↬stelle.

1.1K 109 331
                                    


<<hey Byers, ti dispiace se ti accompagno a casa?>> Mike guardava Will in attesa di una risposta, che fu leggermente ma abbastanza da notarlo, lenta ad arrivare.
<<Che, che cosa?>> si sentì poi uscire dalla bocca dell'altro.
<<Si, devo..devo prendere il giacchetto. Ricordi? L'ho lasciato da te.>>
<<Oh, ehm, si, si certo, okay.>>
<<Scusa Lucas! Buona notte!>>concluse l'alto corvino.

I due montarono ognuno sulla propria bici e partirono, nel freddo della sera di quel due Febbraio 1985. La luna doveva ancora scalare il cielo, ma aveva già fatto buona parte della sua strada. Esso era blu con delle sfumature dal viola al porpora, per via dell'orario crepuscolare. C'era un leggero vento che non lasciava le fronde degli alberi indifferenti, e le nuvole erano sparse e rade.

Mike pedalava senza troppa foga, come volesse che quel giro in bici non finisse troppo presto. Will lo imitava. Appena partiti non parlarono molto, si limitarono a scambiarsi sguardi fugaci di tanto in tanto. Quelli erano i momenti nel quale Wheeler si ritrovava ad amare la vita. La strada era completamente deserta, stratificata sottilmente dalla rugiada stagionale. Solo lui, la luna, la persona che amava, il rumore del vento e le stelle. I ciottoli che scricchiolavano, la gomma delle ruote ed il suono dell'acqua proveniente da qualche fontanella prossima. Ma in realtà, a lui non interessava di tutte quelle cose. Gli importava solo di Will.

<<Byers?>>disse piano.
<<Si?>> egli si voltò immediatamente, ma senza mai perdere l'equilibrio.
<<Pensi mai che qualcosa sia troppo bello per te? Troppo segreto per essere meritato? Troppo meraviglioso per un mondo così brutto?>>
Will guardò avanti e sospirò, come ricordandosi di pensieri lontani.
<<Spesso.- si fermò un attimo, ma senza attendere una risposta- Vuoi sapere un segreto?>>
<<Certo>>
<<La perfezione esiste. Quello che gli altri non capiscono, è che è l'assolutezza a non esistere. Qualsiasi cosa è un punto di vista, un disperato tentativo di definire qualcosa che tutti vediamo in modo diverso. La perfezione fa' parte di questi concetti. Dunque finché esisteranno i punti di vista, esisterà anche la perfezione. Quindi si, a volte mi capita di pensarlo. Ma poi mi ricordo questo. E mi ricordo che sono abbastanza, sotto almeno un punto di vista.>>

Mike era senza parole, perché la sua mente in quel momento era completamente bloccata, stupita, ammirata, innamorata. Si sentiva quasi stupido al confronto di ciò che diceva Will. Ma rilassato. Con lui era davvero rilassato. Poteva parlargli di qualsiasi cosa, lui avrebbe comunque dato la risposta migliore. Lui che sapeva sempre cosa dire. Sarebbe voluto entrare nella sua testa, ma di sicuro si sarebbe perso. Pur non confessandogli i suoi sentimenti, riusciva a sentirsi sé stesso, senza fare la figura dello strano. Potevano parlare per ore della luna, o della filosofia, della bellezza, del mondo o dell'universo, ma soprattutto, potevano parlare di sentimenti.

Wheeler rimase per un attimo in silenzio. Udiva il suo respiro lento.
Poi, staccò una mano dal manubrio e indicò la luna. <<Vuoi andarci?>>
C'era un'atmosfera quieta e sognante quella sera.
<<Dipende. Vieni anche tu?>>
<<Si.>>
<<Allora si.>>
I due risero, e continuò un sorriso d'allora perenne a campeggiare sui loro visi.

Mike era davvero felice di aver passato la sua "fase di negazione" di qualche mese prima, così l'aveva chiamata. In quel periodo della sua vita ripudiava l'amore per Will, ignorandolo, segregando l'esistenza di tale sentimento. L'amore era un sentimento così potente da averne quasi paura. Da avere paura di cosa si sarebbe disposti a fare per l'altra persona, di temere che il proprio cuore venga spezzato. Non si può fare tanto a lungo rimanendo in vita. Se nascondi il fuoco alla benzina, non avrai calore. E così è la vita. Se le nascondi l'amore, non proverai mai quel puro ed etereo sentimento superiore rispetto alla felicità.

Pastelli. ~BylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora