6.27 di mattina, monte più alto di Hawkins.
Will, ancora sonnolento dai suoi dieci minuti di dormita passati steso abbracciato a Mike e con la testa sulla sua spalla, si stropicciò gli occhi. Il sole non lo aveva infastidito poiché si era addormentato quando il sole già c'era, anche se di poco più basso.
<<Buongiorno Mikey>> disse ironicamente egli svegliando Mike con un delicato bacio a stampo sulle labbra.Wheeler rise, e rispose rimanendo steso ad ammirare Will dal basso: <<Lo sai anche tu che non dormivo. Mi hai detto "guardiamo l'alba", e innanzitutto guardavi me, poi ti sei appollaiato sulla mia spalla e mi hai messo il braccio sopra poco prima di addormentarti. Dunque ora ti risvegli, energico come non mai, e usi lo svegliarmi come scusa per un bacino?>>
<<Oh mi scusi signor Wheeler, come posso farmi perdonare per questo mio errore?>>
<<Dandomene un'altro>> lo sorprese Mike, mettendogli entrambe le mani dietro al collo e traendolo verso di se per avere un'altro pezzo di paradiso.Certo, quando si è innamorati si perde la cognizione del tempo, ma a Mike bastò un'occhiata distratta al proprio orologio da polso per riottenerla. Erano le 6.30, ragion per cui dovevano prepararsi per scuola.
Egli scostò Will e disse <<È ora di andare!>>, ed egli, per tutta risposta, sbuffò e alzò gli occhi ironicamente.I due raccolsero insieme i "resti" del picnic rimettendoli nel cestino, insieme alla cassetta e a tutto ciò che Mike aveva messo in quel posto.
Camminarono l'uno vicino all'altro, di tanto intanto con tocchi veloci alle mani per "stuzzicarsi" scherzosamente.
Will, timido, d'un tratto disse, dopo un profondo respiro soddisfatto: <<Ancora non ci credo che sto con Michael Wheeler. Quante lacrime avrei risparmiato se fosse successo prima.>>
<<Neanche io riesco ancora a crederci. E tranquillo Byers, adesso niente più lacrime.>>Arrivarono a casa Byers, Will sapeva dov'erano nascoste le chiavi e aprì per entrambi.
<<Fai piano, non so' se stiano dormendo>> disse il padrone di casa, ed il suo ragazzo rispose annuendo. Will si cambiò, si lavò i denti e dopo aver preso lo zaino tornò dal suo Mike, che gli regalò un veloce bacino sulle labbra.Poi i due si diressero a casa Wheeler, Mike estrasse le chiavi dalla tasca e fece lo stesso.
Si diressero a scuola seppure fossero in anticipo, e si sedettero fuori in cortina, su una tavolo da pic-nic in legno di pino. Lì, provarono a fare i compiti insieme. Certo, Will era sempre distratto e Mike cercava costantemente di riportare la sua attenzione sullo studio, ma alla fine riuscirono comunque a fare qualcosa.Videro arrivare il personale scolastico e ogni professore l'uno dopo l'altro. Il sole si faceva sempre più alto e una luce dorata li circondava, gli uccellini iniziarono a cantare ed un fresco vento mattiniero li risvegliò. Entrarono in classe e salutarono Mister Clark, sorpreso perché quei due non erano mai stati i primi.
Arrivarono anche gli altri e le lezioni si svolsero normalmente. Mike e Will dormirono sui loro banchi per tutta la durata delle lezioni, e i rari momenti in cui uno si svegliava li usava per fissare l'altro.
Quando suonò la campanella Max, Lucas e Dustin si riunirono ad un lato della classe per parlare tra loro.
<<Will e Mike sono esausti...entrambi>> iniziò Lucas.
<<Non pensare male Dustin non pensare male non pensare male non pensare male>> rispose Dustin, cercando di trattenere i suoi pensieri.
<<Avete visto le occhiate che si lanciano?>> osservò Max.
I tre erano sospettosi, ma come avrebbero dovuto fare a parlare coi due innamorati se loro dormivano?Nessun insegnante fece tanto caso ai loro riposini, e quando i due, svegliati dagli amici, tornarono a casa, non fecero altro che dormire per ore.
E dormendo tutto il giorno, la notte non si riesce mai. Ragion per cui, quella notte entrambi erano nei proprio letti, contorcendosi in preda delle farfalle che danzavano nelle loro pance e ripensando ai momenti vissuti la notte precedente.
Quel giorno, qualcosa si era smosso in entrambi. La profonda felicità è un sentimento dato dalla soddisfazione, non si può essere del tutto felici se non si è sfamati dei propri desideri, perché sentiremo sempre qualcosa che ci manca. Ora, a nessuno dei due mancava più niente. Gli bastava avere l'un l'altro per avere tutto ciò che avrebbero mai potuto desiderare.
Quel giorno era un giorno di gioia, il primo di tanti altri.
Quel giorno il sole brillava un po' di più e la notte era un po' meno buia.
Quel giorno la vita scorreva veloce in entrambi.
Quel giorno era l'inizio di qualcosa che avrebbe cambiato la vita di Mike e Will.
Quel giorno, era un nuovo giorno.
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Pastelli. ~Byler
Fanfic"Un pastello non si rompe mai davvero, perché anche se è spezzato in due, caduto al suolo, può ancora fare i disegni più belli del mondo. E poi, due pastelli dello stesso colore, entrambi spezzati, possono ricostruirsi a vicenda." -tratto dal capito...