1 year later
POV'S WILL
Oggi è esattamente un anno che io e Nico stiamo insieme. Si può dire che ne abbiamo passate diverse, soprattutto all'inizio, ma siamo qui comunque. Volevo organizzare qualcosa di carino, ma niente di troppo eccessivo, perché conoscendolo non apprezzerebbe. Pensavo di festeggiare al Mc Donald, perché è stato lì il nostro primo appuntamento. il giorno in cui tutto è davvero iniziato. Nico ha una buona memoria, non eccellente, ma abbastanza. Quindi so per certo che non si è dimenticato di che giorno sia oggi. Ovviamente si aspetta che facciamo qualcosa e saprà bene che è per questo motivo che andiamo la, considerando che da quando sta con me ci ha mangiato una manciata di volte soltanto. Ma non mi importa, voglio comunque fargli una 'sorpresa'. Apro il telefono e gli scrivo di passare tra una mezz'oretta, magari vestito 'decentemente'. Non lo porto però al Mc, di qua. Finisco in bagno e mi vesto. Una felpa azzurra e dei jeans bianchi. Scendo di sotto. Kayla è da Lavinia e mamma a lavoro. Oggi è sabato e quindi niente scuola. Io sono in quarto, Nico in terzo. Il campanello suona e corro alla porta. -Eccolo qua il mio splendore!- esultai.
-Idiota- mi rispose. Ah, come avevo fatto ad innamorarmi di qualcuno così anaffettivo davvero non me lo spiegavo. Gli diedi un bacio e lo riportai sulla moto da cui era sceso. -Ora tu stai zitto e guidi dove ti dico io.- Mi aveva guardato strano ma poi aveva fatto ciò che gli avevo detto. Mi strinsi alla sua felpa bordeaux e partimmo. Aveva cambiato leggermente modo di vestire. Ogni tanto si concedeva colori come il beige, il bordeaux, o viridian. I jeans stroppati restavano sempre ed io non mi spiegavo come facesse a non sentire freddo. Mentre guidava continuavo a dargli fastidio, solledicandogli il ventre o dandogli dei leggeri pizzichi. Lo facevo da sempre quando andavamo in moto, lui diceva che gli 'dava fastidio', ma sapevo benissimo che non fosse così. Gli indicai ancora in po' la strada ed arrivammo. Eravamo al Mc, della cittadina vicino alla nostra. Questa era un po' più grande e con, decisamente, più cose ma non ci lamentavamo troppo. Potevo dire che stare con Nico mi avesse abituato all'odore di quel Fast Food, un tempo mi avrebbe dato il voltastomaco, ora, risvegliava solo bei ricordi. Ordinammo dal tablet sul tavolo. Io solito Chicken Burger e Nico, bè lui l'Happy Meal.
Io e lui non avevamo quel tipo di rapporto in cui si è mortalmente sdolcinati, tutto romanticismo e bacini. Noi ridevamo, parlavamo di libri, film, cose che ci erano successe. Stare con Nico, per quanto non sembrasse, se ti fermavi alla prima apparenza, ti alleggeriva la giornata. Finito di mangiare aveva pagato lui, nonostante io avessi 'controbattuto' ed eravamo usciti. Volevo portalo da una parte in centro. Tenendoci per mano ci addentrammo nell'intrico di vicoli. Lì c'era poca vita, soprattutto nell'ora di pranzo. L'atmosfera ti mandava nell'epoca vittoriana, il vento ti sferzava i capelli e ti mandava alle narici gli odori più curiosi. Ed eccoci eravamo arrivati. Eravamo di fronte un porticato di noce dalle maniglie nere con la testa di un leone. Sopra c'era l'insegna "Narnia's Wardrobe". Nico mi guardava con una faccia perplessa. -Non mi guardare così, entra- gli dissi spingendolo. Appena la porta si chiuse alle nostre spalle, l'odore di polvere, muschio e inchiostro ci inondò. Potei sentire l'espressione di Nico raggiungere il massimo stupore.
Ci trovavamo dentro una biblioteca. L'avevo scoperta per caso. Era di media grandezza. Gli scaffali su ogni superficie stracolmi di libroni dalle più intriganti copertine. Le poltrone, le lampade, persino la stanza in se per se, ti dava l'impressione di essere in un Sancta Sanctorum. Nico mi prese per le spalle e mi sgrullò. -Quanto posso amarti? Ti amo, ma tipo tanto. Te lo dirò costantemente da oggi. Ti amo!- mi urlò per quanto fosse possibile in quel luogo. -Grazie, anche io ti amo, ah e auguri.- Lui mi sorrise e mi baciò, poi si fiondò alla ricerca di qualcosa di interessante. Ed eccolo qua. Il mio ragazzo, il più idiota di tutti gli idioti. Il mio idiota.
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un SORRISO alla VOLTA
RandomNico e Will, due ragazzi normalissimi le cui apparenze ingannano chiunque gli stia intorno. Nessuno dei due si conosce eppure hanno l'uno bisogno dell'altro. Chiamatelo fato, chiamatelo destino, ma ci sono certe cose che devono succedere e succedera...