POV LIVELY
Il giorno dopo, mi alzo con le occhiaie per colpa della notte passata in bianco. Sono troppo stressata, un fascio di nervi. Come faremo Harry ed io ad andare d'accordo a sufficienza per interpretare la parte della coppia perfetta ? E se nessuno credesse alla nostra falsa relazione ? Cosa succederebbe ? Il patto sarebbe stato ancora valido ? Harry se ne sarebbe comunque andato per sempre ?
Troppe domande senza risposte. A momenti la testa mi scoppia. Sono frustrata per come la mia vita mi stia sfuggendo di mano.Guardo l'orologio sul comodino alla mia destra. Le otto ! Sono le otto, e sono ancora a letto ! Devo sbrigarmi, o non riuscirò nemmeno a presentarmi alla seconda ora di lezione. Dopo essermi frettolosamente preparata, scendo in cucina. Non c'è nessuno. Preparo velocemente una tazza di caffè, la bevo, e mi fiondo fuori.
Purtroppo, appena metto piede in giardino, vedo Harry seduto su una moto mai vista prima, una Harley-Davidson CVO Limited nera.
"Certo che il concetto di risparmio tu non lo conosci.", commento alzando un sopracciglio. Il riccio, per tutta risposta sghignazza.
"In più che ci fai qua fuori ? Non hai lezione ?", continuo.
"Certo che ce l'ho. Ma ti devo portare al liceo.", risponde spazientito.
"Perché dovresti ?"
"Siamo una coppia ricordi ?"
Le sue parole mi spezzano il cuore. È tutto così tremendamente ingiusto. Mi sento così sciocca ad aver accettato questo stupido accordo."Ah giusto", sospiro perciò abbassando lo sguardo.
"In più ora che sono un professore posso arrivare in ritardo quanto voglio. Quante volte dovrò ricordartelo ?", sghignazza lui invitandomi a salire sulla motocicletta.
"Ti prego non me lo ricordare."
Guardo la mano del riccio tesa verso di me. Rimango un'attimo ferma a squadrare Harry e la sua moto da riccone, meditando se fidarmi di lui o meno. L'ultima cosa che desidero è un incidente stradale.
"Allora ? Che aspetti ?"
Mi guarda male. Ricambio in fretta, ma lui sembra non averci fatto caso."Niente."
Salgo sulla sua moto, che rispetto a quella di Peter sembra una macchina. Provo a tenermi al sedile di pelle senza successo."Hai solo me per tenerti, Live.", sbuffa lui come se fosse un'ovvietà. Arriccio il naso in tutta risposta.
"Preferisco cadere."
"Preferisco che la mia falsa ragazza vivi per ancora qualche mese.", ribatte lui, zittendomi. A quel punto lo vedo afferrare rapidamente le mie mani e mettersele intorno alla vita. Fatto ciò, parte. Sta andando davvero troppo velocemente, siamo così veloci. Molto, troppo anche. Lo vedo sorridere mostrando le sue fossette così insopportabilmente carine. Odio quando si prende gioco di me. In questo momento io sto morendo dalla paura e lui sembra trarne divertimento e soddisfazione. Per quanto odi ammetterlo, conosco Styles come le mie tasche. Tutti questi anni di osservazione mi hanno permesso di capire che genere di ragazzo è. So che adora andare così velocemente in moto, sentire il vento accarezzargli il viso e portargli indietro i capelli. Io invece, d'altro canto, non sono del tutto sicura di stare bene. Sento l'adrenalina e la paura lottare dentro di me, e ho il brutto presentimento che sia la paura a star vincendo. Stringo maggiormente la stretta intorno alla sua vita.
"Hum...Live... Non respiro.", dice a fatica.
"Oh... Scusa non volevo.", e allento la stretta, imbarazzata a livelli vergognosi. Sento le guance avvamparsi, vorrei sprofondare sotto terra.
"Va tutto bene ?", chiede apparentemente preoccupato, cosa che mi lascia al quanto di stucco.
