POV'S HAZEL:
Parlare con Nico mi aveva aiutata e aveva anche aiutato lui. Mi aveva fatto molto piacere sapere che con me si era aperto. Entrai in classe. Lavinia era già al suo posto. Era una mia compagna e amica da molto tempo, una di quelle a cui volevo più bene. Frank, lui era al suo banco e parlava con Leo Valdez, un mio amico anche lui. Andai quindi a sedermi e spiegai a Lavinia cosa avevo intenzione di fare -COOSAAA??!- mi urlò attirando l'attenzione di tutti. Le tappai veloce la bocca e le lanciai uno sguardo infuocato. Si, so essere anche io cattiva...più o meno. -Non urlare stupida- le dissi scherzosa, -Scusa- ridemmo e poi seguimmo la lezione. Suonò la ricreazione. Non volevo che suonasse ma allo stesso tempo si. Deglutii a vuoto e mi diressi da Frank che stava cercando qualcosa nello zaino. Quando mi voltai nuovamente verso il banco vidi Lavinia con un sorriso a tutti denti e due pollici in su. Ripresi un bel respiro e mi avvicinai. -F..Frank?- si voltò e abbassò lo sguardo velocemente. Perché non mi guardi in faccia!!! Uffa!! -Ascolta Frank, ti va di studiare insieme?-
Inutile dire che ora ci trovassimo in una caffetteria a studiare francese per le interrogazioni del giorno dopo. Aveva accettato con un po' di esitazione però lo aveva fatto e io mi ero dovuta contenere per non saltare di gioia. La cameriera passò poco dopo per chiederci cosa volessimo. Lui ordinò un tè alle ciliegie e io uno alla pesca, ci vennero serviti poco dopo. L'odore delle ciliegie era molto forte e mi ricordava un profumo che avevo sentito spesso. Mi avvicinai delicatamente a lui. aveva lo stesso profumo, ecco dove lo avevo sentito. Ogni volta che ti avvicinavi potevi sentirlo. Era delicato e solo se ci facevi caso potevi davvero percepirlo e affiliarlo ad esse ma era quello. Era il profumo delle ciliegie.
Studiammo per un bel po' e si offrì di accompagnarmi a casa. Quando ci trovammo vicino al cancello mi salì l'ansia. Dovevo farlo o probabilmente sarei morta e mi avrebbero ucciso oltre alle paranoie Lavinia e Nico. Perciò -FRANKZHANGTUMIPIACI!!- emisi tutto d'un fiato. Lui arrossì e abbassò lo sguardo e disse -Anche tu Hazel, molto-. No ma stavo sognando? Stavo per urlare ma ovviamente già era imbarazzante così ci mancava soltanto. Feci comunque una cosa che non avevo programmato e gli lasciai un delicato bacio sulla guancia, vedendo in reazione del rossore cospargersi in quel punto. Feci per andarmene ma amorevolmente mi prese per mano e mi lasciò un bacio all'angolo della bocca per poi scappare imbarazzato. Scappai in casa anche io.
-Papà?!!- il mio caro papà era vicino la finestra e quindi supposi che avesse visto, e sentito, tutto -Hazel, chi era quel ragazzo? Devo picchiarlo? Si è approfittato della mia bambina?- iniziò a chiedere -Papà basta!! Non è così e..o..ti prego è già imbarazzante- dissi scappando in camera ma nel corridoio placcai, involontariamente Nico. Finimmo entrambi a terra e se non avessi saputo che mio fratello, nonostante il fisico asciutto, fosse forte, probabilmente avrei temuto di averlo rotto. -Hazel ma che cavolo!?-. Mi tirai su e lui mi guardò. Com'era possibile che anche se ero scuretta lui riusciva a vedermi arrossire? -Oh, ora capisco. Tu e lui..- non gli feci finire. -Nico ti prego basta solo papà- e corsi in camera. Lo sentii ridere. Anche se era di me che stava ridendo e del mio imbarazzo sentì una stretta al cuore. Adoravo sentirlo ridere
[Bho raghi bella...Hazel mi sa sottovalutata e quindi volevo darle dello spazio qua. Come ho già detto non seguirò la storia, infatti qua Frank ha 14 anni ed è più piccolo di Nico quando in realtà è più grande, come Leo. I personaggi saranno gli stessi e anche il carattere ma le storie e le relazioni (amichevoli/familiari) saranno diverse.]
Arigatō for the attention, eh eh..
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un SORRISO alla VOLTA
RandomNico e Will, due ragazzi normalissimi le cui apparenze ingannano chiunque gli stia intorno. Nessuno dei due si conosce eppure hanno l'uno bisogno dell'altro. Chiamatelo fato, chiamatelo destino, ma ci sono certe cose che devono succedere e succedera...