POV'S NICO:
Non appena fummo a casa mi diressi in camera visto che papà non era ancora tornato mentre Hazel apparecchiava. Mi gettai sul letto e mi toccai le labbra. Mi accorsi di avere ancora un sorriso stampato sul volto. Mi dolevano le guance per quel gesto che non veniva spolverato da così tanto tempo da essere scomparso del tutto. A risvegliarmi dai miei pensieri fu Haz entrando in camera e gettandosi sopra di me, -Voglio sapere perché sorridi così tanto, e soprattutto CHI ERA QUEL WI...mpfh!- arrossì violentemente e le tappai la bocca quando tentò di urlare il suo nome. anche se non le potevo vedere la bocca capivo che stava sorridendo, le stavano brillando gli occhi. -E' un ragazzo che ho conosciuto oggi in biblioteca e mi ci sono ritrovato a parlare, siamo solo conoscenti- le spiegai lasciando lentamente la presa.
Nei suoi occhi però continuava a brillare una luce, voleva sapere. Hazel non era una ragazzina particolarmente impicciona, soprattutto nei miei riguardi perché sapeva come potevo reagire ad una troppa pressione, eppure io le concedevo qualsiasi cosa. Non era molto più piccola di me, infatti ci portavamo solo due anni, ma restava la mia sorellina da proteggere ad ogni costo. -Per il momento non devi sapere altro, andiamo a mangiare ho fame- le dissi per poi svignarmela in cucina -AHH, NON TI SALVI COSI'!!- la sentii esclamare.
POV'S WILL:
Non impiegai molto ad essere a casa, era esattamente come l'avevo lasciata, vuota e silenziosa. Mia madre non era spesso a casa e se c'era era solo la mattina presto e la sera tardi. Di giorno lavorava in un hotel e la sera in un pub, ciò non la teneva molto in casa, fortunatamente non ero solo e quindi la cosa mi aiutava a superare la giornata. Mia sorella Kayla. Era di un anno più piccola di me ma era il triplo più "adulta", se non fosse per la somiglianza le persone nemmeno ci arrivavano a credere che fossimo fratelli. Medesimi occhi blue, pelle caramellata ricoperta di lentiggini e bella statura. Il fatto era che, oltre per il colore dei capelli, eravamo molto diversi. Lei adorava gli sport e per la scuola non andava molto forte, difficilmente andava in ansia ed era sempre molto vigile. Io e lo sport eravamo due linee parallele che non si incontreranno mai, a scuola sono abbastanza bravo, vado in ansia anche se mi attraversa una formica e mi fido alla cieca di chiunque.
Non feci in tempo a terminare i miei pensieri che se ne sbucò dalla cucina, aveva due treccine da cui si vedevano bene i capelli verde brillante tinti, pronti a sovrastare ogni possibile ciocchetta rossa. -Ehi Willo, mangi?- mi chiese pimpante, le feci cenno di no con la testa e mi diressi in camera per studiare. inutile dire che mi fu non poco difficile concentrarmi. Pensavo al corvino e al sorriso che gli avevo visto sul volto mentre me ne andavo. Accidenti se ci stava bene messo lì, a qualsiasi cosa io ce lo avrei fatto restare
[Hola bella gente qui è la writer che chiama, spero vi stia piacendo questa ff, vi dico già che non rispecchierà molto i libri di zio Rick , e niente mi sto divertendo a scriverla e spero che voialtri possiate apprezzarla, cercherò di mantenere gli aggiornamenti frequenti.]
Per il momento Peace & Love.
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un SORRISO alla VOLTA
RandomNico e Will, due ragazzi normalissimi le cui apparenze ingannano chiunque gli stia intorno. Nessuno dei due si conosce eppure hanno l'uno bisogno dell'altro. Chiamatelo fato, chiamatelo destino, ma ci sono certe cose che devono succedere e succedera...