il ristorante quando avrò finito."

Tutt'ad un tratto un cameriere cinese si avvicina a noi.
"Signoli tla poco chiudiamo il listolante fate in fletta !", urla, e se va. Alla faccia della gentilezza, penso. Io e Luke ci guardiamo un attimo e poi scoppiamo nell'ennesima risata.

"Mi fa molile dal lidele quando plovano a pallale la nostla lingua !", dice Luke ancora ridendo.

"Si hai lagione, fanno tloppo clepale dalle lisate !", aggiungo con le lacrime agli occhi dal ridere.

"Ora pelo mangia questo pollo plima che te lo mangi io intesi ?!"

"Smettila di imitarli mi stai facendo crepare, cazzo non respiro", dice l'australiano soffocando dalle risate.

***

Ormai sono le dici e mezza, e Luke mi ha riaccompagnata a casa. È stata una serata perfetta. Il miglior appuntamento di tutti i tempi, non che ne abbia avuto molti. Abbiamo parlato di tutto e di niente, e riso da morire.

"Mi sono divertito molto.", sussurra con voce roca, provocandomi dei brividi su tutta la spina dorsale.

"Anche io, molto. Sono stata davvero bene., concordo sorridendo.

"Ci sentiamo domani ,che ne dici ?"

"Certo. Niall si è offerto di farmi fare un giro di Londra in giornata, ma se fossi libero domani sera potremmo vederci.", propongo.

"Buonanotte Live.", e mi da un bacio sulla guancia. Arrossisco violentemente.

"Notte."

Esco dalla macchina, saluto Luke che parte , e sospiro. Dovrò di nuovo affrontare Harry ? Al solo pensiero mi viene paura. Questo pomeriggio era fuori di senno. Cioè, più delle altre volte.Cammino a passo lento verso l'enorme villa Styles, e entrò in casa. Dentro regna il silenzio assoluto. Che strano, mi aspettavo di trovarlo sul ciglio della porta. Salgo le scale in direzione di camera mia, quando sento un urlo.

"Ha...Harry, cazzo si !", sussulto nel capire che l'urlo è femminile.

Corro in cerca della stanza da cui proviene, finché mi accorgo che proviene da una stanza mai vista prima. La porta ovviamente è chiusa.
Sento un altro urlo, questa volta più trattenuto. E poi finalmente realizzo che sta succedendo. Mi viene un conato di vomito. Oh mio dio.

"Ho...Ho sentito un rumore.", mormora la voce. Cazzo. Sono fregata.

***

NOTA AUTRICE

Buongiorno care ❤️
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere in tanti/e !

True or false ? || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora