32. - Eleanor.

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Il gruppo era riunito a casa di Liam, ma quella volta c'era un'aggiunta; Eleanor. La ragazza aveva saputo dal fidanzato che doveva vedersi con i propri amici, e sentendosi esclusa, aveva poi deciso di intrufolarsi in quella piccola riunione. Harry le stava lanciando sguardi glaciali da quando era entrata, e il biondo che sapeva si chiamasse Niall, non rispondeva a nessuna domanda e non aveva intenzione di interagire. Zayn e Liam erano semplicemente rinchiusi nella loro bolla in cui il resto del mondo era silenziato e messo da parte.

«È così che passate i vostri pomeriggi? in completo silenzio?» chiese, a quel punto. Si spostò una ciocca castana dietro l'orecchio e guardò con la coda dell'occhio il suo ragazzo, che aveva gli occhi fissi in quelli verdi del ragazzo riccio. Avrebbe dovuto guardare lei in quel modo, ma non lo faceva. «Giochiamo ad obbligo e verità, forza» propose, proprio per smettere di pensare al suo Louis che scivolava tra le sue mani, anche se quelle non erano pronte a lasciarlo. Tutti i ragazzi annuirono, e Zayn si alzò per prendere una bottiglia vuota. Sembrava che la casa di Liam la sapesse bene, e ciò fece insospettire tutti i suoi amici e anche lei, che aveva imparato col tempo ad osservare.

Fece girare la bottiglia su se stessa, e il tappo finì verso Zayn. «Sapevi esattamente dove andare a prendere la bottiglia perché non è la prima volta che vieni qui?» chiese Louis, diretto. Quella caratteristica del ragazzo l'aveva sempre amata, era sincero, schietto. Se voleva sapere qualcosa, in un modo o in un altro ne veniva a conoscenza. Sorrise in modo affettuoso verso di lui, ma Louis non ricambiò il suo sguardo. Piuttosto, girò il capo verso Harry, e sorrise solo quando lo vide ridacchiare. Eleanor si sentì sconfitta, di nuovo.

«Non è la prima volta che vengo qui» fu tutto ciò che disse Zayn, mentre un rosso scarlatto gli tingeva le guance. Liam sorrise intenerito, accarezzandogli il palmo della mano con l'indice. Nessuno stava prestando attenzione, nessuno tranne lei. Quando le persone tendono ad isolarti, a non cosiderarti, riesci a percepire ogni singolo momento, dettaglio. Tendi ad osservare, anziché parlare. Ed era quello che stava facendo. Osservava. Anche un neo sulla nocca, lei lo aveva notato. Un capello che scappava all'acconciatura, un calzino di un colore differente, lei lo aveva notato.

Girò di nuovo la bottiglia, che finì con il tappo verso Harry. Sorrise in modo sghembo, sapendo esattamente quale domanda porgergli. «Provi qualcosa per qualcuno presente in questa stanza?» chiese la sua debole voce. Sembrava che gli sforzi che facesse per parlare, le rigassero la gola con le unghie. Si sentiva sfinita mentre vedeva che, ancora una volta, gli occhi di Harry e Louis si incontravano. Poteva percepire il terrore nello sguardo del riccio, e si chiese se lo sguardo del suo ragazzo lo stesse confortando come lui voleva essere confortato. Come lei desiderva essere confortata.

«Sì» rispose in modo flebile il più piccolo, spostando lo sguardo verso la stanza. La bocca di Louis, Niall e Liam formarono una perfetta "O", mentre Eleanor abbassò le spalle, sentendosi solo sconfitta. Dov'era il senso di gloria che aveva atteso quando lo aveva messo con le spalle al muro? non esisteva. Perché in quel momento, si rese conto di quanto brillassero gli occhi di Louis, di quanto il suo sorrisetto fosse palese. Se non ci fosse stata lei, probabilmente quei due sarebbero stati una coppia. Ma lei c'era, e non aveva intenzione di demordere. Non era pronto a farlo, ad arrendersi a quella realtà.

Baciò con avidità le labbra sottili di Louis, prima di salutare con un cenno tutti e notare l'imbarazzo palese sul volto del suo ragazzo secolare. Chiuse la porta alle sue spalle e pensò a come poter vendicare quello che era suo. A come poter far capire ad Harry che non c'erano vincenti, e che se non era lei, non doveva essere neanche lui. Louis meritava l'amore, Eleanor lo sapeva, ma non riusciva ad accettare che lo desiderasse da quel piccolo ammasso di ricci, fossette e maniglie d'amore.

Sunflower; Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora