pace che invidia guerra

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POV'S NICO: 

Ero arrivato al venerdì senza intoppi. Incubi, incazzature, giri di meloni, quelli non erano mancati, ma niente rabbie potenti. Non avevo potuto vedere Will perché avevamo avuto entrambi la settimana piena ma avevo messaggiato e parlato al telefono molto con lui. Ero davanti al frigo da tre quarti d'ora in cerca di qualcosa che mi desse l'ispirazione per mangiare. Non c'era niente ovviamente. Hazel era andata al suo appuntamento con Frank, inutile dire che mi aveva fracassato i timpani quando me lo aveva raccontato. Papà era ad una riunione e se avesse saputo di Haz probabilmente sarebbe uscito di testa. Era protettivo? Anche troppo. Non avevo da fare e dovevo uscire a prendere qualcosa. Indossai le scarpe, afferrai il cappotto e mi diressi al supermercato. 

Andai a colpo sicuro nel reparto patatine e ne presi un sacchetto piccante e  una bibita gassata poi andai alla cassa. C'era un biondo davanti a me. Ma non quel biondino tutto sole, ma uno quasi platinato, più simile ad un latticino e con delle stanghette nere che si vedevano dal taglio corto sulle orecchie. -Grace!?- si girò con un salto -Di Angelo!?-. Era lui. Jason Grace, il mio migliore amico. Era più grande di me di due anni e lo avevo conosciuto qualche anno fa. Uno delle poche persone che sapeva quasi tutto su di me e di cui mi fidavo. Pagammo entrambi i nostri acquisti ed uscimmo fuori, accomodandoci su un muretto. Non era una via molto trafficata. -Che ci fai qua Nico? Ma poi da quando esci di casa?- mi disse aprendo la merendina che aveva in mano. -Avevo fame, questo era il posto più vicino..tu invece? Non ti si vede più- 

Mi spiegò che la scuola era abbastanza impegnativa e tra il lavoro che svolgeva, Thalia che si infilava in qualche guaio e Piper, non riusciva a respirare. -Duh, le ragazze- dissi masticando, -Beato te che non ti piacciono- mi disse scherzoso e a momenti mi strozzai per "ridere". -Woah, attento non mi morire, ma poi te che ridi? Che succede?-, era ovvio che me lo avrebbe chiesto e quindi gli spiegai di Will. Di quel ragazzo dai capelli fatti di sole, il sorriso più lucente delle stelle, gli occhi di un azzurro che invidiava il cielo. Colui per cui ultimamente andavo a dormire più tranquillamente e per cui mi distraevo ad ogni messaggio. -Caspita amico, ti piace proprio eh?- mi disse con nonchalance e stavo morendo di nuovo, -Piacermi!!?? Ma che dici..siamo solo..amici- "Si eh, Jason è tuo amico ma non lo descrivi in quel modo, odi i suoi messaggi e non ci pensi mai"...commentò il mio subconscio, "Non sei di aiuto"  gli risposi. 

-Di Angelo ma sei stupido?- lo guardai strano, -Perché?- chiesi quindi, -Odei, si sei stupido. Il biondo ti piace..e anche tanto, e mi sa che pure tu a lui..sei davvero così cieco?- mi disse tenendo in mano il mio telefono che gli avevo dato per leggere i messaggi. -Ma che dici..Secondo te gli piaccio anche io?- mi guardò e si illuminò, -Ah ah! Hai detto anche, ciò significa che ti piace! Lo sapevo..già vi shippo- arrossii di botto, -Grace ora ti picchio!!- Gli strappai il mio telefono di mano e lo guardai male. -Amico devi chiedergli di uscire e scoprirlo da te-, impallidii, chiedergli di uscire? Ma è mica matto? Ha preso una mattonata? -Devi farlo, non guardarmi in quel modo..scrivi piuttosto- Non so perché, ma lo feci. E quando lo inviai c'era una pace in quella chat, spaventosa, così tranquilla che feriva. Era una pace che invidiava la guerra

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