Capitolo19

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CONCILIO DI GUERRA

Abyss POV

-Bimba, smettila di ridere e datti una mossa!- la sgrido guardandola trotterellare per il corridoio ridendo come una pazza-Scusa, ma è la cosa più ridicola che abbia mai fatto!- ribatte senza smettere di ridacchiare. -E hai invaso l'Afganistan...- no. Abyss, niente citazioni fuori tema per favore. -L'Afganistan? Cosa diavolo centra l'Afganistan?- -Niente, se mi senti dire cose senza senso ignorami.-. Siamo davanti alle porte delle cucine, cercando di trovare un modo per entrare che non sia far saltare in aria la porta...anche se devo ammettere che sarebbe divertente.

-Be', la porta è chiusa, possiamo anche andare.- mi fa notare indicando la luce rossa sotto la maniglia. -Prima regola del manuale dell'agente segreto: si può entrare ovunque.- mi guarda male-Mi nascondi qualcosa?- -Legalmente sono tenuto a mantenere il segreto.-. Sto perdendo colpi: questa battuta l'ho già usata nemmeno un'ora fa. Comincio a frugarmi le tasche-Che fai?- chiede Mòrrì...Lun...insomma, non so più come cazzo chiamarla! -Sto cercando il nostro lasciapassare...Ah! Trovata!- le mostro trionfante l'oggetto delle mie ricerche. -Una tessera di plastica? Sul serio?- e andiamo! Dammi un po' di corda almeno...-È una chiave di volta di una trentina d'anni fa.-spiego-È smagnetizzata, quindi il sistema dovrebbe leggerla come guasta e non come non valida.- -Questa dove l'hai imparata?- avete presente quel modo di dire, "gli si è disegnato un punto interrogativo in faccia" ? Ecco, vedere l'espressione di Lun...Mòrrìg...quello che è, mi ha aperto un mondo, a proposito di quella frase.-Su una serie TV della BBC.- no, mi sbagliavo: ora sì che è un punto di domanda grande come una casa. Avvicino la chiave di volta d'epoca alla maniglia e la luce diventa blu per indicare l'errore nella lettura.-Non vorrei rovinarti la festa, ma la porta è ancora chiusa.- mi fa presente Luna(se non altro è più corto di Mòrrìgan) fissando il pannello luminoso-Un po' di pazienza!- sbotto fissando il pannello a mia volta. All'improvviso sentiamo uno scatto e poi lentamente l'oggetto della nostra attenzione comincia a ruotare nel legno della porta rivelando una tastiera di numeri con una lucina rossa sopra. Questo coso è un po' lento, bisognerebbe dargli un'occhiata...-Be', fregati, ci vuole il codice.- rileva cominciando già a tornare indietro lungo il corridoio.-Tre sette nove sette.- alle mie parole si gira lentamente-Cosa?- un'espressione curiosa le si dipinge sul viso-È il codice: tre sette nove sette.- -E tu come diavolo fai a saperlo?-. Mi fermo un attimo a soppesare le parole-Diciamo che ho fatto qualche ricerca. Vuoi avere tu l'onore?-. Si avvicina, guardando la tastiera con diffidenza, come se potesse saltarle addosso da un momento all'altro. Digita il codice, le dita che danno un'impressione di nervosismo. Non so spiegarmi perché, insomma, quando mai le dita sono state nervose? Eppure...eppure giurerei che quelle dannate dita sono dannatamente nervose. La luce diventa verde e la porta si apre con un "clack" sordo. Sento un sorriso soddisfatto farsi largo sulla mia faccia, mentre varco la soglia. Luna mi segue mugugnando qualcosa tipo "E poi sono io quella che dovrebbe fare la spia...". Ci inoltriamo nelle cucine, ognuno per conto proprio, alla ricerca dell'occorrente per la cioccolata calda. Dunque, questa cucina è gestita per lo più da angeli, visto che ricoprono praticamente tutte le mansioni del Ghetto che non richiedono la capacità di pensare, quindi proviamo a pensare come un angelo: qual'è il posto più assurdo per mettere il cacao? -Se fossi un angelo dove imboscherei il cacao in polvere?- rifletto a voce alta-Sotto il lavandino.- la risposta arriva prontamente da dietro...ma è la voce sbagliata. Cosa diavolo...mi giro lentamente, come se avessi paura di trovarmi davanti un angelo piangente, anche se so benissimo che c'è solo un angelo normale. Insieme a una streghetta con i capelli viola.-E voi cosa diavolo ci fate qui?- Brooke mi fissa irritata-Potrei farti la stessa domanda.-ribatte con tono di sfida-Cerco gli ingredienti per fare la cioccolata calda.-. L'angelo e la strega (che in teoria sarebbe una maga, ma così suona più figo) si guardano come se avessero davanti un idiota-Smettila di fare il coglione.- mi ordina lei alla fine-Io? Coglione? Streghetta, dici di odiarmi, ma mi conosci, lo sai che non scherzo mai quando c'è la cioccolata di mezzo...- dico guadagnandomi un'occhiataccia. -Ho trovato il cacao, era sotto il lavan...- Luna si blocca a metà frase, fissando prima Brooke e Valentyn e poi me-Cosa diavolo ci fate qui?- chiede perfettamente calma-Mi sono svegliata e non vedendoti ho pensato che fossi da Valentyn e sono andata da lui per controllare. Ovviamente non eri con lui, ma ha detto di sapere dove trovarti e siamo andati insieme in aula di musica, ma non c'eri nemmeno lì. Il secondo posto più ovvio era la cucina, la porta era già aperta, quindi eccoci qua.- Brooke ci guarda come se volesse incenerirci-Perché avrei dovuto essere da Valentyn a quest'ora di notte?- l'espressione e il tono di Luna sono così innocenti che potrei morire dal ridere, ma mi trattengo.-Perché...perché...insomma, state sempre insieme, io supponevo che...- -Ok, ok lasciamo perdere. Scusa comunque, non volevo farti preoccupare.- Luna appoggia il cacao su un tavolo di acciaio e si siede sul bordo, facendo volare lo sguardo fra me, l'angelo e la strega-Be', visto che ci siamo tutti, tanto vale tenere concilio di guerra, non vi pare?- -Ma sono le quattro del mattino! Ho bisogno di dormire o domani sembrerò uno zombie!- riuscirò mai a trovare un angelo, gay o etero che sia, che non si preoccupi del suo aspetto fisico e che non si passi le mani tra i capelli ogni tre secondi? -Siamo in vacanza cretino, domani puoi dormire finché vuoi.- gli ricordo stizzito-Oh, giusto, allora va bene!-. All'improvviso la mia attenzione si sposta su Brooke, impegnata a guardarci come se fossimo tutti matti-Cosa farai allora Streghetta?-.-Io...non lo so.- è un'abitudine assurda. Davvero, io non capirò mai perché la gente si guarda le scarpe quando non sa cosa dire.-Non puoi non saperlo, Brooke: o sei con noi o sei contro di noi, fine della storia, addio, ciao. Non è poi così difficile, no?- Con un balzo Luna scende dal tavolo e si avvicina all'altra-Lo so che per te è una cosa molto più grande di quanto non lo sia per noi, ma ti prego, sei la nostra unica possibilità. Mal che vada combini qualche casino abbastanza grosso da attirare l'attenzione e ti fai venire a prendere. Se ha funzionato con noi tre perché con te non dovrebbe?-.

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