Capitolo 30

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Rafforzo la presa sulla giacca di Ethan e lui fa lo stesso con i miei fianchi. Gocce salate lavano i nostri visi, infliggendo dolori lancinanti ai nostri cuori. Una verità ancora troppo straziante aleggia nell'aria.

Il tempo riprende a trascorrere solo quando il dottor Miliar entra nella stanza.

<<Principessa. Sir Ethan. Mi duole disturbarvi, ma vi informo che Sir Kirk ha superato l'operazione. Inoltre, Sir Regan ed altri cavalieri vi attendono qui fuori>> nel suo timbro vocale leggo dispiacere.

Mi alzo leggermente traballante ed Ethan mi stringe la mano, insieme cominciamo ad avviarci verso la porta, quando noto un lenzuolo piccolo e bianco davanti al letto. Non l'avevo notato prima, forse per l'apprensione e il timore di quanto poteva accadere, ma sotto vi è una piccola sagoma. Altre lame mi trafiggono il già mal ridotto cuore.

<<Riri>> gracchio.

<<Lo ha salvato dall'incendio e ha combattuto quando sono stati attaccati. È spirata fra le sue braccia, quelle che più ha amato>> mormora Ethan.

Muovo la testa su e giù e tento di smuovere il groppo che mi si è bloccato in gola.

<<Sarà con lui, desidero che anche lei venga seppellita al suo fianco. Riri era molto più di un dingo. Era nostra amica, nostra compagna e la sua bambina. Un dono che lui ha sempre preservato con cura e amore. Merita tutto il nostro riconoscimento>> l'orgoglio verso la sorellina e cucciola acquisita, con cui siamo cresciuti assieme, lo percepisco e il suo volere sarà esaudito.

<<Non accadrà diversamente>> gli accarezzo la spalla.

Usciamo e troviamo William trattenere Regan che ha il labbro tremante, il volto paonazzo e gli occhi lucidi.

Gli vado accanto e lo abbraccio <<Mi dispiace>> riesce a dirmi prima di singhiozzare.

Gli accarezzo la schiena e quando lo sento calmarsi, mi rivolgo a William <<Fate preparare le salme, il Duca Francisco Grenlley e Riri verranno deposti assieme nella valle dei salici di Grenlley. È necessario che informi la Corte>> sospiro, per farmi forza.

Regan va ad abbracciare Ethan. Sì, per quante volte possano battibeccare, in realtà si vogliono bene.

<<Mia padrona, noi informeremo il popolo. Non siete sola>>.

Mi giro verso Shadow <<Fatti aiutare da Night. Avvertite anche i regni vicini, Rugiada e... niente. Avete fatto un ottimo lavoro>> dopo avermi riportato diverse notizie riguardanti i loschi affari di certi membri della cerchia di mio padre, si sono intrufolate nel giro di vendita e acquisto schiavi.

<<Non è bastato>> si rimprovera Night.

Sir Gerard compare dal corridoio e dà una pacca sulla spalla ad entrambe <<Allora vuol dire che vi impegnerete al massimo per il prossimo lavoro>> accarezza i capelli neri di Night che annuisce arrossendo.

Faccio segno a Regan ed Ethan. È tempo di andare e affrontare il discorso. Raggiungere la sala del trono dove sicuramente ci saranno le serpi, è più faticoso degli altri giorni. Indosso il mantello nero di Regan e spalanco le porte.

I discorsi superficiali e le risa si spengono. Davanti al re, mi fermo e chino il capo in segno di saluto.

<<Sono qui oggi per informare tutti voi che il generale e Duca Francisco Grenlley è venuto a mancare, dopo un attacco sferrato all'interno della capitale. Vista la figura che rappresenta e le imprese compiute, chiedo che vengano riconosciuti almeno quattro giorni di lutto in tutto il regno di Lux. Il corteo funebre partirà da Diamante raggiungendo Grenlley>> la mia voce piatta e fredda collide con il calore che sento sprigionarsi dalle mie guance.

Joseph mi osserva in maniera diversa. Che sia impaurito dalla mia persona? Chissà, ma ciò che preme ora è che il mio caro papà abbia tutti gli onori che gli spettano.

<<Quattro giorni?>> sbraita e rida sguaiatamente il marchese Bevereu.

<<Cinque giorni>> dichiara il sovrano.

Nella sala si alzano proteste e brusii, mentre rimango sorpresa e sospettosa.

<<Cinque giorni e nell'ultimo si svolgerà il rito funebre. Rispetteremo la memoria del cavaliere Grenlley, ma non domandare ai nobili di rispettare il titolo che gli è stato ingiustamente assegnato>>.

Non accetto la sua provocazione, non voglio discutere perché ciò che pensa, non mi interessa <<Grazie, re Joseph>> tutto qui e accompagnata dai ragazzi lascio il luogo.

I suoi occhi spalancati dalla sorpresa, la sua faccia delusa non mi faranno cadere nel suo tranello.

Sto entrando in camera quando qualcuno mi sfreccia davanti e si lancia su Ethan. Mi giro e noto lui che stringe Clarissa. Acconsento alla sua richiesta silenziosa e la porta via, in un angolo quieto dove potersi sfogare come con me non potrebbe mai fare. Io sarò anche la sua migliore amica, ma non sarò mai più di questo e non posso certo dargli lo stesso conforto della donna che ama.

Insieme a Regan, Nana e William iniziamo a stilare messaggi e avvisi per informare chiunque della tragica notizia.

<<State bene, mia signora?>> mi chiede la mia tata, notando la mia indecisione su un foglietto.

<<Sì, bene>> lo arrotolo velocemente e mi sollevo <<Devo andare alla Torre. Quando avete finito, iniziate i preparativi per il corteo e ciò che serve>> volo, si fa per dire, fuori e attraverso cortili, giardini e scale. Non posso usare un volatile qualunque per questo messaggio. Tra i tanti che addestriamo ce n'è uno particolare che prediligo per questi viaggi, si tratta di un particolare rapace chiamato nibbio reale. Miso è il suo nome, è un maschio che da una settimana si sta riposando.

<<Miso, sei pronto per tornare a casa?>> gli do dei pezzetti di carne e gli attacco il messaggio all'anellino della zampa.

China il capo e sbatte energicamente le ali. Lo porto all'aperto <<Vai Miso, il tuo padrone ti aspetta. Ci vediamo presto>> gli bacio la testa e lo lascio volar via. Lo guardo allontanarsi ed una parte di me, vorrebbe andare con lui.

I giorni si susseguono senza sosta e veloci, lasciandomi poco tempo per crogiolarmi nella disperata ricerca del mio papà. Magari è un bene, lui non vorrebbe vedermi a pezzi. Con Ethan prepariamo anche la sua cerimonia di investitura e quella dei matrimoni dei soldati e cavalieri che poi partiranno per il Nord.

Eracle e Dylan mi portano schiaccianti prove sugli autori, ormai già noti, dell'assassinio di Francisco. Massiccio avrà un'amara sorpresa. Damocle ha fatto pagare al Duca la vergogna di essere stato deriso in pubblico. I cavalieri sono pronti, ma per rispetto per i giorni di lutto e dolore, ci muoveremo al termine del funerale. Quando il nostro animo lascerà il pianto alla vendetta. Un piatto che va servito freddo, tagliato con una lama e portato su un vassoio decorato con il sangue.

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