Capitolo 39

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CRYSTAL

Mi appoggio al suo petto mentre attendo il sonno. Chissà se Ethan e Regan se la stanno cavando bene, ma chi voglio prendere in giro? Il nuovo Duca Grenlley è sicuramente più esperto di me da queste parti. Qui ci ha passato diversi anni e sebbene altri ufficiali non abbiano avuto la sua stessa area, sanno il fatto loro. 

Divide et impera. 

Quando l'ho proposta mi aspettavo contestazioni e critiche, ma al contrario, l'hanno accolta con grandi convinzioni. 

Una strategia pericolosa, ma efficace perché per quanto questi barbari siano bravi a combattere e abbiano molti muscoli, nessuno può difendersi su più fronti. 

Sospiro.

<<Sono cosciente che sei una donna in gamba e sicuramente un generale che sa cosa è meglio per il suo esercito, ma lascia che ti avverta di una cosa. Da queste parti i nemici sono molti. Barbari, mercenari e vecchi che incolpano ancora tua madre per il drastico cambiamento che, dopo la sua campagna, è avvenuto in queste terre, insomma, non si fanno scrupoli e per raggiungere i loro scopi, adoperano qualsiasi mezzo. Ho visto il modo in cui agiscono i nobili della tua Corte, sono solo dilettanti e qui non sei a palazzo. Qui puoi contare su ben pochi alleati. Puoi fidarti di me, Crystal. So che non ti è facile e che le persone attorno a te ti tradiscono senza rimorsi, ma potrai contare sempre su di me>> mi aggiusta una ciocca dietro l'orecchio.

Fidarsi di lui. Posso e completamente? In fondo non ho esperienza né in questioni amorose né con alleati così potenti. Sento un fruscio. Qualcuno sta venendo da questa parte, non sono l'unica ad essersene accorta. Mi sollevo. Lui si alza e mi allunga la mano. Gliela prendo senza esitazione e mi sposto dietro il separé. Nell'ombra.

<<Maestà. Owen a rapporto>> afferma una voce decisa e profonda, ma molto pacata.

<<Entra pure>> gli risponde Seth.

Dei passi e poi si ferma <<Mio signore, ho setacciato la zona come richiesto. Il ragazzo pare non avesse una meta precisa, se non un luogo di incontro all'entrata di una grotta a pochi passi da Shaken. Inoltre, ho trovato questo pugnale addosso a quel traditore. Sembra che sia fatto da artigiani di Osha, ma ...>>.

Dalla piega del legno riesco a scorgere l'oggetto in questione. È molto fine, ma quell'intagliatura con una lama seghettata da un lato e liscia dall'altro l'ho vista molti anni fa. Rifletto su dove l'avevo già scorta.

<<Due lame opposte e diverse. Non sono armi per difesa, ma per attacco. Questo stemma è interessante>> Seth punta gli occhi su un dettaglio sotto l'impugnatura.

<<Credevo che fossero tutti morti con la campagna della Regina di Lux. La città è stata rasa al suolo e pare che solo un ragazzino fosse sopravvissuto>>.

Owen è ben informato ed io devo contattare i miei ragazzi. La questione puzza, anche molto.

<<Uno stemma che ritorna, delle armi che compaiono all'improvviso e una lavorazione troppo antica perché dei mocciosi la conoscano così bene. Va bene. Vai a riposarti. Domattina faremo un giro di ispezione, ho idea che chiunque ci sia dietro voglia depistarci verso il nord della foresta, ma i miei sensi sono infallibili. Accanto al passo di Karam ci sono molte caverne e la vegetazione si fa più fitta, soprattutto dove i monti creano protezioni e luoghi nascosti in modo naturale. Lì ci attende la verità>> ringhia convinto, stringendo il pugnale.

Il soldato si congeda ed io esco allo scoperto. Quindi era questo che intendeva quando mi ha avvertita. Lui sa. Sa che quando ci si immischia in certe questioni, è necessario finirle.

<<Contatterò i miei generali. Andrò fino in fondo a questa storia, che tu lo voglia o meno, Seth>> la mia decisione è irrevocabile.

Mi si avvicina e infila le dita della sua mano tra i miei capelli, inclinandomi la testa. È più alto di me, ma non mi spaventa la distanza tra i nostri occhi.

<<Non sono pratico di sentimenti o emozioni, ma so che sei una donna emotiva. Temo che ciò che scoprirai non solo potrebbe destabilizzarti, ma distruggerti il cuore>>.

I nostri sguardi fissi l'uno nell'altro. Il silenzio attorno a noi si fa più pesante. Le mie orecchie rimbombano di un battito che per troppo tempo non ho ascoltato <<Per questo ci sei tu al mio fianco. Hai ragione. Tendo a dare sfogo ai miei istinti in base ai sentimenti, eppure non mi sono mai sentita così forte come da quando abbiamo iniziato ad avvicinarci. Non siamo bravi con le parole, Seth, ma voglio che tu sappia che mi impegnerò con tutta me stessa perché il nostro rapporto funzioni>> rimango senza fiato.

Con l'altra mano mi prende il collo e risale fino alla guancia, avvicinando la bocca alla mia <<Allora andiamo all'inferno, amore>> .

La mia ragione va in fumo, allontanandosi per lasciare posto alle labbra divoratrici di un re predatore che si schiantano sulle mie e impossessandosene perchè sa di aver appena raggiunto la sua succulenta preda. Me. 

Warrior Crown PrincessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora