3. Echo

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La mensa era una squallidissima stanza, anche piuttosto piccola.
Sembrava la versione triste delle mense dei carceri nelle serie tv americane. C'erano solo quattro tavoli in metallo immacolati con qualche sedia intorno, il bancone in fondo alla sala e un enorme frigo alla destra di esso.
Erano già tutti li, in fila per la cena, con i piatti in mano, alcuni chiacchieravano tra di loro in modo spensierato, ridendo, altri si facevano i fatti propri in silenzio.
C'era una strana atmosfera all'interno di quella stanza, come se tutto fosse già scritto, come se quello che stavamo facendo fosse già stato previsto.
Tutti i tavoli erano già stati presi da vari gruppetti. Mi sentivo come la tipica ragazzina dei film, che non sapeva con chi sedersi o con chi parlare il primo giorno di scuola.
In un tavolo scorsi Vince insieme al trio delle frangette che parlavano allegramente. Provai per un attimo come un senso d'invidia. Loro si conoscevano già, potevano farsi forza a vicenda, ognuno di loro aveva qualcuno con cui confidarsi, confrontarsi, una spalla su cui piangere nei momenti di sconforto. Io mi sentivo così vulnerabile lì da sola, l'ansia di ciò che sarebbe successo di lì a due giorni e la preoccupazione di essere una delusione, di non farcela a superare questa cosa e voler tornare a casa. Mio padre mi diceva spesso di fare qualcosa di più nella mia vita, di darmi una smossa e crearmi un futuro, perché ero già "grande". Mi sentivo una stupida ogni volta che mi riprendeva con quelle parole, dicendomi che sprecavo le mie giornate, che non ero abbastanza intelligente o sveglia, e la mia voglia di fare qualcosa scendeva stupidamente al minimo.
Notai Miles e una ragazza dai capelli neri ondulati fino alle spalle sedersi al tavolo con Vince e le altre.
Lei aveva un'aria molto sicura di se, la sua espressione era abbastanza tranquilla, ma mi dava l'impressione di essere quel tipo di persona che agisce alle spalle e nel frattempo si comporta in modo amorevole davanti a te.
- cosa guardi?- mi chiese Eve facendomi sussultare ancora una volta. Eve e Chris avevano come il potere di spuntare all'improvviso nei momenti in cui ero più assorta nei miei pensieri.
-Eve devi smetterla di spuntare così all'improvviso- le dissi tastandomi il polso, poi mi rigirai verso il resto della stanza.
-sono tutti occupati i tavoli- le dissi poi.
-ho notato- rispose lei guardandosi intorno con una smorfia. - con chi dovremmo sederci secondo te?- chiese poi sospirando.
Non sembrava particolarmente felice di dover stare con altri perfetti sconosciuti. Ebbi l'impressione che in un'altra situazione avrebbe sicuramente evitato di stare in mezzo a quelle persone. O alle persone in generale.
-Ma ci sono Miles e Vince in quel tavolo!- esclamò Chris indicandolo.
Io le abbassai subito il braccio facendo segno di fare piano imbarazzata, ma ormai si erano accorti di noi.
- si lo so, ma ci sono anche quelle ragazze con cui non voglio avere niente a che fare, quindi per favore evitiamo di...- Chris non mi lasciò finire di parlare che subito cominciò ad agitare le braccia per farsi vedere da Miles e Vince, come se non avesse ascoltato neanche una parola di quello che stavo cercando di spiegarle.
- Hei ragazzi, possiamo sederci con voi!?- esclamò quasi saltellando per farsi vedere da lontano.
Io avrei voluto poter scomparire risucchiata dal terreno o schiacciata dal tetto. Ero a bocca aperta sopraffatta dall'imbarazzo. Mi girai verso Eve che scosse la testa, anche lei a disagio quanto me.
-Okay Chris, basta, falla finita e andiamo.- la spinse poi verso il tavolo per farla almeno zittire.
-Siete contente ora?- chiese lei sorridendo. Mi chiesi se l'avesse fatto di proposito oppure se pensasse veramente di averci fatto un favore.
-Vorrei poter sbattere la testa al muro fino a svenire per essere portata via da questa stanza e non dover parlare con quelle persone, ma si, hai fatto benissimo a farci invitare a quel tavolo.- le risposi ironicamente mentre Eve rideva per il nervosismo.
Arrivammo al tavolo e i due ci salutarono amichevolmente, il che mi rincuorò un po'.
-vedo che non stavi nella pelle di unirti a noi in questo tavolo.- mi prese in giro Miles facendola sembrare un'affermazione seria.
