❥nero non intrinseco.

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Non è mai come sembra. Non è mai come lo vedi. E se qualcosa lo vedi comunque, allora sta pur sicuro che c'è molto, moltissimo di più.

Will aveva due facce. Quella esterna sorrideva, e quella interna, la veritiera, quella nascosta, era tutt'altro. Oh, eccome se lo era. Ma tanto nessuno lo vedeva. Nessuno, tranne Mike, ma lui questo non lo sapeva ancora.

Però, ci doveva per forza essere un certo punto, un momento nel quale la faccia interna diventava il sole e quella esterna la luna. La luna prova a nascondere il sole, ma fallendo, si limita a filtrare i suoi raggi. E così, in rari momenti della vita, in poche parole, in radi sguardi e qualche disegno, le emozioni di Will uscivano davvero. Da qualche parte dovevano pure uscire, altrimenti avrebbero tentato la fuga per la gola, mozzandogli il respiro.

Cosa lo tenesse in vita? Tra un padre tossico, una scuola piena di bulli, la sua omosessualità, il sentirsi solo con scarse eccezioni e diverso da tutti? Tutte cose che in confronto a quello che aveva passato erano una passeggiata. Si bambini, perché Will Byers, all'età di soli undici anni, era stato rapito da un mostro ed era sopravvissuto una settimana in un'altra dimensione. Per di più, quando finalmente ne era uscito, una ombra vivente lo aveva usato come spia, controllandogli la mente. Riuscite ad immaginare l'essere in un corpo che non è il vostro perché qualcos'altro lo sta controllando? Non respirare ma rimanere a campare, pregando che non fosse così e l'essere piegati dalla straziante tortura del sapere che non puoi farci niente?

L'aspettare di essere salvati,
con la pura coscienza,
che nessuno ne ha il potere.

Nessuno tranne lui stesso.

Anche se per ora, non lo sapeva neanche lui come. Ma come Mike diceva sempre, era molto più forte di quello che credeva.

Due cose, due sole gli bastavano. No, non erano l'acqua e l'ossigeno. Erano l'amore e la speranza. L'amore per Michael, quell'anima pura degna di ogni cosa alla gioia correlata, quell'anima che aveva creduto sempre, in Will, nella magia, e nei miracoli. E aveva creduto così forte che i suoi miracoli li aveva fatti accadere lui stesso. Lui stesso era diventato il proprio miracolo. L'amore per Jonathan, che gli ha offerto degli occhi sicuri in mezzo a quel chaos che è il mondo. L'amore per Joyce, la gagliarda madre che gli ha insegnato a lottare per la giustizia, per ciò che vogliamo, a non arrendersi, e a non perdere mai la speranza. Oh, la speranza. La speranza era come una voce che potevi udir dire:  "Tutto va male? Lo so. Stai perdendo, la concentrazione, la calma, la testa? Lo so. Ma so anche che non andrà così per sempre. Tutto andrà meglio. E solo quando arriverai alla fine del percorso che è la vita, ti renderai conto che ne è valsa la pena."

Dunque, fino a che il sole non avrebbe reso la notte la propria tomba, Will Byers avrebbe continuato a provare. A fallire forse, ma quello è sempre e solo un concetto temporaneo.
E qui arrivano i problemi. Quando arriva la notte, e la maschera è incollata al comodino. Quando non hai abbastanza energie per fingere. Quando i demoni che durante il giorno stanno dentro, hanno bisogno di uscire fuori.

Persino peggio, tutto questo Michael Wheeler, il cavaliere, l'aveva visto. Will non voleva essere visto così, tanto meno dal ragazzo che amava con tutta la sua vita.

4 Febbraio, Domenica.
Ieri è successa una cosa. Succede spesso, ma stava migliorando. Oh, chi voglio prendere in giro, non stava proprio migliorando. L'ultima volta l'avevo avuta due giorni fa', ma avevo la speranza che non succedesse di nuovo. Vana questa volta. È una cosa terribile, ma che non so spiegare. Non ne sarei in grado io come nessun altro lo sarebbe. Faccio questo sogno, molto brutto e molto reale. La cosa spaventosa è però che ha ripercussioni sulla realtà. Non lo so cos'abbia visto Mike. Ma so che mi ha aiutato, e che senza di lui l'agonia sarebbe durata molto più a lungo. Che idiota, nemmeno l'ho ringraziato. Sono andato di fuori, e mi sono calmato parlando da solo e contando le stelle. Due attività inutili e senza fine, ma così noiose e prevedibili da risultare rilassanti. Ma oggi, oggi qualcosa non va. Ho freddo. Posso andare sotto alle coperte, vicino alla stufa, dove voglio, ma il freddo rimane, come attecchito alla mia pelle ci fosse uno strato di ghiaccio. Credo che gli incubi, le ansie, e tutte le pene passate in questi mesi si stiano per liberare. Non so come spiegarlo, ma lo sento dentro. Mi tremano le mani, come i bicchieri prima di un terremoto. E credo proprio che quel maledetto terremoto stia arrivando.

Pastelli. ~BylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora