79. consapevole

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Jimin's pov
-kokkie devo dirti una cosa, però promettimi che non ti arrabbierai-gli sussurrai, in panico. Sapevo che appena glielo avrei detto, forse mi avrebbe odiato per non averglielo detto prima. Era una cosa grossa, almeno per me che mi rendeva al quanto triste e depresso.

-certo, amore...dimmi tutto-mi sussurrò portandomi di nuovo tra le sue braccia e stringendomi a lui.

Iniziai a giocherellare con le mani, preso dall'ansia. Mi sentivo terribilmente in colpa per non averglielo detto prima. Sentivo che le lacrime si stavano formando di nuovo al solo pensiero.

-vedi.... è che...-iniziai a parlare cercando di trovare le parole giuste, ma per queste cose non ci sono parole giuste ma solo parole.

-qualche giorno fa....è arrivata una lettera indirizzata a te-continuai facendo una breve pausa, facendo un respiro profondo prima di andare avanti.

-veniva dal governo, più precisamente dalle forze armate militari. Sei stato chiamato per arruolarti e fare il servizio militare-continuai fermandomi e iniziando a piangere. Non riuscivo a continuare il mio discorso, al solo pensiero che tra meno di un mese ci saremmo dovuti separare a causa del suo servizio militare, purtroppo obbligatorio, mi sentivo morire. Anche io qualche anno prima ero dovuto partire ed affrontarlo, stando lontano per due anni da casa. Al tempo non mi importava poi così tanto, dato che apparte Tae e Jin, non c'era nessun altro che contasse per me, ma ora al pensiero che dovessi separarmi da lui mi uccideva. Sapevo di non poter fare molto, dato che neanche lui poteva sottrarsi alla cosa, ma faceva fottutamente male.

Dopo le mie parole lui, si strinse ancora più forte a me ma io mi alzai per prendere la lettera e dargliela.

-mi dispiace, non avertelo detto ma...il solo...pensiero che tu...stia lontano da me per due anni...mi....mi...-non riuscii a finire che scoppiai a piangere di nuovo ancora più forte ed ancora di più.

-vieni qui amore-mi rispose Jungkook aprendo di nuovo le braccia e trascindomi in esse.

-piccolo...io ti amo e lo farò sempre. Sai meglio di me che devo farlo per forza, come lo hai fatto tu. Anche se saremo lontani, ci sentiremo tutti i giorni e poi ogni cento giorni sarò qui ad abbracciarti, a baciarti ed a fare l'amore con te. So che non sarà la stessa cosa che vedermi tutti i giorni, ma non ti abbandonerò di certo. Tu sei il mio amore, il mio ragazzo, la mia vita non potrei mai starti lontano del tutto.-mi disse mentre continuavo a piangere come una fontana. Prese la mia mano e se la portò sul petto, all'altezza del cuore.

-senti questo piccolo? Fa così soltanto con te. Non lascerei mai che battesse per qualcun altro che non sia tu. Ti amo amore mio-continuò per poi fiondarsi sulle mie labbra, baciandomi da subito con foga, introducendo la lingua nella mia cavità orale.

-ti amo anche io-gli susssurai, quando ci staccammo per mancanza di aria. Lo guardai negli occhi, accarezzando il suo viso per poi stringerlo a me in un caloroso e tenero abbraccio, che ci portò presto ad addormentarci uno nelle braccia dell'altro.

Decidemmo che avremmo dovuto passare il tempo rimasto prima della sua partenza, a fare tutto ciò che non avevamo fatto fino a quel momento, così da colmare il tempo che non avremmo potuto passare insieme nei due anni successivi. Iniziammo ad uscire ogni sera, facendo sempre cose diverse. Andammo all'acquario, facendoci sei mila foto con e senza i pesci, andammo al luna park salendo su ogni giostra e prendendo lo zucchero filato, andammo al museo fingendoci grandi esperti d'arte ed atteggiandoci come tali, mentre l'ultima sera insieme decidemmo di tornare nella stessa spiaggia, dove eravamo stati la sera del nostro appuntamento, in cui facemmo il bagno nudi nel mare.

Ci ritrovammo accoccolati sulla spiaggia, sopra ad un telo, guardando le stelle nel cielo. Sapere che sarebbe stato la nostra ultima sera insieme, mi rattristava al quanto ma volevo godermela fino infondo. Mi strinsi di più tra le sue braccia, cercando di ricevere più calore possibile, consapevole che dal giorno dopo non ne avrei mai più avuto così tanto fino al suo ritorno.

