POV'S NICO:
Dovevo allontanarmi. Lo avevo trattato malissimo e non se lo meritava. Avevo parlato a sproposito e arrivato a dire troppo. Anche se lo conoscevo da soli tre giorni, parlare con lui mi aveva fatto stare bene. Avevo deciso anche di arrivare fidarmi di lui e avere finalmente qualcuno. Ma no. Io ero Nico Di Angelo. Io non potevo avere qualcuno perché nessuno mi voleva. O almeno era così che credevo fino a quando una mano non mi afferrò il braccio e mi fece voltare. Era Will. Il biondo che avevo appena trattato malissimo. Il ragazzo da un sorriso stupendo. I due occhi più azzurri del cielo. Ed era lì. -Nico..aspetta..- aveva il fiatone, doveva aver corso. Feci per parlre mi precedette, -Ascolta, so che non vuoi che le persone si preoccupino per te, credi di non valerne la pena, ma non è così. Senti..io so che sono un estraneo ma posso aiutarti, voglio aiutarti..se me lo permetti. Non lo vuoi, ma ne hai bisogno. Io ne ho bisogno, forse- fece una pausa, ma io taqui lo stesso. -Permettimi di ascoltarti, di capirti e di esserci per te..sempre-. Ero spaventato. Spesso le persone dicono queste cose e poi puff, non le senti più..non volevo stare male, non di più. -Non dire sempre- solo questo riuscì a dire. Sollevò il mio viso con una mano. Quel contatto, anche prolungato, non mi stava dando fastidio. -Nico, se c'è una cosa che faccio è mantenere le promese, e sono decisamente testardo- lo guardai negli occhi -E' una promessa?- gli chiesi cercando di non incrinare la mia voce, -E' una promessa- mi disse e poi mi abbracciò.
Non parlammo ulteriolmente, mi accompagnò a casa e se ne andò. Il mio corpo era ancora caldo da quando aveva sciolto l'abbrccio. Avevo scelto di intraprendere il cammino della fiducia e lui sarebbe rimasto al mio fianco. Entrai in casa. Papà era ancora a lavoro e di Hazel si sentiva la musica provenire dalla sua camera. Andai da lei. Dovevo scusarmi. -Haz?- era sul letto e appena sentì la mia voce si tirò a sedere, -Che vuoi?- era arrabbiata, potevo capirlo. -S..Scusa per..stamattina- non osai alzare lo sguardo fino a quando non sentii la sua mano battere sul materasso. -Tranquillo, su vieni qua- andai da lei e mi sdraiai al suo fianco. Spense la luce e mi strinse a se. Non spesso facevo cose del genere. Cercavo sempre di essere forte e di non averne bisogno. Poi, come vi avevo detto, non apprezzo molto il contatto fisico, sono poche le persone a cui è permeso farlo e a lungo. Uno di questi, avevo scoperto, fosse Will.
-Nico, che succede?- mi sentii dire poco dopo. -Niente perché?- la sentii muoversi e accendre la luce. Ora era seduta e mi guardava, anche se le davo la schiena -Nico, siamo fratelli, so che non mi vuoi parlare, ma io ti voglio bene, e ci sono per te- sembrava triste, mi girai e mi sedetti di fronte a lei, -No..Haz..non è che non ti voglio parlare è solo che..non lo so- continuava a guardarmi, apprezzavo che non parlasse. -Mi sto aprendo con quel ragazzo, ci sto bene e non so...non so se..merito di stare bene..- la mia voce si affievolì...speravo non mi sentisse. -Nico..sai che non è così, meriti tantissime cose, solo belle, smettila di credere il contrario..ok fratellone?-, annuii e le sorrisi, -Ok..ora basta parlare di me..parlami di questo ragazzo- lei arrossì e fece na risatina nervosa. -Beh..si chiam Frank Zhang, è molto simpatico e dolce, e mi piace...è stato spostato nella mia classe quindi posso parlargli..eppure se mi avvicino si comporta in modo strano..magari non gli sto simpatica- mi venne quasi da ridere nel sentirla parlare. Potevo immaginare perchè il ragazzo facesse così e poi mia sorella non me l'aspettavo insicura. -Haz, hai mai pensato che magari..potresti piacergli però non sa approcciarti? Può essere timido..- sorrise a 32 denti, -HAI RAGIONE!! NON CI AVEVO PENSATO!!-. Finimmo la giornata tra le risate.
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un SORRISO alla VOLTA
RandomNico e Will, due ragazzi normalissimi le cui apparenze ingannano chiunque gli stia intorno. Nessuno dei due si conosce eppure hanno l'uno bisogno dell'altro. Chiamatelo fato, chiamatelo destino, ma ci sono certe cose che devono succedere e succedera...