Presi posto tra lui e Sarah e sentii il peso degli sguardi di tutti addosso.
Proprio di fronte a me Rosemary mi guardava strizzando leggermente gli occhi e arricciando il naso, come per mettermi a fuoco. Invece alla mia destra, dopo Sarah, la ragazza con i capelli neri mi squadrava con saccenza. Insomma, neanche loro erano le persone più aperte e socievoli che avrei potuto incontrare.
"Evviva" pensai.
-Stavo proprio dicendo questo ad Eve.- risposi alzando un sopracciglio, senza neanche cercare di sembrare minimamente seria. Eve si trattenne dal ridere ed annuì.
A ciò susseguirono delle lunghe presentazioni. La ragazza con i capelli neri si chiamava Martha e l'altra ragazza con la frangetta era Madelaine.
Madelaine sembrava la più sensibile e apprensiva del gruppo di ragazze, Martha non riuscivo ancora ad inquadrarla bene, ma non mi faceva comunque una bellissima impressione.
Scoprii che Miles e martha avevano 20 anni, Vince 22 e le tre ragazze con la frangetta 21.
A vederle da vicino sembravano tutte e tre identiche le ragazze con la frangetta, come se fossero gemelle, seppure fossero tutte e tre totalmente diverse l'una dall'altra, soprattutto esteticamente.
Erano testarde, altezzose e avevano come l'impressione di essere superiori agli altri, come se nessuno fosse alla loro altezza. E menomale che non sono alla loro altezza, non vorrei mai cadere così in basso.
-cosa farete adesso dopo cena?- chiese Vince agli altri mentre passava un braccio attorno alla vita di Sarah.
Mi domandai se stessero insieme. Sarebbero stati l'unica coppia dell'esperimento, o almeno fin'ora, chissà se lo sarebbero stati ancora per molto.
-cosa potremmo fare? Non c'è granché qui dentro- rispose Miles pulendosi con un tovagliolo.
-potremmo farci un giro qui intorno- propose Martha.
-ma che palle.- commentò sempre miles appoggiandosi alla sedia.
-ma no, cosa trovi di noioso nel girovagare per i corridoi bui di un sotterraneo vuoto?- chiesi ironicamente immischiandomi nella conversazione.
Martha mi lanciò un'occhiataccia che ricambiai con un sorriso.
-io sono d'accordo invece per fare un giro.- si intromise Rosemary con aria altezzosa.
Notai Eve che si girò a guardarmi, come se mi volesse dire: " noi non ci andremo, vero?".
-per sta sera passo, grazie.- disse Miles in modo distaccato ricominciando a mangiare come se nulla fosse.
Vince sbuffò togliendo il braccio dalla vita di Sarah. -Avanti, perchè non vieni con noi?- chiese poi insistendo.
-ti ho già detto che non mi sembra il caso oggi, rimarrò in stanza, voi fate come volete.- rispose Miles quasi infastidito.
-voi cosa volete fare?- Martha si rivolse a me alzando un sopracciglio.
La sua richiesta non mi convinceva per niente, non mi fidavo di quelle ragazze, cosa voleva ottenere con quella richiesta?
Eve cercò il mio sguardo impaziente scuotendo la testa, io però la ignorai.
-dovremmo aiutare Mars, la ragazza della 2 a fare una cosa, ma ti farò sapere.- risposi. Mi girai verso Eve che tirò un sospiro di sollievo.
Non ero brava a mentire, ma in fondo loro come avrebbero potuto scoprire che stessi mentendo? Ma anche se fosse, perchè dovrebbe importarmi?
-nel caso dovessi cambiare idea, ci vediamo nella sala dell'ascensore alle 23:00, se non ti vediamo entro dieci minuti partiamo senza di te.- continuò.
Caspita, la faceva sembrare chissà quale importantissima missione segreta quando in realtà dovevano solo girovagare per i corridoi deserti e bui. Si divertono così a casa loro?
- grazie.- dissi. Poi mi girai verso Chris. - Ti sei divertita abbastanza?- chiesi.
- beh in realtà vorrei...- chris cominciò a parlare ma la interruppi alzandomi bruscamente dal tavolo.
-bene.- dissi con un falso sorriso e la presi per un braccio. - io veramente stavo...- protestò lei.
- ci vediamo in giro!- salutai gli altri portandomi via Chris mentre Eve ci seguiva ridacchiando.
-Sono proprio strane.- commentò Sarah.

Among us (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora