Capitolo 38

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SETH

Rialza il capo e mi accarezza il ciuffo. Lo arrotola e poi apre la bocca leggermente, così come gli occhi. Forse per stupore o per il divertimento, comunque so che se n'è accorta.

<<Sotto è nero!>> afferma, così con l'altra mano mi tira indietro i capelli portando allo scoperto un piccolo effetto collaterale delle erbe coloranti.

Ridacchio e la sollevo mentre mi alzo dalla vasca. Lei si aggrappa alle mie spalle, ma continua divertita ad investigare quante ciocche siano sopra bianche e sotto nere. Sorreggendola con un braccio, allungo l'altro verso un asciugamano.

<<Sai, all'inizio ammetto di essere rimasta al quanto scettica. Eravate due uomini con aure assassine, sebbene  Lord Francisco vi avesse portato lì per proteggerlo. Volevo rivederti e poter accarezzare ancora una volta la tua chioma platino, ma tutto ciò che spuntava dal cappuccio del mantello era un ciuffetto nero. Ero così confusa>> mi fissa intensamente e lascia che le sue dita lunghe e sottili, passino attraverso i fili bianchi ancora bagnati.

La poso sul materasso e le avvolgo l'asciugamano sulle spalle, così che non prenda freddo. So che c'è qualcosa che intende chiedermi, ma che si sta limitando all'osservare il superficiale. Seguirò il suo piano.

<<Non avevo un piano preciso. Quando con la carovana abbiamo incontrato il Duca, ho colto l'occasione. Il nero è dovuto a delle erbe studiate dal mio medico personale, cambiano sia il colore dei capelli che degli occhi, o nel mio caso lo camuffano solo un po'>> le cerco qualcosa di asciutto da indossare, visto che il suo dannato vestito è completamente bagnato e appiccicato alle sue fantastiche curve.

<<Di chi era quel sangue, Seth?>>.

Eccola. Questa era la questione. Prendo una camicia nera e gliela porgo, ma lei attende ancora la mia risposta prima di afferrarla. Brava, la mia guerriera. Per quanto ci sia del tenero tra noi, lei non è ancora pronta a fidarsi totalmente di me. La capisco, nemmeno io mi fido totalmente della mia persona in certi giorni.

Lancio al suo fianco l'indumento e mi metto dei pantaloni <<Che cosa sai davvero su queste zone?>>.

I nostri sguardi si incontrano e le nostre iridi si riflettono come ad uno specchio. Non intendiamo cedere, così la punzecchio.

<<Non vorrai dirmi che tutte le informazioni raccolte venivano dai rapporti, vero? Lascia che ti avverta, principessa, se sei qui per una gita tra i monti a caccia di fama gira il cavallo e ritornatene a casa. Non sprecare il mio tempo o le vite dei miei soldati>> la mia voce è dura, aspra, ma l'idea che possa sottovalutare la situazione mi innervosisce.

<<Non funzionerà. Sono qui per restare e finire una volta per tutte ciò che mia madre aveva iniziato. So che la situazione è ben peggiore di come viene riportata. Non c'è solo commercio di umani, ma anche violenze, saccheggi e sono convinta che c'entrino qualcosa le belle armi che ho potuto scorgere al fianco di quei buzzurri avidi solo di potere che abitano da queste parti. È chiaro che dal nulla, non viene un mercato così vasto. Le fila sono probabilmente legate al castello di Diamante, ma sono pronta a fare piazza pulita. Questa non è una gita tra i monti, ma una campagna di sangue>> la determinazione, così come la freddezza della sua adorabile voce, mi fanno palpitare il cuore.

Mi piace la sua idea. Radere al suolo ogni città e nemico che si opponga alla creazione di un regno nuovo. Il mio braccio destro ed il mio petto palpitano per la generosità che mi offrirà.

Si mette in ginocchio sul letto e mi accarezza gli artigli, li scruta e poi torna ancora a fissarmi, ma questa volta le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie <<Raderò al suolo Osha, Shaken e ciascun villaggio che segue le loro regole. Spazzerò via i legami con il passato e con il palazzo, poi sterminerò ciascuna famiglia abbia preso parte a questo piano per raggiungere la mia corona. Non avrò pietà, Seth. Combatti con me. Insieme a me, al mio fianco>> mi accarezza la guancia.

Sorrido diabolicamente <<Direi proprio che dopo tutto questo divertimento, dovrò compiere un'azione sconsiderata>> le avvicino le mie labbra al suo orecchio, facendola tremare <<Ti rapirò, principessa. Ti porterò a vedere il mio territorio, il mare da cui sono venuti i miei nonni. Ti farò mia, generale. Se stai con me, questo è ciò che ti attende>> le sfioro il naso con il mio. Lei non mi teme. Ed i suoi brividi e tremori sono tutti legati all'attrazione che ci si annoda dentro quando siamo uno accanto all'altro.

<<La mia lama freme per le teste che insieme mozzeremo, ma la verità è che la mia anima non vede l'ora di avvicinarsi alla tua, così come il mio cuore non aspetta altro che venir rapito da te, Seth Blodline>> mi addenta il labbro e la spingo sul letto.

<<Mi passi la camicia, per favore>> mi bacia leggermente e poi mi spinge via, ridacchiando.

Scuoto il capo, sogghignando. Mi hai già preso, mia dolce guerriera.
La osservo mentre si spoglia completamente dell'abito zuppo che ancora indossava, quando si tampona e poi si infila la camicia. Tutto calcolato, perché i suoi movimenti sono lenti e sensuali. Diavolo, devo resistere. Non è pronta. Respiro più affannosamente, ma non voglio darlo a vedere. Dopo qualche secondo, mi raggiunge e si sdraia al mio fianco con le guance arrossate.

Lei è pura istigazione. Se la provochi, lei ti risponde per le rime. Se la mordi, lei ti graffia. Nata per combattere, mai per cedere. Lei mi guarda e mi vede. Mi vede. Per l'uomo che sono. Non per ciò che ho da offrirle. Eppure, qualcosa mi tormenta. So che nel suo cuore c'è un posto speciale per me, ma anche per qualcun altro. Non sono un uomo che condivide la sua donna, per questo quando la resa dei conti per la mia dolce guerriera arriverà, spero che sia pronta a trasformare l'affetto in vendetta. L'amicizia in rabbia. La vita in morte. Perché quando inizierà la discesa negli Inferi, solo il nostro amore potrà salvarci. Io farò in modo che basti per entrambi.

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