62. stai bene?

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Jimin's pov

-sei pronto amore?-mi chiese lui, pronto ad introdurre le sue dita in me.

Ero ormai fuori controllo, preso dal piacere che mi aveva procurato la sua lingua. Era stato strano ma dannatamente piacevole. La sua lingua che si muoveva dentro e fuori la mia entrata mi aveva letteralmente fatto girare la testa. Era stato una sensazione paradisiaca. Non credevo che un gesto tanto semplice potesse procurare così tanto piacere. Ora pensare di essere scopato dalle sue dita mi procurava un po' di pensiero data la loro lunghezza e la loro dimensione, ma volevo provare altrettanto piacere. Pensare che sarebbe stato lui il primo a violare il mio orifizio, mi eccitava ancora di più.

Annuii anche se terrorizzato. Era qualcosa che volevo provare ma che era ben diverso da avere la sua lingua al mio interno, ne ero cosciente. Le dita di Jungkook erano estremamente lunghe e solo pensare di sentirle dentro di me, da una parte mi eccitava ma dall'altra mi terrorizzava.

Mentre ero perso nei miei pensieri, sentii una sua mano che mi spingeva delicatamente in avanti così da agevolargli i movimenti, facendomi piegare ed appoggiare maggiormente al piano dinnanzi a me. Obbedii senza obbiettare, facendo quanto richiesto.

Sentii la sua mano scorrere delicatamente lungo la mia schiena, fino alla natica, provocandomi innumerevoli brividi.

-allarga le gambe amore-mi disse kokkie e subito obbedii. Avevo il cuore in fibrillazione, un po' in ansia per ciò che stava per succedere. Sapevo che lui avrebbe fatto di tutto per far si che sentissi meno dolore possibile e che ne rimanessi soddisfatto da tutto ciò.

-ora rilassati piccolo, farò molto piano e se me lo dirai mi fermerò-mi disse, aspettando una risposta da me prima di iniziare a girare il primo dito intorno al mio anello di muscoli tanto sensibile. Sentire quella sensazione del tutto nuova non era per niente male anzi, era come una sorta di massaggio molto piacevole.

Dopo alcuni attimi, sentii spingerlo in me molto lentamente, fermandosi non appena fu completamente dentro. Sentii ogni centimetro del suo dito, entrare al mio interno.

-tutto bene?-mi chiese prima di fare qualsiasi altra cosa, accarezzandomi la schiena per non farmi pensare troppo a quella nuova sensazione che stavo provando.

-si-risposi, sentendo questa nuovamente intrusione un po' fastidiosa ma neanche troppo. Rilassai i muscoli, facendo sì che riuscisse a muoverlo. Cominciai a sentire il fastidio aumentare ad ogni intrusione ma nonostante questo mi iniziava a piacere, così che ne chiesi un altro e subito lui mi accontentò.

Avere due sue dita che si muovevano, rapide al mio interno era dannatamente bello, anche se ancora un po' fastidioso.

Aumentò la velocità, iniziando a farmi gemere dato che il fastidio si stava strasformando in piacere. Ero ormai completamente sdraiato sopra il lavandino, accogliendo tra un gemito e l'altro le spinte delle sue dita in me.

Dopo alcuni miei gemiti, introdusse un altro dito provocandomi ancora più piacere e facendomi gemere ancora più forte. Sentivo il mio membro pulsante e dolorante. Quelle sensazioni mi stavano mandando in paradiso in così poco tempo che pensavo sarei esploso dal piacere. Mossi il bacino, cercando di dare un po' di sollievo alla mia erezione, cercando di sfregarla contro il mobile della cucina.

Ero ormai un disastro di gemiti, non riuscivo a trattenermi. D'improvviso sentii un piacere più immenso, dopo che toccò un punto preciso in me.

-fallo ancora-dissi tra un gemito e l'altro, quasi urlandolo

-ah l'ho trovato quindi?!-disse ghignando colpendo quel punto più e più volte, facendomi urlare come non mai.

Sentivo che l'orgasmo stava arrivando, così tanto che non riuscivo più a trattenermi. Kokkie capendolo, afferrò con altra mano la mia erezione iniziando a stimolarla da subito.

Ero ormai quasi all'apice, urlavo come se non ci fosse un domani. Mi sentivo in fiamme, pronto ad esplodere da un momento all'altro.

-vieni piccolo, vieni per me-mi disse kokkie prima di mordermi la spalla e lasciarmi un succhiotto su essa.

Non riuscii più a trattenermi e venni sporcando il mobile della cucina e il pavimento, nonché la mano di Jungkook che subito dopo si leccò, volendo il mio seme in bocca.

Jungkook a quel punto si fermò, sfilando le sue dita da me, lasciandomi con una sensazione di vuoto estrema. Non avevo più forze, quell'orgasmo mi aveva portato al limite.

-stai bene amore?-mi chiese, quando mi vide quasi scivolare a terra non riuscendo più a tenermi in piedi, troppo stanco dall'immenso piacere provato.

-sto bene, anche se le gambe non mi reggono-dissi con ancora il fiatone, sentendo le sue braccia sostenermi.

-vieni piccolo, facciamo una doccia prima di andare a dormire-mi disse lui prima di prendermi in braccio e portarmi in bagno.

ANNEBBIATO DA TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora