Capitolo 26

155 13 2
                                    

Note:
Ok, penso che questo sia uno dei miei capitoli peggiori. È corto, scazzato e assolutamente inutile se non per chiarire un paio di dettagli. Cercherò di fare meglio la prossima volta, bye!

CERCANDO UN POSTO DOVE FUNZIONI IL TELETRASPORTO...

Valentyn POV

-Brucia. Tutto quanto, dal primo all'ultimo filo d'erba, dalla prima all'ultima casa. Persino l'acqua sotto di me sembra bruciare, mentre io me ne sto qui seduto sull'orlo di questo cavolo di ponte spezzato. La città soffoca nelle fiamme davanti ai miei occhi, ma io non sento niente. Solo una specie di gelo dentro le ossa troppo corte e nelle piume delle ali. Sono un bambino, soltanto uno stupido cosetto biondo e pieno di freddo che vede il mondo bruciare.

Fa male.

Non sento niente, ma fa male. Non lo so spiegare, col mio cervellino bacato con nemmeno quindici anni di vita alle spalle, ma so che non dovrebbe essere così: so che dovrei provare qualcosa, e non provare nulla mi fa strano, mi fa paura. È tutto avvolto nel fumo, non riesco a vedere quasi niente. Solo bagliori rossi e cose semifuse. Il crepitio delle fiamme mi riempie le orecchie. Non c'è nient'altro: niente grida, niente passi, niente di vivo. Solo il rumore inquietante del legno e del metallo che schioccano e si accartocciano su se stessi.

Vorrei tanto poter sparire.

Vorrei potermi avvolgere con le ali e nascondermi la testa, coprirmi gli occhi e le orecchie.

Vorrei poter scappare.

Non posso sparire, nascondermi o scappare (non posso fare un cavolo Dio santo...). Non mi posso nemmeno muovere, a dire il vero. È come se fossi una statua. E piango. Non so perché, ma piango come una fontana. Per tutto il tempo...-

-Secondo me caro mio, tu sogni di essere un Angelo Piangente.- oh, ecco che riparte Abyss. Possibile che non riesca a lasciarmi parlare due minuti senza interrompermi?

-Abyss, che cazzo è un Angelo Piangente?- per fortuna che l'ha chiesto Luna, forse a lei risponderà decentemente. Se gliel'avessi chiesto io avrebbe fatto qualche battutina odiosa e alla fine non avrebbe detto niente di utile.

-È una specie di statua a forma di angelo che piange...quando la guardi.- come volevasi dimostrare le ha risposto...aspetta, che vuol dire "quando la guardi"?

-In che senso "quando la guardi"?-

-Lascialo perdere Luna, sarà una delle sue solite cazzate. Cos'è stavolta, Game of Thrones?- ma perché Brooke lo odia così tanto? Anche a me sta in culo (perdonate la volgarità), ma Brooke sembra essere a un altro livello. Uno con delle motivazioni serie. Ok, quello che ho appena detto non ha senso.

-No, li ho letti tutti e gli Angeli Piangenti non ci sono.- dice Luna sorridendo. Ma di cosa diavolo stanno parlando?

-Tutti? Anche il tredicesimo?- non ci sto capendo niente. Parlano di libri adesso?

-Il tredicesimo? Non erano dodici?- sì, i libri sono l'unica cosa di cui solo loro due sono in grado di parlare. O forse è un codice per decidere come ammazzarci tutti.

-No. A dodici era incompleta, il tredicesimo l'ha scritto da dopo morto.- eh? Abyss diventa più strano ogni giorno che passa.

-Eh?-

-Già...te lo spiego un'altra volta però, è complicato.-

-E come va a finire? Oh ti prego sono anni che ci faccio teorie assurde.- e Luna sembra sempre più...com'è che hanno detto che si chiamano? Fan...fangirl?

-Spoiler.- spoiler...continuano a ripeterlo, ma non so cosa voglia dire.-Comunque Streghetta, per tua informazione gli Angeli Piangenti sono di Doctor Who, serie tv frutto della mente malata di quel figlio di Satana attualmente residente in Svezia chiamato Steven Moffat.- cioè, fra lui e Luna mi pare di stare in mezzo a un covo di arabi. Non capisco niente di quello che dicono, manco discutessero di fisica quantistica.

Old Strange PeopleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora