37. La vendetta di Steve parte 2

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Canzone: Bury a friend - Billie Eilish

Echo non voleva dire qualcosa di sbagliato che avrebbe potuto fare infuriare ancora di più Steve, ma stare zitta probabilmente avrebbe solamente peggiorato la situazione. Steve si aspettava davvero una risposta da parte sua? Oppure la voleva solo confondere portandola al limite? Perchè non la uccideva e basta, cosa stava aspettando? La fissava come se fosse la persona che odiasse di più al mondo e questo la faceva sentire molto a disagio.

-Io credo...nulla, siamo tutti speciali...a modo nostro, non si dovrebbe giudicar...- Azzardò Echo sperando di non aver detto una stupidaggine ma interruppe la frase a metà dopo aver visto l'espressione del viso dell'altro. A quel punto Steve scoppiò fragorosamente a ridere. -Ma dove sono finito? Mi sembra di essere tornato in terapia, ne ho abbastanza di sentirmi dire cose del genere, sono stupidaggini. Se siamo tutti uguali allora perché io vengo sempre visto come il peggiore? Quello senza speranza? Che fa solo stupidaggini e ammazza la propria fidanzata.- Lo diceva con rabbia, ma Echo riuscì a percepire lo sconforto in quelle parole; gli avvenimenti di cui parlava e la presunta rivalità con Miles lo facevano stare davvero male. Echo non vedeva nulla di sbagliato in Steve, sembrava un ragazzo come tutti gli altri, certo, forse un po' più problematico, ma nessuno per lei era irrecuperabile, tantomeno lui che sembrava soltanto fragile.

-Ti sembro forse tanto diverso da Miles? Lui ha fatto di peggio. Eppure adesso dov'è? Cosa sta facendo? È forse finito lui in prigione per poi essere mandato qui? Non mi risulta.- Steve aveva ormai alzato il tono di voce che rimbombava nelle orecchie di Echo. Prigione? Steve era andato in prigione? Perchè? E cosa c'entrava Miles con tutta quella storia? Provò una sorta di inquietudine abbastanza strana, come se avesse sempre saputo che ci fosse qualcosa di misterioso in Miles e in quel momento ne aveva finalmente avuto la conferma, ma quella cosa la faceva sentire quasi come se fosse spaventata; non spaventata per il suo destino, ma spaventata di sapere cosa fosse successo a Miles nel passato e come avrebbe potuto prendere la cosa...Lei? Cosa le riguardavano le vicende del passato di Miles? Non doveva certo preoccuparsene lei, non era un suo problema.

                               *****

Quando le porte si chiusero proprio sotto lo sguardo impotente di Miles, tra l'altro, quasi schiacciandogli un piede, allora lui si rese conto dell'errore che aveva commesso parlando a Echo in quel modo.
Inizialmente pensò con egoismo che forse quella fosse la via più breve per uscire da quella situazione, la via che l'avrebbe fatto sentire più leggero, con la coscienza pulita. In fondo, sapeva benissimo che prima o poi Echo sarebbe dovuta morire, ma più ci pensava, più si rendeva conto che non era del tutto scontato; infatti Miles, perdendo tempo e camminando senza una meta, senza mai sostare, voleva mettere in pratica una piccola scappatoia per poterla salvare senza dover sacrificare la propria vita. In quel modo, gli altri si sarebbero eliminati tra di loro, raggiungendo lo stesso numero di impostori e crewmate, finendo automaticamente l'esperimento e permettendo a lui ed Echo di tornare ognuno a casa propria, sani e salvi e di ricominciare la loro vita normale.

Eppure l'aveva praticamente spinta nelle mani di Steve e quella circostanza lo infastidiva di parecchio; poiché aveva fallito, non era stato previdente, non aveva calcolato quella possibilità e l'avrebbe dovuto fare. Non era da lui sbagliare, soprattutto quel genere di cose, non gli era mai capitato e non doveva certo capitare proprio in quel momento.

Lo infastidiva anche il pensiero che, se Echo fosse morta, l'avrebbe ricordato in quel modo, mentre le diceva che era una stupida, mentre le diceva cose che le facevano male, seppure lei non gli avesse mai detto nulla di minimamente cattivo o pieno di invidia e amarezza, al contrario di ogni altra persona che conosceva. Lui solitamente se ne fregava di quelle formalità, non gli importava cosa avrebbero potuto pensare le persone di lui, ma lei gli aveva fatto qualcosa che lo faceva sentire come se fosse in debito nei suoi confronti e voleva rispettarla fino alla fine.

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