Iniziai a baciargli il collo, avendo il viso nell'incavo di questo, unendo alle labbra anche la lingua per brandirlo ancora meglio. Iniziai subito a sentire il suo respiro più pesante, ed ansiamante.

-amore...che fai?-mi chiese Kokkie, lasciatosi andare sotto il mio tocco.

-fai l'amore con me-sussurai, spostandomi sopra di lui, senza mai spostare il viso dal suo collo.

-qui? Vuoi farlo qui sulla spiaggia?e se qualcuno dovesse vederci?-mi chiese, sconvolto, portando inconsapevolmente le mani sulle mie coscie, iniziando ad accarezzarle. Lo sentivo già eccitato sotto di me e la cosa mi piaceva al quanto.

-si, voglio fare l'amore con te per ricordarmi l'ultima sera insieme al meglio, e poi mi eccita il fatto che possano beccarci-risposi, sorridendo per baciarlo subito dopo in un bacio a stampo.

Lo vidi sorridere, prima di ribaltare le posizione, portandosi sopra di me.

-cominciamo allora-rispose, baciandomi subito con foga, iniziando a spogliami più veloce della luce.

In men che non si dica, ci ritrovammo completamente nudi uno sopra l'altro a guardarci intensamente negli occhi. Sapevo che da lì a qualche ora, lui sarebbe partito e che non avrei avuto più molte occasioni per guardalo così. Mi mancava già. Il suo profumo, i suoi baci, le sue mani, il suo corpo, lui.

-sei sempre più bello amore mio-mi sussurrò Jungkook, prima di avvicinarsi di nuovo alle mie labbra per baciarmi.

-anche tu-risposi io, afferrandolo dalla nulla e spingendolo verso le mie labbra. Volevo godermelo finché saremmo stati insieme.

Approfondí subito il bacio, introducendo la lingua nella mia bocca trovando subito la gemella, mentre la sua mano scorreva verso la mia entrata, facendomi sussultare appena sentii un dito penetrarmi.

Continuai a baciarlo con sempre più foga per distrarmi dal lavoro che compieva la sua mano. Urlai quando sentii un secondo dito entrare in me e muoversi velocemente come il primo, andando sempre più in profondità.

-cazzo minnie, sei fottutamente eccitante in questo momento-ghignò Jungkook, portando l'altra mano alla sua erezione preparandola per penetrarmi. I miei occhi erano rivolti ai suoi movimenti. Mi stavo eccitando ancora di più, vedendolo impegnato a lubrificarsi per me.

Preso alla sprovvista, cacciai un urlo più acuto sentendolo toccare il mio punto debole, annaspando in cerca di aria.

Jungkook ghinò entrando con le dita un'altra volta deciso e preciso, toccando ancora quel punto.

Mentre cercavo aria dopo questo suo gesto, lo sentii penetrarmi con il suo membro arrivando subito a riempirmi totalmente. Innarcai la schiena, preso dal piacere più inteso sentendomi già vicino al mio culmine.

Lui parve capirlo ed iniziò a spingere in me, velocemente e precisamente. Ogni spinta era talmente intensa quasi da sentire il suo pene arrivarmi in gola. Cazzo se era piacevole.

Sia io che lui ormai eravamo un casino di gemiti, resi sempre più acuti ogni secondo di più.

-sto..pe..r...venire-mi sussurò Jungkook, nell'orecchio gemendo subito dopo. Lo trovai talmente erotico e sexy che venni senza riuscire più a trattenermi, così come lui pochi istanti dopo.

Non appena successe, lo tirai verso di me, abbracciandolo e stringendolo forte portando le mie gambe a stringere il suo bacino.

Senza riuscire a controllarmi, iniziai a piangere a dirotto. Sapevo che sarebbe stata l'ultima volta che avremo potuto concederci una notte di passione come quella prima per diverso tempo e volevo godermelo fino infondo.

-torniamo a casa-gli sussurrai tra un singhiozzo e l'altro. Lui annuii, mi aiutò ad alzarmi e vestirmi prima di tornare a casa.

Una volta li, facemmo l'amore un altro paio di volte per poi accoccolarci uno nelle braccia dell'altro, piangendo insieme consapevoli che ci saremo separati nel giro di poche ore.

ANNEBBIATO DA TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora