Capitolo 22

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FUGA DA ALGHETRAZ [(Parte 2)(e ultima, se Dio vuole)]

Brooke POV

-Vi prego, ditemi che almeno uno di voi due ha già guidato uno di questi cosi.- Valentyn sembra sull'orlo di una crisi di panico. Dev'essere preoccupato a morte...che ci vuoi fare, gli angeli sono fatti così: impressionabili da morire.

Nemmeno io sono così tranquilla...ma penso di essere curiosa più che nervosa: cosa diavolo ci sarà la fuori? Com'è volare su un aereo? Morire fa male?

-Angioletto, mi spieghi come posso aver già fottutamente pilotato uno di questi "cosi" se è la prima volta che qualcuno tenta di farne volare uno dalla fine della guerra?-

-Porca puttana Abyss, sta calmo e concentrati!- Luna sembra la più calma di tutti qui dentro, il che sinceramente mi fa un po' vergognare, dato che sono la più vecchia...

-In ogni caso se può tranquillizzarti abbiamo letto il manuale...anzi, diciamo pure un paio di manuali.- aggiunge cominciando a trafficare con la strumentazione.

-Cristo, abbi pietà di noi...- già Valentyn, per quanto mi riguarda concordo pienamente.

-Ne avremo bisogno. Streghetta, a te.- se Abyss non la smette di chiamarmi così lo uccido: me ne ha già fatte troppe, non ne sopporterò una in più, neanche così piccola e idiota.

In ogni caso, penso che ci penserò dopo, ora vediamo di tirare su questo cazzo di aereo. Mi sistemo meglio sul sedile e chiudo gli occhi. Muovere le cose è incredibilmente facile, è come se fossero arti miei, basta pensare e loro fanno quello che dico io, ma quando cominciano a pesare una tonnellata o due le cose si fanno giusto giusto un pochino più difficili. Quanto pesa un aereo da ricognizione della terza guerra mondiale? Gran bella domanda. Immagino questo mucchio di ferraglia alzarsi da terra e sento le giunture scricchiolare. Sta funzionando. Cavolo, non pensavo pesasse così tanto...

-Brooke, tutto bene? Stai facendo delle smorfie assurde.-

-Sì Valentyn, sto bene tranquillo.- smorfie? Davvero? E chi lo sapeva? Interessante...

-Ok, così va bene, tienilo così.- Continuò a tenere gli occhi chiusi, mentre immagino l'aereo fermarsi a mezz'aria. Perché nella mia testa sembra tutto un disegno di un bambino di tre anni? In questo momento ho in mente un aereo colorato con i colori a cera.

Sento un po' di rumori strani: pulsanti premuti e leve abbassate immagino, più un borbottio ovattato verso la punta, penso siano Abyss e Luna che parlano di chissà cosa. Un ronzio sempre più forte si fa strada nella mia testa. È questo il rumore che fa un aereo che parte? Mi aspettavo un po' di meglio. I motori spingono in avanti, che diavolo devo fare? Lo tengo fermo o mi limito a tenerlo su?

-Brooke, lascialo avanzare, così bruciamo i motori!- ecco come dissipare i dubbi delle persone, bravo Abyss. Non ha usato nessun soprannome, questo mi rende felice.

-Ok, adesso puoi lasciarlo andare.- è strano come il silenzio possa esistere anche in mezzo a un casino di rumori diversi. Quasi inquietante direi...in ogni caso ora non c'è più, il silenzio: Luna, parlando, lo ha mandato via. Cazzo, ho troppo sonno, devo smetterla di cercare di pensare. Pian piano mollo la presa sul catorcio, pregando che riesca a stare su da solo.

-Fatto.- dico aprendo gli occhi appena l'ho lasciato andare del tutto.

-Be', non ci siamo ancora sfracellati al suolo.- perché ho accettato anche se sapevo che c'era lui? Abyss e il suo stupido umorismo nero.-È incoraggiante, non trovate?- aggiunge-Ora però sarebbe il caso di evitare di diventare marmellata in crosta di metallo sul campo di forza.- su questo, bisogna ammetterlo, non ha tutti i torti.

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