Capitolo 21

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UNA SETTIMANA DOPO

<<Posizione!>> un'altra stoccata <<Posizione!>> stoccata <<Eracle!>>.

Il principe finisce a terra dopo che gli ho fatto lo sgambetto con il bastone mentre indietreggiava.
Respira affannosamente, ma la luce che ha negli occhi non gliel'avevo mai vista. Il giorno dopo il ballo, ha iniziato a presentarsi all'accademia.
All'inizio qualche chiacchiera e risata, ma da allora sono passate due lune ed i ragazzi gli hanno messo in mano una spada.
Da tre albe, sono qui per insegnargli l'arte del combattimento che ovviamente, non consiste solo nella pratica. Ogni persona che desidera far parte dell'esercito reale non deve possedere solo un buon fisico e salute, ma anche conoscenza. Conoscenza che si apprende con lo studio dei testi e libri che devono imparare per passare l'esame di ammissione che ti permette di essere inserito ufficialmente nell'accademia.
Se non sai leggere o scrivere? Nessun problema, te lo insegniamo. Quando siamo all'allenamento il giovane di Massiccio, mi ha chiesto di non appellarlo con il suo titolo.

<<Non sono degno di essere principe, non sono nemmeno in grado di fare un quarto delle vostre prodezze, Mia Signora>>.

La sua storia è interessante e intricata perché nei suoi occhi chiari, leggo purezza, vita, ma allo stesso tempo malinconia e solitudine. Cresciuto per essere il brutto anatroccolo, all'ombra di un fratello che chiaramente lo odia e lo tratta come un buffone ed un donnaiolo, non ha fatto altro che indossare una maschera per tutto il tempo.
Così il mondo lo vede, ma qui può finalmente mostrare la sua essenza. Il suo vero IO. E non so quanto mi renda entusiasta ciò, a mala pena trovo le parole.

<<Forza, per oggi basta. Ricordati che è necessario mantenere la posizione e l'equilibrio durante il combattimento>> lo aiuto ad alzarsi e mi avvio verso il tavolino del ristoro. Bevo un bel bicchiere di acqua e noto che nell'angolino nascosto dietro una delle colonne c'è William che abbraccia Beatrix. Roteo gli occhi. Non mi hanno ancora detto la data del matrimonio e non so se avrò ancora pazienza nell'attendere il loro annuncio. Insomma, non vedo l'ora di avere dei piccoli bebè cavalieri con cui giocare e mangiare schifezze. Beh, viziarli come farebbe una zia.

<<Latte e miele stanno ancora amoreggiando?>> sogghigna Regan.

<<Sarà divertente quando anche tu ti innamorerai. Non vedo l'ora di vederti strisciare ai piedi di una ragazza per cui perderai la testa>> lo punzecchio.

<<Allora speriamo sia incline alle bolle di sapone>> bofonchia Sir Ethan che ci raggiunge.

<<Mentre alla tua dovrà piacere la faccia da rospo che ti ritrovi>> eccoli ancora che si avvicinano per un testa a testa.

Ma dal nulla arriva Francisco che prende per il capo entrambi e li fa scontrare e rimango scioccata. I due zucconi che cadono a terra toccandosi la fronte arrossata. Sospiro.

<<Beh? Vi ho messo un po' di sale nella zucca?>> ridacchia il Lord.

Scuoto il capo. Sir William è al mio fianco, mentre Beatrix si allontana. Lo osservo e scorgo una leggera preoccupazione e ansia.

<<Tutto bene?>> gli chiedo.

<<Sì, Mia Signora. Solo che oggi incontrerò i genitori di Beatrix e sono un po' nervoso>> giocherella con le dita.

<<Ricordati che non sei là per sposarti con loro, ma con la donna che ami. Se realizzi questo, allora non hai nulla da temere>> lo conforta il Duca.

Tutti insieme ci dirigiamo al piano superiore dove c'è una grande sala con diversi tavoli. Lì, le donne li hanno già imbanditi e tutti coloro che sono all'accademia salgono per il pranzo. Anche Eracle è tra loro, seduto al fianco di Dylan e altri giovani soldati che a breve terranno il test di ammissione.

Nel pomeriggio vengo invitata alla tenuta fuori città dei Grenlley. Il viaggio è stranamente silenzioso. Francisco sembra con la mente da un'altra parte. Accanto a lui, c'è Ethan che non ha occhi e non per la giovane seduta al mio fianco sulla carrozza. Clarissa. Lei sceglie la tattica di ignorarlo, fingendo indifferenza anche con le guance porpora.

Il palazzo ha un ampio giardino curato con diversi alberi di pesco e roseti rossi.

L'interno dell'immobile è confortevole e ben curato, ma Francisco ci conduce in un'ala inaccessibile.

<<È tempo che sappiate la verità e che vengano chiarite le faccende, Principessa>> sblocca il mandante ed entriamo in una camera deserta se non per dei mucchi di libri sul pavimento, una poltrona accanto alla finestra ed un grande guardaroba in legno con gli intarsi.
Lentamente schiude le ante e poi ne rivela il contenuto.

Alcune lacrime scorrono sul mio viso. L'incredulità svuota la mia mente e in pochi secondi vengo sommersa dai ricordi. I granelli del tempo si riavvolgono e crollo in ginocchio sotto il peso del cuore. I miei occhi offuscati non mi impediscono però di poter ammirare la meraviglia che mi è stata strappata anni prima.

Warrior Crown PrincessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora