le rose ti invidiano

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POV'S WILL

Ed eccomi. Mi trovavo nuovamente davanti casa del mio Nico. Il mio Nico. Non mi sarei mai stancato di dirlo. Pensarlo in realtà ma dettagli. Comunque, mi aveva chiamato Nico, il pomeriggio precedente dicendomi che un suo amico organizzava una festa di Halloween, e gli avrebbe fatto piacere se fossi andato. La scelta era tra stare a casa ad attendere bambini che non sarebbero arrivati e quello. Ovvio che scelsi la festa. Quindi ora ero là, vestito da dottore da campo, con il braccio paralizzato davanti il campanello. Non feci in tempo a suonare che una ragazza dai boccoli caramello mi aprì.

-NICO C'È IL TUO RAGAZZO TE LO MANDO SU!!- urlò lei. Nessuna risposta. -Ciao, tu devi essere Will? Io sono Hazel, la sorellina di Nico, lo trovi in camera entra pure-. Io ero ancora paralizzato e, ovviamente, rosso. Le sorrisi ed entrai. La casa era davvero molto grande e una lunga scalinata portava al reparto camere. Le salí e mi diressi verso la porta contrassegnata con un teschio nero. Era palesemente quella di Nico. Entrai.

C'era un bel caos. Tutto, interamente, scuro, tapparelle chiuse, letto k.o e libri sparsi ovunque come i vestiti. Una porta dava sul bagno e da lì se ne uscì Nico. E che Nico. Indossava camicia, jeans e scarpe nere, diverse catenelle e anelli lo agghindavano e una grossa corona grigia era posata tra i suoi capelli. Indossava un mantello di finta pelle e una spada nera alla cinta. Appena mi vide arrossì. Era così bello. -W..Will! Quando sei arrivato?- -Qualche minuti fa, tua sorella te lo ha gridato, ma mi sa che non l'hai sentita- Nico si grattò il capo e mi si avvicinò.

-Sei molto carino sai?- gli dissi avvicinandomi a lui. Arrossì e accennò un sorriso, -A..Anche tu-. Era troppo cute. Io non indossavo nulla di particolare. Degli jeans fino al ginocchio, una maglietta da infermiere sporca di ketchup, un camice e delle scarpe bianche. Avevo notato anche Hazel mezza vestita da qualcosa quindi intuì venisse anche lei. -Andiamo?- mi chiede Nico alzando la testa. Annuii, però prima volevo fare una cosa. Gli schioccai un bacio sulle labbra e lo presi per mano tirandolo di sotto. Quando fummo davanti la porta e si girò verso di me indicandomi di uscire per primo, risi leggermente. -Che c'è?- mi chiese timido, -Nulla, è che sei così rosso che persino le rose ti invidiano- mi sorrise e mi spinse fuori per chiudersi poi la porta alle spalle.

Solo quando ci ritrovammo sul viale mi venne da chiedere. -Ah, ma Hazel non viene? Mi sembrava vestita anche lei per la nostra festa- -Si, solo che la va a prendere il suo ragazzo, e poi passano da una sua amica-. Nico disse leggermente in modo strano la parola 'ragazzo' e ritrovai buffa la sua gelosia da fratello maggiore, anche perché un po' era come me in questo campo.

un SORRISO alla VOLTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora