Vorrei poter dire di essermi rimessa subito in sesto, asciugandomi il sangue che sgorgava dal naso con la manica e mostrando un sorrisetto beffardo, per poi correre verso Caesar con i pugni stretti e assestare un bel pugno fermo sulla mascella e tornare al tavolo con le ragazze. Ma non andò così.
Miles e Vince corsero verso di me, e subito dopo anche Chris e Mars che tirava su col naso rumorosamente, mentre gli altri del resto della sala ritornarono a farsi i fatti propri.
Mars era ancora in lacrime tremante e non la smetteva di ripetere ogni secondo:- scusa Echo...madonna santa...scusa!- soffiandosi il naso nei fazzolettini che le passava Chris da dietro di lei.
Miles invece mi guardava con sguardo severo, come per rimproverarmi, per farmi capire che ero stata una stupida. Ma non disse nulla e si limitò ad alzarmi il mento per esaminare lo stato del mio naso con fare serio e autoritario, ma dalla sua espressione riuscivo a percepire il suo essere contrariato dalla mia precedente azione.
-No, non mi sembra rotto.- disse riabbassandomi il mento senza smettere di guardare il mio naso che nel frattempo pulsava facendomi rabbrividire.
-non penso sia il caso di dirle che le esce tutto questo sangue...- disse Chris a bassa voce a Vince e Miles.
Vince sembrava abbastanza amareggiato dall'accaduto. Si limitava a guardarsi intorno imbronciato con le braccia conserte.
Miles abbozzò un sorriso quasi impercettibile. - ha paura del sangue?- chiese quasi ridendo.
Io in quel momento non capivo molto, avevo la testa che mi faceva molto male e mi girava vorticosamente. Sentivo tutti come se fossero dall'altro lato della stanza, li guardavo e sorridevo, anche se non so bene perché, mi sentivo stordita.
-Però non sembra farci molto caso.- osservò lui.
-Ma non lo vedi che sorride come una ritardata?- chiese Chris indicando la mia espressione del viso in maneira abbastanza preoccupata.
Miles rise.- qualcosa però dovremmo pur farla.- mi fece sedere per terra spingendomi per le spalle e mi alzò il capo verso l'alto.
-ahi- risi io toccandomi un gluteo che avevo urtato sedendomi sul pavimento freddo.
- così forse ne uscirà di meno.- Miles prese un fazzolettino e lo premette contro la mia narice destra, facendo poi una smorfia. Io ridevo.
Ora, non so bene il perché di quelle mie risate isteriche, e so che penserete che questa reazione sia stata un tantino esagerata, ma dovete tenere in conto che io mi sono sempre innervosita molto facilmente e sicuramente un pugno sul naso non era la migliore delle situazioni.
Sentii il rumore dei passi di qualcuno che stava venendo verso di noi e mi girai per controllare chi fosse.
Era Eve, con gli occhi semichiusi, i capelli scompigliati che camminava sbadigliando e trascinando i piedi, ancora assonnata dalla notte precedente.
Sembrava che si fosse appena svegliata da un lungo letargo, forse dormiva ancora pur muovendosi.
-Ciao Echo.- disse lei passandomi accanto alzando svogliatamente una mano per salutare e sedendosi nel tavolo alla nostra destra con gli occhi ancora semichiusi. Appena si sedette, appoggiò la testa sulle braccia incrociate e chiuse nuovamente gli occhi.
-Sempre la solita.- sospirò Chris mettendosi a sedere anche lei.
Miles cominciò a darmi delle pacchette sulla spalla per farmi smuovere, io lo guardai stordita.
- Su dai, alzati, non ti sei fatta niente.- disse Miles con un tono misto tra autorità e dolcezza, non riuscivo a distinguere se fosse una o l'altra. Ma si vedeva dall'espressione che in realtà un po' il suo sguardo si fosse addolcito.
Io annuii e mi alzai con l'aiuto suo e di Chris, che dopo avermi alzata si asciugò per finta la fronte dicendo:" leggera come una piuma!"
-Ti riportiamo in camera, così possiamo medicarti meglio.- Mi disse Miles continuando a guardare il mio naso con fare leggermente preoccupato.
A quel punto Eve riaprì gli occhi e sbadigliò un'altra volta rumorosamente.
-dove andate senza di me?- chiese.
Io mi girai indicando il mio naso con un sorriso strampalato ed Eve spalancò gli occhi come se avesse visto un fantasma.
-Cazzo ma quanto sangue hai in corpo!?- esclamò avvicinandosi per vedere meglio.
Il mio sorriso si spense improvvisamente. Aveva detto sangue? Impallidii e mi portai una mano al naso e pochi istanti dopo era già piena di sangue.
Alzai lo sguardo spaventato verso Chris e Vince, poi verso Miles. Schiusi appena la bocca e alzai le sopracciglia.
-sangue...- mormorai come se fossi sotto shock.
Miles mi prese per un braccio e mi trascinò verso la porta bruscamente.
-Beh si, sangue, è normale, ma non è nulla di che, non è neanche rotto figurati.- disse spingendomi fuori dalla porta.
Chris sospirò raggiungendoci con un paio di balzi. - non doveva dirlo, no no...- parlava tra sé nel frattempo.
-sangue...- dissi un'altra volta con la bocca aperta continuando a guardare la mia mano come se fossi in trance. Miles sbuffò spazientito.
-insomma, non farne una tragedia, cosa sarà mai un po' di sangue?-mi disse, come se ricevere un pugno al naso e sanguinare forse la cosa più normale del mondo.
-Ma poi guardati, stai benissimo!- esclamò seccato continuando a spingermi.
Io portai un'altra volta la mano al naso e appena la guardai notai che era ancora più insanguinata di prima.
-In fondo è come avere le mestruazioni... però dal naso.- cercò di distrarmi Chris con un sorriso d'incoraggiamento.
Io mi sentii girare la testa molto forte. Il sangue mi faceva da sempre stare male, mi dava la nausea, soprattutto quando si trattava del mio sangue.
La vista mi si appannò finché non mi ritrovai priva di sensi.
Eve si avvicinò stiracchiandosi, e appena si accorse di me, tra le braccia di Chris e Miles, si girò verso Mars con aria interrogativa.
-Ma è colpa mia?- chiese grattandosi la nuca cercando di combattere la sonnolenza.
Mars fece segno di "metà e metà" con la mano ed Eve si diresse borbottando verso la camera seguendo Chris e Miles. - Non ne faccio una giusta, ma perché non mi sono ancora ammazzata?- ma nessuno la sentì.
***
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Among us (IN REVISIONE)
Mystery / ThrillerQuindici ragazzi convinti di dover partecipare ad un semplice progetto scientifico, si ritrovano bloccati all'interno di una navicella spaziale, in cui l'unico modo per poter tornare a casa è uccidersi a vicenda. Sarà facile per tutti uccidere senz...