Capitolo 8

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Impieghiamo circa un'oretta buona per raggiungere il campo dove sono accampati i principi di Massiccio e tutto il loro seguito. 

Legati ad un albero i cavalli, mi sposto a passo felpato verso la tenda più grande. Avverto delle voci. Sinceramente, mi sarei aspettata molti più controlli e attenzioni da parte dei loro soldati, invece, non trovo ostacoli e così mi soffermo nei pressi di un cespuglio e mi apposto. C'è Lian come sentinella di guardia, quindi posso stare tranquilla.

<<Fratello, ma sei davvero sicuro che sia il modo migliore?>>.

<<Eracle, quante volte vuoi che lo ripeta? Questo scialbo regno è ormai in rovina, purtroppo però, non solo è grande il triplo di Massiccio, addirittura ha come generale una viziata principessina che si crede invincibile>> la sua risata da iena mette i brividi. Questo a parlare è sicuramente Damocle, il fratello maggiore.

<<Sono preoccupato, una mossa falsa e ci taglierà la testa>>.

<<Ora basta. Mi stai irritando. Perché non vai a occupare il letto di qualche donzella senza speranza o a ubriacarti? Mi occuperò personalmente della principessa guerriera, in più troverò un modo non solo di ottenere Lux, ma anche la corona. Sarà divertente vedere la faccia di quella sfacciata senza madre, mentre perde il potere, la gloria e i suoi titoli. La farò innamorare perdutamente di me e poi ho in serbo un piano di riserva, se questo non andasse a buon fine>> la sua voce è così isterica che anche senza vederlo in volto, posso immaginare la sua espressione da pazzo e mentalmente deviato che ha assunto.

<<Fratello, anche se il re ha praticamente venduta sua figlia, credi davvero di essere in grado di...>>.

<<Ancora una parola e il primo a finire senza testa sarai tu, sciocco fratellino. Vattene e non farti vedere fino a domani. Chiamami una delle serve, ho bisogno di sfogarmi>> sbraita.

Un fratello di questo genere? Preferirei essere figlia unica.

Avverto del movimento e vedo allontanarsi il giovane principe, mentre Damocle pare essere davvero di cattivo umore, infatti, il rumore di un vetro che va in frantumi mi fa spalancare gli occhi. Come può essere tanto infuriato? Oddio, non ditemi che è uno di quegli individui che credono che l'opinione degli altri non sia degna di essere ascoltata, vero? Va bene, sarà meglio togliere il disturbo prima che le mie dita raggiungano il pugnale facendolo volteggiare in direzione della bocca di questo serpente a sonagli.

Mi sto già voltando quando gli sento mormorare <<Saprò comandare quella principessina. Uccidermi? Le voci sul suo conto sono sicuramente esagerate. Lux sarà mia e solo mia. E poi penserò al mio caro e adorato fratellino. Saprò certamente dargli la giusta ricompensa. Una ricompensa che gli piacerà...da morire>> un riso diabolico ed isterico si espande.

Stringo i pugni. Vorrei prenderlo a calci, ma alcuni rami vengono spezzati sotto il peso di qualcuno. Velocemente percorro lo stesso tragitto che ho sfruttato prima, giungendo ai cavalli. Lian mi compare accanto.

<<Alcune guardie stanno facendo la ronda e non abbiamo più molto tempo. Sir Regan?>> mi ragguaglia.

<<Allora muoviamoci. È probabilmente su quella collinetta>> la indico, è poco distante dall'accampamento ed è abbastanza alta da poter permettere una visione ampia del panorama, così sleghiamo i cavalli e partiamo al galoppo. 

Come avevo previsto incontriamo proprio Regan ai piedi della collina ad attenderci. Li aggiorno su quanto ho potuto udire ed entrambi fumano di rabbia. Regan vorrebbe polverizzare il principe ereditario e Lian ci aggiungerebbe anche la testa di mio padre. Li adoro, ma purtroppo, le loro dovranno rimanere solo fantasie. Ordino a Regan di continuare a sorvegliare la situazione e all'alba scenderanno a valle per seguire ufficialmente la carrozza principesca.

Siamo circa a metà strada quando intercettiamo una pattuglia. Si tratta di Sir Julius e della sua unità. Mi riferisce di alcuni episodi di rissa che hanno sedato, ma nulla di grave. Pare che al centro della disputa ci fosse una donna e che avesse giocato ad avere il piede in due scarpe, come si suol dire.

È l'alba quando intravedo Diamante, la capitale di Lux, con le caratteristiche case di legno scuro e pietra con poco più in là il castello. Per quanto il mio cuore batta forte per l'amore, il rispetto e l'orgoglio verso il popolo ed il regno non posso fare a meno di riflettere sulle parole del principe Damocle. Qualcuno potrebbe pensare, ma scusa se al tuo ventesimo compleanno diventi la regina perché stai qui a preoccuparti del re, della Corte e dei nobili? Sì, il giorno del mio ventesimo compleanno verrò incoronata regina, ma come ogni legge anche questa prevede una postilla molto, molto rilevante. Eh già, perché quel giorno la sottoscritta deve essere sposata o almeno sposarsi durante l'incoronazione, altrimenti perde il titolo. Davvero una clausola niente male, vero? Nonna Nalia aveva sicuramente ingerito qualcosa di avariato prima di redigerla, ma le voglio un bene dell'anima comunque. A proposito, ma dove lo trovo un pazzo che mi sposi sapendo che sono lunatica, un po' fuori e con la perenne voglia di dolci?

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