<<Il comandante dell'esercito di Massiccio, Louis Fannecker, è qui. È stato lui a portarceli. Non riuscivamo a metterci in contatto con loro, fino a quando non abbiamo notato una carrozza blindata provenire da sud e scortata da soldati. Aveva lo stemma reale, per cui credevamo fosse il sovrano che veniva a fare visita nel regno, ma alcuni soldati dell'unità di Sir Trent ci hanno detto che erano stati arrestati poiché la carrozza aveva le sbarre>> aggiunge Julius mentre percorriamo tutti i corridoi.
Raggiungo il portone dietro a cui ci sono i ragazzi, ma veniamo bloccati da un servitore. Comunque, il suo fermo dura pochi attimi. Il tempo che impiegano Ethan e Regan a metterlo al tappeto con un pugno ciascuno inferto in contemporanea. Spalanco la porta di legno antico e scorgo i miei amici in ginocchio. Avvicinandomi posso vederne i lividi, il sangue ed i tagli sul loro volto. Sono inginocchiati e trattenuti da quattro soldati di Massiccio. La pagheranno cara <<Che diavolo significa tutto ciò?>> sbraito contro il re.
<<E ringraziate il cielo che non abbia in pugno una spada, altrimenti a quest'ora sareste già senza teste>> sento ringhiare Regan.
Ci puoi giurare, amico.
<<Lady Crystal, non siete ammessa all'incontro con la corte>>.
Mi volto e gli stampo prima un dritto e poi il suo rovescio sulle guance <<Nessuno vi ha dato il permesso di parlare. Miei i soldati, mie le decisioni. Lady? Oggi vi darò un assaggio di quanto poco salutare sia per voi offendermi e far del male a loro. Vi dimostrerò che una Lady come me è meglio averla come amica che come nemica>> ringhio contro il viscido barone Weldar.
<<Questi uomini sono stati colti ad aizzare una rissa contro il principe Damocle. Offendere la famiglia reale è un reato nel nostro reame>> il portamento, l'altezza, i capelli neri e gli occhi marroni definiscono quest'uomo come il comandante Fannecker.
<<Quali prove avete per incriminarli?>> domanda il Duca Grenlley che compare dalla porta con le narici dilatate e il viso scuro.
<<Erano presenti quando è scoppiata la rissa in un locale conosciuto per essere antimonarchico. Si sono difesi quando i miei uomini hanno provato a sedare i ribelli>> si giustifica ancora il comandante.
<<Quindi tutto ciò che avete è una semplice presenza? A noi cavalieri insegnano a difenderci quando veniamo tirati in mezzo senza ragione. Dunque, usando il vostro stesso metodo ora dovrei non solo usare lo stesso trattamento sul vostro bel faccino, ma farvi a pezzi e rispedirvi da dove siete venuto perché siete stato scortese, dico male?>> mentre parlo mi arrivino a lui.
<<Non ci servono ulteriori prove. Il comandante non deve altre spiegazioni, Crystal. Come re di Lux, sono tenuto a proteggere il mio popolo. Questi cavalieri, sotto la tua giurisdizione, hanno causato una frattura nel rapporto con un regno sempre generoso e caritatevole. Per questa ragione, io, Re Joseph de Grown Lux, metto a morte questi uomini e chiunque si opporrà a tale sentenza>> il suo sorriso crudele e la sua sentenza assurda mi fanno bollire il sangue.
Una risata fragorosa risuona nella sala. È quella del marchese Bevereu <<Questa volta nemmeno la vostra instancabile arroganza li salveranno>> mi schernisce.
I miei amici, anzi fratelli maggiori, stanno per morire. Io li ho messi in questa situazione. Trent. Reginald. Non posso lasciarvi morire. Io vi salverò. A qualunque costo. Ucciderò chiunque vi abbia torturato, picchiato e ustionato. Chiunque sia il mandante, pagherà con la vita. Porrò fine alle loro miserabili vite. Voglio il sangue. Il sangue. Sangue.
Tutto si fa sfocato intorno a me ed ecco, che arriva il blackout.
La principessa Crystal sconvolta e adirata, avverte quella vocina interiore che spesso in battaglia l'ha chiamata. Un suono soffice, ma velenoso. Un tono così melenso che colora i suoi occhi di rosso acceso, come il sangue che presto tingerà le mura ed i pavimenti.
