POV'S NICO
Naomi e Kayla erano andate via. Papà era andato a riaccompagnare Persefone, ed Hazel e Bianca avevano deciso di non tronare. In questo momento io stavo lavando i piatti e Will era appoggiato al bancone con sguardo perso. Mi sentivo in colpa perché un po' per colpa mia lui aveva litigato con suo padre. Ma non dovevo parlare di me. Lui, e ciò che provava, in questo momento erano l'unica cosa che contasse. -Ehi, come stai?- chiesi attendendo risposta. -Come può stare qualcuno che ha sbroccato dopo anni, dicendo quello che pensava seppur non volendo farlo.- Io sarei stato zitto. Lui doveva sfogarsi ed io glielo averi lasciato fare. -Dei. Mi odio per quello che ho detto, ma se lo meritava. Era quello che pensavo. Era quello che doveva sapere. Sia da me, da mamma e da Kayla. Ma sento che avrei dovuto dirglielo in altro modo. Però per farglielo capire, era l'unico. Spero che non prenda alla lettera ciò che gli ho detto. Sull'andarsene e sparire. Ma allo stesso tempo lo voglio. Non lo so. Non ci capisco niente.-
Mi voltai. -Will. Io penso che hai fatto bene. E si, ovviamente ho sentito tutto. Ciò che pensavi nei suoi confronti era giusto e meritava di saperlo. Tu meritavi di esprimere il tuo pensiero. E' tuo padre e, se ti vuole bene, farà di tutto per farsi perdonare.- In quel momento lo vidi crollare e lo presi tra le mie braccia. Piangeva. Lo stringevo forte a me. -Va tutto bene Will. Va tutto bene.- Passarono si e no una decina di minuti, e poi si calmò del tutto. -Mi dispiace.- gli sussurrai. -Per cosa?- Stavamo parlando piano, affinché nessuno, anche se la casa era vuota, ci sentisse con le nostre insicurezze. -Un po' è colpa mia.- Non volevo dirglielo, ma allo stesso tempo volevo. -Nico, no. Per te o meno, questo discorso sarebbe uscito. Anzi sono felice che tu sia stato il motivo, sei la persona che più mi ha cambiato, doveva essere per qualcosa di importante anche questo. E tu sei importantissimo.- Era possibile che, anche quando stava male, mi faceva sentire bene nonostante quando facesse tutto schifo? -Anzi, dovrei dispiacermi io.- -Per cosa?- -Bè, ho rovinato il pranzo.- Sorrisi contro la sua spalla. -No invece, i drammi familiari rendono tutto più entusiasmante, sennò sai che noia.- Ci fu silenzio e poi iniziammo a ridere.
Ora eravamo l'uno davanti all'altro, ancora incastrati in quello strano abbraccio. -Sei bello quando ridi.- Mi disse, ed ovviamente arrossì. -Grazie...allora sono bello sempre- -Perché?- mi chiese. -Perché con te io rido sempre.- Ammisi. Era vero. Da quando conoscevo Will, ridevo sempre. E se prima pensavo che in un paio di mesi una persona non potesse cambiarti, mi sbagliavo di grosso. -E' vero. ricordi no? Un sorriso alla volta.- Già. Era stata questa una delle nostre promesse. Ci guardammo per un po'. -Ti amo Nico.- Un calore si disparse nel mio petto. Me lo diceva spesso, non da essere fastidioso, ma spesso. Mi piaceva. Non ero mai stato una persona romantica o che apprezzava i gesti d'affetto ma quelle tre parole mi cambiavano la giornata. -Anche io idiota. Però ora fammi lavare i piatti.- Appunto, non ero mai stato una persona romantica. Rise ed io tornai dai miei piatti, con lui che mi teneva stretto a se da dietro. Quello era un poto felice, di cui sarei stato sempre, profondamente, geloso.
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un SORRISO alla VOLTA
RandomNico e Will, due ragazzi normalissimi le cui apparenze ingannano chiunque gli stia intorno. Nessuno dei due si conosce eppure hanno l'uno bisogno dell'altro. Chiamatelo fato, chiamatelo destino, ma ci sono certe cose che devono succedere e succedera...