60. tra le tue braccia

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Jimin's pov

-vuoi fare una pazzia?-mi disse kokkie sorridendomi, mettendo in mostra il suo adorabile sorriso da coniglietto che tanto amavo.

Sbarrai gli occhi, non sapendo cosa intendesse. Sinceramente era una domanda che non mi aspettavo minimamente, anche se la curiosità mi uccideva.

Cosa voleva dire? Cosa voleva fare esattamente? Una pazzia? Non so perché ma l'idea mi intrigava. Forse perché qualsiasi cosa fosse, con lui avrei fatto di tutto.

Lo osservai, senza proferire parola per alcuni attimi prima di riprenderla per capire meglio le sue intenzioni.

-cosa hai in mente kokkie?-chiesi, accarezzando il suo viso, mentre i nostri occhi era incastonati l'uno con l'altro, talmente belli che non potevo non guardarli. Lui era bello, così tanto da farmi sorridere dal nulla solo vedendolo. Un sorrisino che ogni volta non potevo controllare e che mi rendeva ancora più timido quando se ne rendeva conto anche lui.

-é un sorpresa-rispose con un ghigno sul viso, portando la mano sul mio fianco verso il mio viso, cercando di tranquillizzarmi. Evidentemente aveva capito il mio stato d'animo, aveva capito il mio essere perplesso dinnanzi alla sua proposta e probabilmente credeva che ne fossi agitato, ma di cosa dovevo essere agitato? Ero con lui, con il ragazzo più straordinario del pianeta e che ora era mio. Finalmente avrei potuto gridare al mondo che io e Jungkook eravamo una coppia effettivamente legata da veri sentimenti e non soltanto da un accordo dei nostri genitori, siglato da un pezzo di carta.

Lo fissai ancora ed ancora per interi minuti che sembrarono ore, non potevo farne a me troppo catturato dalla sua bellezza. Finché non decisi di seguire il cuore. Sorrisi nuovamente, decidendo di assecondare la sua richiesta nonostante non sapessi cosa mi sarebbe atteso da lì a poco. Francamente non mi sarebbe interessato minimamente se fossimo andati in un luogo sperduto o pericoloso, perché sapevo che lui non avrebbe permesso che mi accadesse nulla.

-si kokkie, con te farei qualsiasi cosa-risposi, afferrandolo dietro il collo e facendo congiungere nuovamente le nostre labbra una sull'altra per un dolce e veloce bacio a stampo, in cui lui si aprí in un enorme sorriso aiutandomi poi a rialzarsi da quel manto colorato che ci aveva accolto fino a quel momento.

Mano nella mano ci avvicinammo alla sua macchina, parcheggiata poco distante scambiandoci di tanto in tanto uno sguardo dolce e complice tra noi. Salimmo, accomodandoci comodamente ,scambiandoci un veloce e fugace bacio prima di partire.

Accese il motore e guidò per una decina di minuti, verso un luogo a me sconosciuto che non sembrava delinearsi dato il buio e l'ora tarda in cui eravamo. Pochi istanti dopo ci ritrovammo ad entrare nell'ennesimo parcheggio, dove fermò la macchina.

Mi guardai intorno nuovamente cercando di capire o scorgere qualcosa di quel luogo che appariva come quello che era riuscito a vedere fino a quel momento, il nulla.

-dove siamo?-chiesi aggrottando le sopracciglia e voltandomi verso di lui cercando qualche informazione in più per capire dove fossimo.

-vieni e lo scoprirai-mi rispose sorridendomi, invitandomi ad uscire dalla sua macchina, facendolo lui per primo.

Così feci, seguendolo subito fuori e ritrovandomelo già di fianco a me pronto a portarmi nel luogo della nostra pazzia.

Mi prese la mano e iniziammo a camminare lentamente nel buio, nel giro di pochi passi iniziai a sentire una sensazione sui piedi che conoscevo bene e che amavo. Non potevo credere che fossi davvero in quel luogo e che per lo più eravamo insieme. Era sabbia, e se sotto i piedi avevo la sabbia voleva dire soltanto una cosa, eravamo al mare. Sorrisi enormemente, avevo sempre amato il mare fin da piccolo, anche se non ci andavo spesso. Mi fermai di colpo, facendolo girare verso di me prima di riprendere parola.

ANNEBBIATO DA TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora