Canzone: The night we met- Lord Huron
Sid soccorse Echo, ormai per terra, che urlava e piangeva. Lei si lasciò prendere e portare via da quella stanza, non badava più a ciò che le succedeva intorno, si sentiva soltanto in colpa, pensava soltanto alla morte di Miles. Come aveva potuto? Doveva darle altro tempo e lei avrebbe messo tutto a posto. Sid cercava di calmarla, le diceva di stare tranquilla, che non era colpa sua, era lui ad essere sempre così testardo, che l'avrebbe superato, che ora sarebbero tornati tutti a casa. Ma come avrebbe potuto dimenticare tutte quelle persone? Come avrebbe potuto dimenticare Miles, Chris e ricominciare a vivere?
Echo vide di sfuggita Eve poco lontano da lei, che correva verso i due, con il respiro corto. Non riusciva a distinguere i volti per quanto la testa le girava, ma il rosa così acceso della tuta di Eve era inconfondibile. -L'ha fatto?- Chiese con la voce spezzata, quasi mormorando, anche se la risposta era ovvia. Sid annuì ad Eve con un'espressione grave sul viso, sempre tenendo ben salda Echo sotto shock. Eve quindi si girò dall'altra parte, con una mano sulla fronte e l'altra in vita. Era amareggiata ma anche più serena; era finito tutto ma Miles aveva forzato il gioco, testardo quanto era.
A quel punto li raggiunse anche Vince, con gli occhi lucidi, probabilmente perché aveva pianto un po', in fondo Miles era il suo migliore amico. -Cosa significava quel nome che ti aveva detto Miles?- chiese a quel punto, con la voce un po' tremante ad Echo. -Ti ha detto qualcosa Miles? Cosa?- Si intromise allora Eve, ma poi decise di fare un passo indietro e lasciarli parlare. -Ti ha chiamata Amanda?- continuò Vince con aria interrogativa. Echo era ancora scossa, tremava rannicchiata ai piedi di Sid che tentava ancora di sorreggerla. Sembrava una pazza uscita da un manicomio in quel momento, e forse era proprio quello il posto in cui sarebbe dovuta stare. -Che cosa è queso "Amanda"?- insistette Vince, avvicinandosi di più ad Echo. -Lasciala stare, non lo vedi in che condizioni è un questo momento? Stiamo tutti male Vince, piantala.- Parlò a quel punto Sid con tono autoritario, sedendosi accanto ad Echo sul pavimento freddo. Echo guardava il vuoto, con la bocca schiusa, senza dire una parola, pensava e basta, e i suoi pensieri si susseguivano ad una velocità vertiginosa; quasi non capiva più nulla. -Amanda è il mio nome.- disse quindi dopo qualche secondo che erano tutti rimasti zitti, aspettando il da farsi. Tutti la guardarono straniti, ma non ebbero neanche il tempo di farle domande perché si sentì un boato e tutto iniziò a tremare.
-Stiamo morendo!?- esclamò Echo, alzandosi di scatto, quasi come se si fosse ripresa da quel suo stato di shock. -Ma non dovevamo uscire tutti e quattro sani e salvi? Ci hanno presi in giro?- Anche Eve sembrava alquanto preoccupata, fece cadere il suo zaino per terra e si diresse verso le finestre per vedere cosa stesse succedendo. -Ragazzi, fuori è tutto nero.- disse a quel punto richiamando l'attenzione di tutti quanti. - Eve è sempre stato tutto nero l'universo, te ne sei accorta solo ora?- le chiese Sid, ma lei scosse la testa.- Vieni qui a vedere con i tuoi occhi, non è una cosa normale.- Sid si avvicinò e si rese conto che Eve aveva ragione; fuori era tutto totalmente nero, non si vedevano più le stelle e i pianeti che si potevano ammirare prima. Cosa stava succedendo all'universo intorno a loro?
-Forse ci ha inghiottiti un buco nero!- esclamò Echo in preda al panico. -Gli scienziati non l'avrebbero permesso.- rispose allora Vince. -Giusto?- aggiunse più preoccupato. -Sarebbe comunque la fine più epica del mondo.- commentò Sid. Tutti quindi si girarono verso di lui guardandolo male e lui fece spallucce. -Dobbiamo fare qualcosa!- esclamò allora Vince, ma a quel punto tutto divenne bianco ed Echo si sentì come fluttuare nel nulla, non vedeva più niente, solo bianco. Cercava di muoversi ma era paralizzata, non vedeva neanche il suo corpo.Dopo qualche secondo sentì un ronzio metallico e poi si risvegliò a terra, distesa. Cercò di mettere a fuoco ciò che c'era davanti a se e vide il cielo azzurro con il sole e qualche nuvola leggera intorno. Sbattè le palpebre e subito si ritrovò circondata da tantissime persone che la guardavano sollevati e meravigliati al tempo stesso, poi uno di loro si avvicinò e le sollevò la testa.-Stai bene? Mi senti?- Chiese. Echo finalmente riuscì a mettere a fuoco tutta la scena e riconobbe un uomo, che doveva essere il medico dell'ospedale della sua città. Cosa ci faceva lì? E la navicella? Gli scienziati? Eve, Sid e Vince? Era sull'asfalto, in una strada di periferia della sua città, ma perché si trovava lì? Come ci era arrivata?Che cosa era successo? -Ma dove mi trovo...cosa è successo?- Chiese Echo confusa, si toccò la testa e vide un po' di sangue sulle sue dita. -Amanda hai fatto un incidente con la moto, sei caduta e hai sbattuto la testa, eri morta ma siamo riusciti a rianimarti dopo circa mezz'ora. Un miracolo.- Lei rimase di sasso. No, non poteva essere così, doveva trovare gli altri tre...a quel punto però, perse ancora una volta i sensi e tutto si fece di nuovo buio
Spazio autrice 🪐: Questa prima parte della storia è giunta al termine, troverete la seconda parte qui su Wattpad a breve, sotto il nome di "Among us 2". Spero che vi sia piaciuta, io mi sono divertita tantissimo a scrivere questi capitoli, molto per scherzo all'inizio, e non pensavo minimamente che la storia vi sarebbe piaciuta. Sono contenta e vi voglio bene, spero che mi supportiate anche per la seconda parte❤️
STAI LEGGENDO
Among us (IN REVISIONE)
Mystery / ThrillerQuindici ragazzi convinti di dover partecipare ad un semplice progetto scientifico, si ritrovano bloccati all'interno di una navicella spaziale, in cui l'unico modo per poter tornare a casa è uccidersi a vicenda. Sarà facile per tutti uccidere senz...