Dopo l'iniziale soddisfazione del monarca, il suo sorriso si spegne improvvisamente. Davanti a lui non c'è più la figlia che non ha mai potuto sopportare, ma una figura sconosciuta. Una di quelle di cui ha sentito solo narrare dai suoi portavoce. Una creatura così veloce e spaventosa che lo porta a tremare come una foglia. Un demone che in un istante raggiunge la spada di Fannecker e senza battere ciglio taglia la gola ai soldati che tenevano i suoi compagni bloccati. La sala cala nel silenzio più assordante, nel timore più violento e nel terrore più atroce. Per molti, la principessa generale Crystal è una folle, esaltata e viziata ragazza che attacca briga con molti. Eppure, riflettendo bene sulle sue azioni si possono scoprire i valori e l'affetto che le sono stati insegnati. Proteggere la famiglia. Prendersene cura. Lei è il fuoco che li ha uniti tutti. Quando nei momenti più oscuri loro avevano perduto la strada, lei è stata la lucciola nelle loro notti più buie. Lei che ha perso una madre e amica, che non ha mai avuto altri, se non i suoi aitanti cavalieri, non potrà mai permettere al destino di portarle via la sua famiglia.
Il comandante indietreggia perché dinnanzi a quella donna dall'aura oscura quanto le tenebre, non potrebbe mai vincere. Nessuno oserebbe nemmeno sfidarla. Altri soldati del regno del sud tentano di colpirla, ma invano. Uno dopo l'altro cadono sul pavimento gelido ed ora ricoperto di sangue. Seppur con difficoltà la Dea non vuole un codardo ufficiale, ma Daniel, il padre dei principi di Massiccio, e la sua corona. Nella sua mente viene elaborata l'idea che sia stato Damocle a commissionare una messinscena per farla avvicinare alle sue pretese e che il padre lo abbia appoggiato per provocare un incidente di Stato, così che la principessa avesse interpretato il ruolo della cattiva. La Dea si gira nella sua direzione.
<<Comprendo il vostro dolore, ma se mi permetterete di consolarvi, sarò ben lieto di offrirvi la mia spalla su cui piangere. Vi terrò al sicuro da un mondo crudele che tenterà in ogni modo di schiacciare un fiorellino delicato come voi>> dichiara il principe ereditario sbattendo le palpebre e provando ad usare una voce dolce, gentile e sincera. Fallisce miseramente perché in tutta risposta, la principessa lo afferra per il collo stringendoglielo. Come può pensare che dopo tutto il male che le ha fatto, possa ancora volerlo accanto?
<<Avrete salva la vostra miserabile ed inutile vita, se in cambio mi offrirete tutto ciò che voglio, partendo dalla vita del vostro fratellino>> la voce della Dea risuona gelida, distaccata e al veleno.
<<Prendetevi pure quell'idiota. Possiamo farne a meno di un ubriacone come lui>> dichiara Damocle, ad un passo dal perdere lucidità.
La principessa sogghigna, ma non lo molla. Stringe la presa così tanto che per almeno una settimana ne porterà i segni, ma poi una mano gentile le accarezza il polso.
<<Risparmiategli la vita, mio generale. Non è sua la morte che desiderate e comunque, non è degno del vostro tempo>> le dice con voce dolce Francisco.
Crystal gli sorride, poi lascia andare il principe, che boccheggia.
<<Dove essere davvero imbarazzante e vergognoso sapere che il vostro nemico vi ha risparmiato la vita, solo perché gli fate pietà. Ringraziate il Duca che ha un grande cuore, gli dovete la vostra insulsa vita>> e assumendo un'espressione divertita si rivolge ad Eracle <<Hai sentito? La tua vita ora, è nelle mie mani. Tuo fratello ti ha appena ceduto come se tu non fossi altro che polvere. Sei preparato a vivere questa nuova realtà?>>una risata freddissima invade il grande ambiente, poi tornando seria impartisce l'ordine <<Portate Trent e Reginald in infermeria. Aprite la finestra dello studio della Torre del Vento e lucidate l'Armatura dell'Inferno. Avete sfidato la pazienza della Dea. Pronti a pagarne il prezzo?>> il sorriso diabolico che le si dipinge in volto fa rabbrividire ogni individuo nella sala.
Molti non dimenticheranno mai quel momento, portandolo nelle loro memorie come il giorno in cui la Dea ha giocato con le loro vite. Il giorno in cui i loro destini sono stati posti al centro di un bersaglio. Un bersaglio che nemmeno chiudendo entrambi gli occhi quella giovane, bella e determinata guerriera avrebbe potuto sognare di sbagliarne la mira, nemmeno con uno spillo.
Detto ciò, la Dea con i suoi occhi di un rosso tenue si allontana, seguita dai suoi uomini e dal Duca.
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Warrior Crown Princess
ChickLitCrystal de la Lux è l'unica e legittima erede al trono, ma la sua ascesa è minata dall'attuale sovrano, nonché suo padre. Il Regno di Lux è relativamente giovane e tra gli altri, è quello con più risorse minerarie e naturali. Le lotte di potere e g...