Ho un avviso da dare. Sarò breve, solo poche e fottute parole. Sono stanca, questa storia mi ha rotto le palle, non ne posso più, quindi ho deciso di abbandonarla. Tanti saluti, addio, ciao.E......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................SCHERZETTO!!!!!
Scusate ma alemeno una volta nella vita dovevo farlo! Buona lettura!
Capitolo 13
DIALOGHI INTERIORI
Abyss POV
Ok. Va bene, è pazza. Insomma, d'accordo, ci può stare che abbia trovato un aereo ma...farlo volare? È pura follia! Quel coso sarà fermo da centocinquanta e passa anni e magari pure ridotto a pezzi! Sono un...non è importante cosa sono, ma non sono un angelo cazzo, i miracoli non li faccio! Ma allora perché diavolo ho accettato? Perché diavolo ho permesso a una scintilla di speranza di attraversarmi per la prima volta dopo mesi? Non me ne andrò mai di qui, anzi, forse ora riuscirò anche a farmi ammazzare. Non so perché, ma ho come la sensazione che il Nonno non sarà contento di sapere che c'é gente che tenta di scappare, anche se teoricamente si può andare via quando si vuole. Mi attraversa un brivido ripensando al longevo decrepito seduto dietro all'enorme scrivania nella stanza dove ero stato accolto il primo giorno. Lo chiamano il Nonno, ma non lo si vede mai in giro per il ghetto e alcuni dei ragazzi nati qui lo considerano più una leggenda che altro. La famosa stanza oltrettutto non compare nelle mappe della chiave di volta. È un mistero, ma non riesco ad arrivarci. Vabbeh, tornando all'aereo...questa è l'ennesima dimostrazione del fatto che le mie facoltà mentali siano ridotte a quelle di un pesce rosso che ha battuto ripetutamente la testa contro la boccia. Poi c'è la questione angelo. Avrei dovuto rifiutarmi categoricamente non appena ne ho sentito il nome, ma invece no. Non l'ho fatto, e ora mi toccherà sopportarlo per chissà quanto tempo. Io odio, odio, ODIO gli angeli. Sono troppo belli, troppo stupidi e...insomma, troppo tutto tranna che troppo intelligenti. Ma ok, se mai posso sempre...no. Non posso niente.
Valentyn POV
-Allora? Cosa ha detto?- non so perché, ma spero che gli abbia detto di no. Insomma...meno abbiamo a che fare con quel coglione d'un russo e meglio è. Eppure sembra che lei si fidi. È incredibile: pur conoscendolo a malapena, pur non avendo idea di cosa lo abbia destinato al braccio della morte e pur considerandolo lei stessa una testa di cazzo, Mórrígan si fida di lui. Si guarda attorno, scrutando le mensolo sopra le scrivanie ricoperte di libri e dischi.-Ha detto di sì.-un sorriso le illumina il volto. E no cazzo, non mi sorridere così, mi convinci quasi che non sarà poi così male.-Non ti piace, vero?- ehy, piano, da quando legge nel pensiero?-Perché, dovrebbe?-che domanda idiota-No, ma secondo me ci possiamo fidare, almeno finche non siamo fuori di qui.-. Ho fame. Sì, dopo tutto questo macchinare cose brutte sul brutto coglione russo, ho fame. Lo so, pura follia, ma che ci volete fare, sono un angelo, no? -Vabbé, mi toccherà sopportare il tuo amico rosso, andiamo a mangiare?- lei mi guarda come se le avessi appena detto che c'é un pinguino verde su una gondola volante fatta di cioccolata.-A mangiare? Adesso? Ma sono solo le 11, sei fuori?- sorrido come un coglione. Avanti Valentyn, ce la puoi fare anon dire niente che non ti faccia sembrare ritardato-No, sono dentro perchè fuori fa freddo.-mi butto mentalmente giù da qualcosa di molto alto.
#FILMINOMENTALE
Un minuscolo Valentyn è in piedi sulla testa di quello normale.
MINI VALENTYN: È ora di finirla con queste battute di merda!
VOCE DI UNA DONNA MINUSCOLA AI PIEDI DEL VALENTYN A GRANDEZZA NATURALE: Noooo!!! Non farlo! Io ti amo!!!
MINI VALENTYN: Non ne posso più, addio mondo crudele, dite a mia madre che le volevo bene.
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Old Strange People
FantascienzaSono passati cento anni. Cento anni da una guerra spaventosa. Cento anni dalla quasi fine del mondo. Cento anni dalla quasi fine dell'umanità. Del mondo come lo conosciamo noi non è rimasto quasi niente, soltanto qualche villaggio fatiscente e grupp...