6. l'inizio della mia fine

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Una settimana dopo

Jimin's pov
Ed eccomi qui. Ad una settimana di distanza dalla notizia che ha sconvolto totalmente la mia vita. Oggi mi sarei sposato insieme a Jeon Jungkook, probabilmente la persona che più al mondo odio e che più al mondo mi dà i nervi. Fantastico, direi. Non vedo l'ora aggiungerei.

Dopo la cena con i miei è stata una lotta. Eravamo ai ferri corti. Io li ignoravo e loro si arrabbiavano di più.

Per diversi giorni facevo finta che non esistessero come una forma di protesta, anche se sembrava non scalfirli minimamente.

Era una situazione al quanto insostenibile, soprattutto perché erano irrimovibili sulla cosa.

Più cercavo di farli ragionare e più mi attaccava dicendomi che non avevo scelta e che per una volta non dovevo pensare solo a me stesso.

Per loro sembra l'unica scelta da fare, l'unica che avrebbe permesso un futuro alla famiglia e l'unica che avrebbe portato pace e prosperità.

Alla fine dopo queste convinzioni e dopo le lacrime di mia madre cedetti.  Lei si dimostrò completamente disperata, cercando di far leva sui miei sentimenti. Sapeva benissimo quali tasti toccare e sapeva che alla fine avrei ceduto. Avevo un cuore troppo grande per dirle di no.

Non lo avrei mai fatto in tutta la vita o almeno così credevo. Credevo che almeno stavolta sarei stato in grado di dire di no, di non sposare quel ragazzo che non volevo e che non amavo.

Sono sempre stata una persona attenta ai sentimenti degli altri prima dei propri, forse anche troppo. Da un lato ho sempre odiato questa parte di me, in quanto in alcune situazioni era uno svantaggio come in questa.

Avevo ceduto, dandola vinta ai miei. Avevo ceduto ancora.

Con questi pensieri, mi sistemai nuovamente la cravatta sotto gli occhi amorevoli di mia madre, forzando un sorriso quando mi accarezzò dolcemente la guancia. Ero tutto tranne che felice in quel momento,in realtà l'unica cosa che avrei voluto, se avessi potuto, era scappare più lontano possibile da quel luogo.

Sapevo che questo passo mi avrebbe portato ad una vita infelice, ma non potevo che compierlo. Magari un giorno avrei imparato ad amare Jungkook o forse no.

-sei pronto tesoro?-sentii la voce di mia madre risvegliarmi da tutti i miei pensieri.

Mi voltai verso di lei, sorridendole, mai sorriso più falso era uscito dalle mie labbra. Cercai di non farle a vedere la mia tristezza, con la consapevolezza che il patibolo dell'altare era vicino.

-certo, andiamo-dissi, prendendola a braccetto ed avviandoci verso l'uscita della stanza. Ad ogni passo sentivo la mia felicità allontanarsi sempre di più, ormai irrecuperabile.

Era il momento. L'inizio della mia fine. Tra qualche ora tutto quest'incubo sarebbe finito, almeno era quello che speravo.

ANNEBBIATO DA TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora