POV'S NICO.
Bene, questa giornata era nata per finire male. Io che morivo d'ansia, Will che si faceva venire di già le paranoie e mio padre che ci voleva far conoscere una persona. Come in sincro con i miei pensieri il campanello squillò. Mio padre corse ad aprire e, appena si era spostato, una figura era entrata. Era una donna, molto bella anche se non sono di sicuro la persona più giusta per giudicare questo. Aveva dei lunghi capelli rossi, che le allungavano il viso e rendevano più luminosi e grandi gli occhi. Era, relativamente, poco alta. Il pallore roseo della pelle risultava particolarmente nell'abito bianco che le fasciava il corpo. La cosa più sconvolgente? io conoscevo quella donna. Si chiamava Persefone ed era la segretaria di mio padre. Ed avevo appena inquadrato la situazione infatti, -Ragazzi, lei è Persefone, la mia attuale compagna. Persefone loro sono Nico, Bianca ed Hazel, i miei figli. Mentre loro sono Will, il ragazzo di Nico, sua sorella Kayla e sua madre Naomi-.
Come stavo? Abbastanza ok in realtà, per quello che sapevo era una brava persona, e conquistare mio padre non è roba facile. Le sue storie dovevano cercare, però, di restare il più possibile al di fuori di noi. Non ci doveva correre troppo e la persona in questione non doveva avere aspettative troppo alte. Questi erano i patti, se lei li accettava per me andava bene. Ma il silenzio, e lo sguardo glaciale, delle mie sorelle, non la pensava come me. Papà la fece accomodare a tavole e, finalmente, iniziammo a mangiare. Ringraziamo le, a quanto pare presenti, doti culinarie di cui dispongono mio padre e Bianca. Non si era comunicato particolarmente, tranne per domande circostanziali rivolte ogni tanto. Come 'che scuola frequenti', 'intenzioni future', o 'come va la scuola'. Persefone si era dimostrata una persona simpatica e la mamma di Will, che già conoscevo di sfuggita, sembrava andare a genio a mio padre. Questa giornata poteva migliorare.
POV'S WILL
Al contrario di come avevo pensato, mio padre si era presentato eccome. Infatti mentre si beveva un caffè ed i più grandi scherzavano, il campanello aveva suonato e dalla porta era entrato proprio lui. non era cambiato da quando lo avevo visto anni fa. La mia copia più grande, più affascinante, occhi e capelli più luminosi, ma lui. Apollo Solace. Non era solo. Infatti con lui era entrata una donna. Aveva più o meno la stessa età, se non più giovane. Pelle scura, capelli ricci e folti. Occhi sabbia. Alta e giovanile. Nico, che aveva aperto, era rimasto perplesso. Li aveva lasciati entrare e subito dopo si era sentito il rumore forte della sedia che strusciava sul pavimento. Era stata mia madre. Sapeva che lo avessi invitato ma, come me, non si aspettava di vederlo. Era caduto un velo di silenzio. Kayla lo aveva rotto, quasi per fortuna. -Papà!?-. Dovevo dire qualcosa? Si dovevo. -Papà, ciao...non pensavamo che saresti venuto. Che..che bello. Lascia che ti faccia le presentazioni.- Stavo. Palesemente. Sparando. Cazzate.
-Lui è Nico, lui è suo padre Ade e la sua...compagna Persefone. Loro sono le sorelle di Nico, Hazel e Bianca.- Inspira. espira. Mio padre sapeva della mia sessualità? Non che io ricordassi. lo avrebbe accettato? Lo conoscevo troppo poco per saperlo. -Beh, vedi...Nico, è il mio..ragazzo.- Quando mio padre era entrato, era sorridente. Seppur un sorriso imbarazzato, era un sorriso. Ora, appena avevo completato la frase, il suo viso si era rabbuiato. Non lo accettava!? -Will...stai con un ragazzo?- Ma era scemo? Secondo lui? -Si papà, sono bisessuale. Sto con un ragazzo.- Se provava a dire qualcosa, non mi sarei contenuto. -Non lo sapevo- disse invece, ma stava tralasciando qualcosa. -Non ci sei mai, che pretendi.- Per quanto avessi voluto dire io quella frase, l'autrice era niente che di meno che, mia madre. -E' il lavoro, lo sai Naomi. Non iniziare..- lanciò uno sguardo strano e fugace da me a Nico, -Comunque anche io volevo presentarvi qualcuno. Lei è Iridia, è una mia..amica- Era calato nuovamente il silenzio, interrotto stavolta dal padre di Nico. -Sapete che c'è? Volevo far vedere la casa a Persefone. Bianca, Hazel, perché non andate a...comprare quei dolcetti che mangiamo sempre a Natale che io mi sono dimenticato? Si? perfetto e Nico...tu..sparecchia-
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un SORRISO alla VOLTA
RandomNico e Will, due ragazzi normalissimi le cui apparenze ingannano chiunque gli stia intorno. Nessuno dei due si conosce eppure hanno l'uno bisogno dell'altro. Chiamatelo fato, chiamatelo destino, ma ci sono certe cose che devono succedere e succedera...