Capitolo 28

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Sono nell'atrio dell'infermeria con una tazza di tè. Il dottor Miliar li sta medicando ed esaminando mentre io sono praticamente sotto la sorveglianza di Francisco. Ha temuto il peggio. Ha avuto paura che per un attimo uccidessi tutti, ma non è accaduto. Mi sono risvegliata dal blackout, non ricordando altro che alcune scene frammentate. Comunque, rammento perfettamente di aver avuto tra le dita il collo di Damocle. Ammetto che ho provato una leggera soddisfazione. Sorseggio il tè che secondo il medico mi fa bene per calmare i nervi, ma vi assicuro che non basta un banale infuso per farmi tornare serena.

Una mano affettuosa mi accarezza la testa e voltandomi mi ritrovo il mio Duca preferito.

<<Hai aggiustato le cose con Sir Lian?>> mi domanda inaspettatamente.

Sospiro <<No. Non totalmente. Si è giustificato per il suo comportamento, cioè che l'ha fatto per il bene della missione>>.

Lui grugnisce e scuote il capo <<Non soffermarti e non crucciarti su un mezzo uomo che non può offrirti ciò che vuoi davvero>>.

<<E che cosa vorrei?>> sono curiosa.

<<Qualcuno che ti ami per chi sei realmente, non per i tuoi titoli o la tua gloria o la tua bellezza. Vuoi la pace, la stabilità e non solo del tuo popolo e del tuo regno, ma vuoi questo anche nel tuo cuore e nella tua vita. Vuoi semplicemente l'amore. Ti confesso che fino a qualche tempo fa credevo davvero che con quel ragazzo avessi qualche possibilità, ma poi ho saputo cosa ti è accaduto ed ora ho capito>> sorride sognante.

Mi sono persa qualcosa? <<Che cosa mi è accaduto?>> ridacchio.

<<Hai incontrato quell'uomo. Più di una volta. Dimmi tu, cosa ti è accaduto?>> questa volta è lui a sogghignare.

Avvampo.

<<La collana e gli orecchini dalla pietra blu sono davvero magnifici. Non affatto comuni nei nostri regni>> continua.

Mi metto la mano sul collo ed eccola la prova che cercava.

Sospira <<Non sono più un giovanotto, ma i miei occhi hanno potuto osservare così tanto che semmai dovessi divenire cieco, non rimpiangerei un solo attimo. Nessun uomo regala gioielli ad una donna, se non prova dei sentimenti per lei. In più, nessun uomo sano di mente prenderebbe in giro e lusingherebbe la principessa guerriera. Non so come sia sbocciato il vostro affetto, ma mi piacerebbe ascoltare questa storia dopo la tua incoronazione. Scommetto che anche tua madre è intrigata da questi incontri che la sua preziosa bambina tiene con un uomo di quella portata>>.

Lo osservo teneramente, ricambiando la sua felicità. Sì, mamma mi avrebbe sicuramente chiesto ogni dettaglio su come abbia conosciuto un ragazzo dai capelli bianchi e dagli occhi verdi, su come un sottile filo ci unisca e si creino dei ricordi ogni volta che la trama ci fa incontrare. Poi rifletto a voce alta <<L'incoronazione. Ho poco più di due mesi, ma nel frattempo, ho due nemici da fronteggiare ed uno è sicuramente più agguerrito e pericoloso>> brontolo.

<<Immagino che da Rugiada vogliano che tu pensi prima agli invasori del Nord che al Sud>> ridacchia.

Annuisco sospirando <<Una settimana e partirò per Osha>>.

In quel momento esce il dottore e mi vado subito a sincerare delle loro condizioni. Reginald ha solo qualche piccola ustione e diverse grandi botte, ma con il tempo spariranno, invece il quadro di Trent è più serio. Ha ustioni che non si sono richiuse e che anzi, sono state riaperte più volte. Costole inclinate, il polso slogato e poi l'ultima cosa è quella più difficile da dire. C'è una seria possibilità che non possa più avere figli per le botte e trattamento che hanno riservato a quella particolare parte anatomica. Finito il resoconto, vengo lasciata entrare e li scruto avvicinandomi. Reginald è seduto appoggiato alla sponda ed è sveglio, mentre Trent sta dormendo dopo aver ricevuto alcune medicine.

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