8. - sai cucinare, ricciolino?

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Harry si svegliò con un mal di testa non indifferente.

Cercò di ricordare dove fosse (anche perché la sua stanza non aveva le pareti blu e di certo il poster di un calciatore non era spiaccicato sulle pareti pallide della sua, di stanza) e come ci fosse arrivato lì, ma i suoi dubbi vennero zittiti quando al suo fianco vide la figura sinuosa di Louis e oh, il ragazzo quasi urlò. Si mise entrambe le mani sulla bocca per non farlo, ma i battiti del suo cuore non smisero di essere irregolari.

Alzò le coperte, controllando il suo corpo, e notò che fosse totalmente coperto. Ne fu felice, però, poiché voleva che la sua prima volta con Louis fosse speciale (sempre se ci sarebbe stata una prima volta) e una notte da ubriaco non era il massimo del romanticismo. Certo, Harry era più schietto e sicuro di sé, ma avere ricordi sfocati il giorno seguente non era quello a cui puntava. Lui voleva ricordare tutto, ogni minimo particolare. Voleva imparare ogni suo tatuaggio, saper dire con precisione dove fosse un suo neo nascosto agli occhi degli altri e imparare il suo punto debole. I suoi pensieri furono interrotti dal corpo di Louis che si avvinghiò al suo, incastrando la sua testa nell'incavo del collo di Harry.

Il ragazzo pensava che il suo cuore avesse potuto uscire dalla cassa toracica e andare a fare un giro. I suoi battiti erano diventati martelli e, ad ogni respiro di Louis sulla sua pelle, davano una stoccata. Sì, il suo cuore voleva decisamente uscire da lì dentro e creare una ribellione contro Louis Tomlinson, anche perché il ragazzo lo faceva affaticare.

Il riccio cercò di sgattaiolare fuori dalla sua presa perché anche se desiderava che Louis lo abbracciasse in quel modo sempre, il suo post-sbornia gli aveva aperto lo stomaco. O forse quella era una scusa per non doversi subire le spiegazioni di come fosse arrivato lì, del perché fosse lì.

Mandò un messaggio a Gemma e Niall quando riuscì ad uscire dal letto, ma prima di cantare vittoria il suo polso venne fermato da una stretta salda e fredda, che poi si scoprì essere di un Louis assonnato e adorabile. «Dove vai?» sbiascicò il liscio, strofinando il suo occhio chiuso con un pugno.

Era troppo per il cuore innamorato di Harry, decisamente troppo.

«A casa. Grazie per- beh, qualsiasi cosa sia successo.» balbettò il più piccolo, le guance rosse a testimoniare il suo imbarazzo. Louis alzò la testa un'altra volta. Sembrò essere sul punto di lasciarsi andare e dormire di nuovo ma, a differenza delle aspettative di Harry, si alzò, anche se con movimenti molto lenti.

«Sai cucinare, ricciolino?» gli chiese di punto in bianco e, davvero, Harry si dovette trattenere per non urlare a squarciagola quanto il suo cuore stesse bene in quel momento.

La sua cotta, la persona che più desiderava al mondo, era lì di fronte a lui e gli stava chiedendo di rimanere (in modo particolare e decisamente suo, ma rimaneva Louis Tomlinson e quindi Harry era disposto ad accettare).

                            

Il riccio amava cucinare, era una delle cose che più lo rilassavano. Così, mentre l'impasto liquido dei pancake splendeva nella ciotola bianca, il ragazzo si cimentò anche a fare dei muffin.

Louis lo guardava sull'uscio della porta e, seppure volesse aiutarlo in qualche modo, non poteva farlo. In primis, non sapeva cucinare e a testimoniarlo era il segno della padella che contrastava sul legno chiaro del tavolo. E okay, non era colpa sua. Voleva solo fare qualcosa di carino per sua madre e aveva appoggiato la padella sul tavolo per qualche minuto. Il problema? Era stata appena tolta dal piano cottura ed era ancora calda, quindi fu inevitabile il segno nero che si fece in seguito.

Louis si sentì così in colpa che per un mese non si avvicinò alla cucina, ma sua madre era brava con le parole e lo convinse a riprovarci, in sua compagnia quella volta. Fu bellissimo, certo, ma senza sua madre Louis non si avvicinava comunque. E poi, parliamoci chiaro: era molto più bello vedere il riccio muoversi con eleganza (anche se stava per cadere due volte).

Sunflower; Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora