Niall era agitato. Fottuto. Agitato. Le sue mani sudavano e la chitarra sembrava scivolare dalla sua presa. Harry gli passò la mano sulla spina dorsale, e contiuò in quel modo fin quando l'agitazione dell'amico non si placò di poco. Zayn e Liam pensavano a trattenere Gemma in salotto, mentre Harry e Louis tranquillizzavano Niall nella stanza del più piccolo. Era il momento della canzone.
«No, no, no. Andrà sicuramennte male, malissimo,» sbiascicò. «Greg me lo diceva sempre, lo sapevo che aveva ragione, lo sapevo» continuò, mentre il suo migliore amico lo strinse tra le braccia e gli baciò la tempia.
«Sei una delle persone più talentuose che conosca, Niall, e se tuo fratello non sa riconoscere il talento, allora che si fotta. Non siamo fatti tutti per essere avvocati» lo rincuorò, continuando a cullarlo dolcemente. Greg — il fratello di Niall che si era trasferito da anni, aveva sempre avuto questo carattere velenoso e acido. Aveva tenuto a ricordare al fratellino, in ogni momento passato insieme, che non avrebbe mai potuto far carriera con l'accento irlandese marcato che aveva, o con i suoi modi di fare stravaganti e buffi, mentre lui, avvocato richiamato in tutto il mondo, dava le giuste soddisfazioni ai propri genitori.
Maura e Bobby erano sempre stati fieri di entrambi i suoi bambini, ma questo non bastava per le insicurezze del biondo.«Neil, andrai alla grande, capito? Gemma ti perdonerà» rafforzò il concetto, Louis. Il liscio posò una mano sulla spalla di Harry, che si rilassò a sua volta. La fece poi risalire verso i suoi riccioli, e cominciò ad accarezzargli la cute.
«Liam non sa più che argomento inventarsi, quindi muoviti, folletto» lo riprese Zayn. Il ragazzo annuì, bevendo dell'acqua dalla bottiglietta. Dopodiché prese la sua chitarra, già accordata, e si avvicinò al salone. Sentì Liam sospirare, mentre Gemma inarcava le sopracciglia.
Prese il posto del castano, che, come il resto dei suoi amici, si appostò fuori al salone. «Ho scritto tante canzoni in questi anni,» fu la prima cosa che disse, mentre Harry lo guardava orgoglioso e Louis lo stringeva tra le braccia per non farlo piangere. Era molto sensibile. «E quasi tutte sono— parlano di te, di quello che provo per te. Posso..posso?» la ragazza annuì immediatamente, sorpresa e con il cuore a mille.
La dolce melodia della chitarra riempì la casa, e la voce delicata e agitata di Niall la seguì poco dopo. «My mind is complicated
Find it hard to rearrange it
But I'll have to find a way somehow» la sua voce risuonò debolmente nella stanza, mentre le sue mani tremavano alla ricerca delle giuste corde. Gemma era intenerita e innamorata mentre notava il suo sforzo. Harry, invece, era fottutamente fiero del suo migliore amico. «Overreacting lately
Find it hard to say I'm sorry
But I'll make it up to you somehow» sembrò avere più confidenza con il ritmo e con la sua voce, per cui riuscì a non tremare. Non quando la ragazza, presa dalla gioia, gli aveva stretto il ginocchio e si era avvicinata notevolmente a lui.«And I just don't know why
The stars won't shine at night» prese un attimo, e poi «Tell me you want it
A thousand miles away from the day that we started
But I'm standing here with you just tryna be honest
If honesty means telling you the truth
Well, I'm still in love with you» Gemma pianse. L'amore che aveva sempre cercato nel ragazzo che amava e desiderava, sembrava essersi palesato, e lei era così felice da poter toccare il cielo con il dito. Liam e Zayn si lanciarono una veloce occhiata, sorridendosi a vicenda, ma Louis e Harry..Harry lo aveva guardato, lo aveva osservato. E Louis non aveva spostato lo sguardo, non si era deconcentrato da quel verde che aveva impresso nella mente e nel cuore. Ormai non vedeva colore che non fosse quello dei suoi occhi.
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Sunflower; Larry Stylinson.
Fanfiction"Hai bisogno di qualcosa, riccio?" "Sì. Del diario, per precisare, poiché è mio" "Non ho intenzione di restituirtelo, riccio. Mi hai ben capito? Adesso puoi ritornare dal tuo amico biondo -per cui hai speso ben due pagine, fantastico, e smetterla di...