18. non ti giudicherò

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Jimin's pov
-allora perché ti comporti così?-chiesi di getto, senza pensarci troppo. Volevo sapere. Volevo sapere il motivo dei suoi gesti e delle sue parole. Volevo sapere tutto per filo e per segno.

-vedi Jimin....io..-cercò di dire ma non sembrò riuscire a terminare la frase. Non sapevo il perché di ciò, ma decisi di usare un approccio diverso, in fondo ora avevo la sua attenzione.

Mi avvicinai a lui, mettendomi seduto dinnanzi a lui, gli presi le mani e ripresi poi a parlare.

-jungkook senti, non voglio che tu ti senta giudicato da me ok? Qualsiasi cosa dirai non uscirà da qui, mai. Te lo posso giurare. Non rivelerò mai i tuoi segreti, mai. Voglio che tu possa fidarti di me e vorrei cercare di diventare che so...amici...mi piacerebbe che ti fidassi di me, che ti fidassi di tuo marito-dissi poi ridendo, coinvolgendo anche lui nella risata.

Solo allora mi accorsi di quanto il suo sorriso fosse meraviglioso.

Dopo quel breve momento di spensieratezza, lo vidi tornare serio con la testa china. Rimasi immobile e zitto, attendendo che fosse lui il primo a prendere parole.

Non volevo mettergli pressione o altro, volevo che si sentisse al sicuro e libero di parlare tranquillamente.

Ad un certo punto, sospirò lanciandomi una breve occhiata prima di riportare gli occhi verso le nostre mani.

-vedi...-iniziò finalmente a parlare facendo subito una pausa-io, Jimin...io...-questa volta fu altro ad interromperlo.

Il suo cellulare iniziò a suonare, senza volersi fermare.

All'inzio cercò di non dargli peso, ma quando lo afferrò per vedere chi fosse, vidi il suo volto mutare in preoccupazione.

-scusami, devo rispondere-mi disse, premendo poi il tasto verde e dirigendosi fiori dalla stanza per parlare.

La cosa mi infasridí abbastanza, mentre lo osservavo uscire da lì.

Chi poteva essere che lo chiamava a quell'ora? Chi era sveglio alle 3 del mattino per parlare con lui? Chi era da dover uscire per non farmi sentire la conversazione?

I miei dubbi vennero interrotti, quando si affacciò alla porta dicendo un semplice
-devo andare, buonanotte chim-

ANNEBBIATO DA TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora