I cavalieri lasciano la stanza ed io dopo di loro. È ormai ora di cena, infatti, un leggero brontolio allo stomaco comincia a farsi sentire. Faccio una capatina in camera per lavarmi e sistemarmi velocemente e poi mi dirigo verso la sala da pranzo, dove sono certa perderò l'appetito. Non ho ancora lasciato la mia ala del castello, quando scorgo Beatrix aiutare Nana a pulire alcune macchie sul pavimento. Mi fermo e mi volto verso la mia sinistra. Sir William è imbambolato ad osservarla, ma probabilmente ha bisogno di una piccola spinta. Arrossisce ed i suoi occhi a cuoricino mi fanno ridacchiare. Mi avvicino al suo orecchie e gli sussurro <<Sir William, andate. Non lasciatela scappale solo perché vi siete fraintesi. Risolvete, invitatela a cena e passate una bella serata in sua compagnia. Da domani inizia il vero lavoro e ho bisogno che tutti abbiano la mente sulla missione>>.
Il suo sorriso smagliante mi riempie il cuore di gioia <<Vi ringrazio, Maestà. Vi devo un enorme favore>> così, quasi saltellando come un fanciullo ha cui è stato fatto il regalo più bello, le va incontro.
Proseguo accompagnata da Sir Lian fino al quartiere centrale del palazzo, costituito dalla sala da ballo, sala da pranzo, stanza del trono e dalle camere dei sovrani. Rifletto sui possibili scenari che potrebbero proporsi nei prossimi giorni.
<<Shadow. Scopri quali sono i piani del re e tieni ascolta le voci della Corte. Night. Tieni al sicuro le mie domestiche e riferiscimi se ci saranno ritorsioni da parte dei servitori di Guenda. Ragazzi, prestate attenzione anche voi>> entrambi si dileguano.
<<Temete le ripercussioni delle altre?>> mi domanda.
<<Sì. Beatrix è entrata a far parte del mio staff, ovvero dei miei alleati. Annuncerò il loro fidanzamento al banchetto e poi diventerà la moglie di Sir William. Tutte queste attenzioni nei suoi riguardi sono pericolose. Quelle streghe la maltratteranno e proveranno a bullizzarla. Sir William come tutti noi saranno impegnati con la questione di Massicio e temo di non poter sempre fare da scudo per gli screzi. Proteggerò tutti coloro che mi stanno a cuore, ma non sono onnipresente>> abbasso il capo. Mi rendo conto di non essere un dio e per questo a volte, ho dovuto sopportare la vista di lacrime da parte di alcuni miei compagni d'armi, per via dei maltrattamenti che le loro amate mogli e famiglie subivano da parte degli aristocratici della Corte. Se avessi reagito, avrei aggravato le cose e la pazienza non sempre si può mantenere quando le persone care soffrono.
<<Principessa! Sbrigatevi, siete in ritardo per la cena. Vedete di ricordare che non tutti i servitori sono entusiasti di perdere ore ad aspettarvi perché non siete puntuale ai pasti>>.
Ritorno alla realtà e scorgo una delle vipere in avvicinamento con fare minaccioso.
<<Come osate! Chiedete scusa a Vostra Maestà. Ora!>> le ordina Lian facendo un passo avanti e tenendo la mano accanto al fodero della spada
<<Non è la mia padrona, soldatino di ...>> la sua aria sfottente, non mi ferma.
Non fa in tempo a finire la frase, che le mie dita hai già girato la sua faccia dall'altro capo della stanza. Lo schiaffo ben assestato rimbomba per tutto il piano. Questa volta sono io ad accostarmi a pochi passi da me con i nervi a fior di pelle. Le afferro violentemente il viso mentre la mia voce si fa sempre più tetra.
<<Ricordati bene, domestica di Guenda, che io faccio parte di quelli che voi chiamate soldatini. Faccio parte di quelli che proteggono e custodiscono questo regni, mentre i tuoi amichetti passano tutto il giorno a incipriarsi il muso e a fare gossip. Sappi anche che se ho voglia di ucciderti, non devo renderne conto a nessuno. Credi che alla tua padrona possa fregare qualcosa se ti torturassi e di lasciassi morire dissanguata? Credi che lei possa anche solo salvarti dalla mia ira? No, perché quella megera è solo la bagascia del re. Non ha titolo e non avrà mai il mio trono. Non è che polvere sul tappeto che prima o dopo verrà spazzata via e adesso, sparisci dalla mia vista prima di farmi arrabbiare sul serio. Porta rispetto ai cavalieri, altrimenti passerai delle bruttissime giornate. Vedo già la paura ed i brividi scorrerti nelle vene. Davvero, è un peccato che non abbia la mia spada. Avrei potuto ricamarti questo faccino da cagna che ti ritrovi>> la lascio andare, spingendola via.
<<Mia signora, lasciate che mi occupi io di questa sfacciata. La cena vi è appena stata servita>> Nana, o come la chiamano gli altri "Madame", non è mai arrabbiata. È una donna severa e di sani principi, ma pare che mettere in riga queste lingue lunghe, le stia costando ulteriore stanchezza. Questo autunno supererà i sessant'anni ed è al mio fianco da quando ne avevo quattro. Era la prima dama di compagnia di mia madre e poi divenuta la mia tata nel tempo. È come un'amica per me ed una nonna per ciascuno dei miei amici. Lei è la donna a cui rivolgersi quando ci sono problemi, soprattutto di coppia.
<<No. Ci penseranno Sir Kendall ed Sir Eridian ad occuparsi di lei. Questa notte le impartiranno lezioni su come usare attentamente la lingua>> i cavalieri in questione, si avvicinano con un sorriso malizioso. La punizione è semplice, la donna dovrà beve tè bollente finché il dolore non la farà svenire <<Divertiti con i miei "soldatini">> gli dico oltrepassandola.
<<Severa, ma giusta. Vostra Maestà>> mi punzecchia Lian.
<<Ti ho rubato la scena, ma era mio compito darle una raddrizzata>> bofonchio.
<<Sapete che so difendermi e così ciascuno di noi, ma adoro quando lo fate>> mi accarezza la schiena e mi accompagna alla sala da pranzo, dove re Joseph, Guenda e Tamara hanno già iniziato la seconda portata.
<<Credevo avessi perso la strada>> mi rimprovera severamente lui.
<<Da quando vi preoccupate di quello che mi riguarda, padre?>> gli rinfaccio accomodandomi a capotavola proprio di fronte a lui.
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Warrior Crown Princess
ChickLitCrystal de la Lux è l'unica e legittima erede al trono, ma la sua ascesa è minata dall'attuale sovrano, nonché suo padre. Il Regno di Lux è relativamente giovane e tra gli altri, è quello con più risorse minerarie e naturali. Le lotte di potere e g...