"Ho paura di andare così veloce in moto.", urlo per farmi sentire.
"Vuoi che rallenti ?"
"Si, per favore.", rispondo febbrilmente. Il ragazzo, a mia sorpresa, fa come gli ho chiesto. Il cuore riprendere a battere normalmente, respiro a pieni polmoni, un po' provata dall'esperienza. Poco dopo arriviamo davanti al mio liceo ossia la Holmes Chapel School e mi salvo sul marciapiede.
"Sei uno squilibrato ! ", esclamo.
"Ho rispettato i limiti di velocità."
"I limiti di velocità del tuo mondo immaginario !"
"Non lascerei mai che ti succedesse qualcosa ok ?", dichiara.
- Davvero ?- Ho voglia di chiedergli. Perché io non riesco a credere a ciò che ha appena detto. Fino a poco fa mi odiavi, brutto idiota. E ora che fai ? Il protettivo ?
"Cosa facciamo ?", chiedo per distogliermi dai miei pensieri, mentre Harry sta parcheggiando.
"Non ne ho idea. Dio, sembriamo due ragazzi di dodici anni.", ribatte lui in tutta risposta.
"Potremmo prenderci per mano, mi sembra un buon inizio, no ?", propongo con una leggera alzata di spalle. Il riccio accanto a me si mette a sorridere compiaciuto. Di nuovo. Che ha sempre da sorridere questo ? Non ho detto niente di male, eppure mi fa sentire una perfetta idiota.
"Va bene."
Sento la sua mano avvicinarsi piano piano alla mia, e poi le nostre dita si incrociano.Ed è una strana sensazione. Le sue mani sono il doppio delle mie. Calde, il doppio delle mie. Sembra quasi piacevole. Osservo con la coda dell'occhio l'incrocio delle nostre mani, e per qualche strano motivo il mio cuore comincia abbattere di più bella. Ma che sto pensando ?
"Forse dovrei chiamarti con dei nomignoli da coppia ? Tipo "tesoro", "cuoricino mio" o "polpettina "?", propone Harry scoppiando a ridere.
"Va bene "tesoro", ma se provi anche solo una volta a chiamarmi con quei altri due nomi fetidi, giuro che ti castro.", dico minacciosa sfidandolo con lo sguardo.
"Sei una parecchio strana ragazza sai ?"
"Lo so.", rispondo semplicemente.
"Mi piace.", dice provando ad avere un tono di voce sensuale.
"Invece tu non mi piaci.", scoppio a ridere per la prima volta in sua presenza. Dopo tutto, non è così male. È testardo e orgoglioso, ma forse non è quel mostro che pensavo.
"Io piaccio a tutte.", ecco come non detto. Modestia portami via. Alzo gli occhi al cielo, esasperata. Quando i pensieri di Harry non saranno più rivolti sempre solo a stesso, credo che potrei piangere dalla gioia.
Tutt'ad un tratto Harry si avvicina pericolosamente a me. Faccio un passo indietro spaventata ma vado a sbattere contro un muro. Sento il suo profumo, il calore che emana. Il miei occhi scrutano il ragazzo davanti a me, e poi, si soffermano sulle sue labbra, le quali sono vicinissime alle mie. Sono diverse dalle solite labbra, più rosee, più a forma di cuoricino. Sono belle quasi quanto le sue fossette.
"Sei come tutte le altre, Lively, non mi resisterai. Siete tutte uguali voi donne. Vedrai che con il tempo, cederai pure tu.", mi sussurra all'orecchio.
"Credici."
***
NOTA AUTRICE
Spero che il capitolo vi sia piaciuto ;)
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True or false ? || Harry Styles
FanfictionErano legati solo da uno stupido contratto, poi tutto cambiò. Si perdevano solo per trovarsi. Si lasciavano per riabbracciarsi. Si odiavano per amarsi. Erano strani quei due. Tanto da far loro credere che il vero amore esistesse.