Capitolo 41

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CRYSTAL

Schiudo le palpebre più volte. Sposto la mano sul cuscino accanto al mio. Vuoto e freddo. Seth non è ancora rientrato dall'ispezione della zona ad est, dove intende schierare il suo esercito. Mi metto a sedere, stropicciandomi gli occhi. A quest'ora sarebbe arrivata Nana ad aprirmi le finestre, a tirarmi via le coperte e a farmi la ramanzina su quante schifezze avrei certamente mangiato a colazione, Clarissa sarebbe sopraggiunta con il sorriso con un abito adatto per la giornata e per finire, Beatrix mi avrebbe preparato un bagno con oli profumati per rilassarmi oppure sarebbe venuta a portarmi un nuovo libro da mettermi sul comodino. Sospiro. È una routine che per qualche tempo non potrò vivere, ma almeno loro sono al sicuro. Le ho fatte portare nel Ducato di Grenlley. Lì potranno riposarsi e restare fuori dalla portata della Corte, inoltre, non penso che quel traditore di Lian voglia fare loro del male. Nel frattempo, Nana intende impartire lezioni di doveri ed etichetta a Clarissa. Sì, sappiamo che è innamorata di Ethan, ma sembra che non abbia ancora accettato i sentimenti che lui le provoca. I suoi demoni ed il suo passato la perseguitano, ma sono certa che con l'aiuto delle persone che le vogliono bene e con l'amore che il mio fratellone ha da offrirle, possa superare le avversità che avvolgono, a mo' di spine, il suo cuore. Cerco dei pantaloni ed una casacca, entrambi di colore scuro, e poi li indosso. Mi copro con il mantello con il cappuccio e vado alla ricerca della tenda dei viveri. Sì insomma, sarò anche una fantastica guerriera, una principessa tosta ed una Dea della Guerra infallibile, ma quando il mio stomaco reclama allora mi inchino al suo cospetto ed obbedisco. Solitamente si fa sentire nelle vicinanze di cibi unti, grassi e poco salutari, ma in questo caso è dalla cena di ieri sera che non metto sotto ai denti nulla. Una cosa impensabile, vista la mia riserva di biscotti nell'armadio delle armature, quello che solo io posso aprire. Mentre esco dalla tenda del sovrano di Cremisi, sento risa e spade che stridono. Il campo è grande ed io voglio avere una visione più vasta, dunque scruto gli alberi attorno a me. I pini sono fragili, ma in questo punto della foresta si possono trovare pioppi e querce. Con una breve rincorsa, salto appoggiando il piede al tronco di una quercia e mi do lo slancio. Salgo di qualche ramo e ammiro il paesaggio. Ci sono soldati che limano le armi, che puliscono le armature, quelli che si allenano ed eccoli, quelli che attendono la razione. Meta avvistata. Per evitare occhi indiscreti al suolo, continuo il percorso attraverso le chiome. Mi diverto e aiuta la muscolatura a rafforzarsi, oltre che a migliorare qualità come equilibrio e riflessi. Scendo proprio alle spalle della tenda, ma prima di entrarci mi metto in ascolto. Una presenza si muove al suo interno. Con la lama affilata del pugnale che porto nello stivale, faccio un buco nel tessuto. C'è una ragazza dai capelli biondi e raccolti a coda intenta a preparare i piatti sopra un vassoio. Il modo in cui veste farebbe pensare ad una serva, eppure il coltellino nella tasca del grembiule e la boccetta che sta versando sulla carne, spingono il mio istinto ad interessarsi. Un fruscio ed entra un ragazzo questa volta. Osserva le porzioni e le sorride <<Almeno se non riesci a sedurlo, potrai paralizzarlo>> sghignazza quello.
<<Speriamo funzioni. È il veleno più forte che aveva quel vecchiaccio. Se funzionasse, potrei approfittarmi di lui, anche se mi chiedo se non sia gay. Insomma, dovrebbe avere uno stuolo di donne con cui giocare ogni giorno, eppure al suo fianco c'è solo quel galoppino di Owen>> le parole della giovane, mi creano una fitta al petto.
Stringo i pugni e la presa sull'arma.
<<Un re solo e senza eredi è un invito ad ucciderlo. Sarà anche un guerriero straordinario, ma è pur sempre un uomo. Usa il tuo charme e corpo. Soddisfalo e poi togligli la vita. In caso contrario, sai quali sono le conseguenze>> le afferra il collo violentemente e glielo stringe.
Lei gli afferra il polso, tentando di liberarsi.
<<Seduci Re Seth e poi uccidilo>> l'uomo se ne va, uscendo dalla fessura della tenda.
Senza rendermene conto e in un lampo mi trovo all'interno e quatta mi avvicino <<Dev'essere umiliante farsi minacciare da un verme come quello e credere di rimanere in vita dinnanzi ad uno degli dèi, non trovi?>>.
Colta alla sprovvista si volta verso di me, che le blocco la sua unica via di fuga. Roteo il coltello tra le dita, mostrandoglielo e poi le sorrido diabolicamente.
Tremano il suo corpo, il suo labbro e persino i suoi occhi.
<<Sedurlo e strappargli la vita. Tu. A Seth>> rido <<Raccontami come sei finita nel circolo degli ammiratori del Dio della Guerra e ti risparmierò>> da una morte veloce e indolore, ma questo non glielo dico. Non vorrei agitarla troppo.
<<Io...io non volevo. Sono stata costretta. Se non lo faccio, non otterrò il mio vincitore. Lui è il vero sovrano che tutti attendiamo da tempo. Questo re di Cremisi gioca a fare il buono, ma è solo un mostro assetato, una creatura putrida che infesterà di guerre e rovina le nostre terre. Lui è un morbo che va cancellato. Lo pugnalerò, dopo averlo avvelenato e poi lo darò in pasto ai lupi. Sarò l'eroina della storia, la mia e del mio eroe>> sbraita delirante con sguardo da pazza isterica.
Sì, direi che mi hai fatto arrabbiare <<Vediamo se sopravvivi alla mia ira, sognatrice>> le replico gelida abbassandomi il cappuccio. Oh, sì. La sua faccia terrificata è impagabile, un peccato che la decorerò con la mia lama. Anzi, più che un peccato sembra più un piacere. Svuoto la mente e libero il piccolo demonio che è in me. Forse non proprio piccolo, ma sempre demonio è.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 02 ⏰

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