33. Miles

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Canzone: One day the only Butterflie left will be in your chest as you march towards your death - Bring me the horizon

Mi chiamo Miles Allen, ho 12 anni.
Ho scritto questa lettera dopo la morte di mia madre. Non vi serviranno fazzoletti o divani in cui sedervi e non ho bisogno di piagnucolii o pena nei miei confronti, vorrei solo che voi la leggeste, con le orecchie ben aperte e con il cuore spalancato.

"Parliamo della morte come se fosse una cosa facile, come se esistesse soltanto nei film, come se non facesse parte della vita di tutti, come se fosse qualcosa di molto lontano da noi e apriamo gli occhi soltanto quando improvvisamente la morte colpisce qualcuno vicino a noi.

Stessa cosa per la violenza; ce ne parlano a scuola, a casa, in tv, ma noi ascoltiamo passivamente, come se fosse solo una seccatura, una predica fastidiosa, qualcosa che non ci riguarda, che non ci tocca.

Non è così.

La violenza, la morte, sono cose che possono entrare nella nostra vita da un momento all'altro e sconvolgerla.

La morte, aimé, nella maggior parte dei casi non si può prevenire o combattere più di tanto, ad esempio un incidente, chi se lo potrebbe mai aspettare?

Ma con la violenza è tutto diverso, quella si può denunciare, si può combattere e soprattutto si può chiedere aiuto. Prima che sia troppo tardi.

La violenza non è una cosa normale, bisogna sempre intervenire.

Non abbiate paura di denunciare la violenza, non abbiate paura di dire la verità, non abbiate paura e anche se doveste averla, sappiate che non siete da soli, tutto si può sempre aggiustare, basta solo saper agire in tempo.

Queste cose non riguardano solo le persone dei film, dei libri, non sono cose lontane da noi, sono più vicine di quanto possano sembrare, non bisogna sottovalutarle, non bisogna prenderle alla leggera facendo finta che non esistano, chiudendo gli occhi ma soprattutto il cuore.

Potrebbe essere una vostra amica, un vostro amico, vostra madre o padre, oppure potreste essere voi stessi vittime della violenza.

Non è vero che la violenza sulle donne è sopravvalutata e non è vero che la violenza sugli uomini non esite. Esistono entrambe, la violenza non ha genere e sfortunatamente non ha neanche età...

La violenza non ha mai giustificazioni, la violenza non deve essere giustificata o sminuita, deve essere combattuta.

Fino a quando non ci sentiremo al sicuro a camminare da soli la notte, o anche nella nostra stessa famiglia, per strada, con il nostro fidanzato/fidanzata, la violenza continuerà a renderci schiavi.

Perchè usare la violenza? Perchè ridursi a questo?

Facciamo capire ai nostri figli che non è questa la soluzione per le cose quando non vanno come vorremmo. Insegnamo ai nostri figli ad amare davvero e non in modo possessivo, (la gelosia quando diventa tossica non è più amore, se ti fa stare male non è più amore) piuttosto ad amare talmente tanto e in modo genuino e sincero da preferire il bene dell'altro al proprio.

Questo è l'amore.

L'amore non fa male, e se dovessero fare un cattivo paragone con la violenza o con la gelosia chiamandola "amore" diffidate.

Pensate prima a voi stessi, troverete qualcuno, un giorno, che vi amerà veramente con tutto se stesso facendovi sentire vivi.

Non buttate la vostra vita, ma soprattutto non lasciate che la butti via un'altra persona che non sarebbe neanche degna di chiamarvi per nome.

So che è difficile, ma ne vale la pena.

Non siete fragili se chiedete aiuto, ciò vi rende solo più forti.

-Miles Allen"

Among us (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora