POV'S NICO
Mi svegliai tra il calore di due braccia. Le avrei riconosciute tra mille. Erano le braccia che mi avevano stretto tra di loro tante di quelle volte. Che proprio la notte precedente mi avevano portato tra le porte di quello che, noi comuni esseri umani, chiamiamo amore, ma che mai davvero comprenderemo fino in fondo. Sollevai il viso e posai un bacio su quelle labbra carnose, il cui proprietario, in risposta, aprì gli occhi. -Buongiorno raggio di sole- dissi, -Buongiorno a te- mi rispose. In quel momento la mia testa capì che lui era davvero un raggio di sole. Uno di quelli estivi che, appena li vedi, ti fanno sorridere. E chi lo avrebbe mai detto che io, uno che amava il cielo grigio, avrei desiderato vederlo tutti i giorni quel raggio di sole. -Will, io..io ti amo- lui mi guardò. E se non mi avesse ricambiato? Se magari era troppo presto? Se ci doveva pensare? Quei pensieri non mi sfiorarono poiché lui li precedette, -Anche io ti amo Nico. Hai fatto dannare la mia mente ieri sera perché volevo dirtelo ma credevo fosse troppo presto. Ti amo, davvero tanto-. Lo baciai, arrossendo per quello e al pensiero della notte precedente.
-Io ho fame quindi su, scolla il culo che ti do qualcosa da mettere- mi disse. Bè lui la faceva facile, ero io quello a cui faceva un male cane. -Se magari me lo sentissi ancora lo farei!- gli dissi quindi e lui mi guardò malizioso avvicinandosi pericolosamente a me. -Ieri però non ti dispiaceva-, me lo aveva sussurrato a fior di labbra e il mio sangue, in risposta, era affluito velocemente sulle mie guance. Poi si era allontanato da me ridendo soddisfatto. -Muoviti Solace, dammi qualcosa da mettermi perché appena mi alzo te le suono- -Pff, ma stai zitto va!- mi rispose lanciandomi dei panni sul letto. Erano dei boxer neri, dei pantaloni della tuta grigio chiaro e una felpa, enorme, rossa. Li indossai e scesi in cucina. Non appena mi fu sotto tiro, perché concentrato a cuocere degli waffle, gli depositai un sonoro coppino sul collo con tanto di stampo della manata. -Ahia!! Ma sei scemo!?- -Te lo avevo detto-. Mi guardò storto e iniziò a sostenere che per quello non avrei dovuto mangiare.
Inutile dire che dopo almeno ottocento bacetti, bronci e altre sonore botte, avevo ottenuto i miei waffle. Li stavo comodamente consumando stravaccato sopra Will mentre guardavamo qualcosa in TV. -Vuoi andare da lei oggi?- mi chiese lui dopo un po'. Mi ritrovai ad annuire. Certo che volevo andare da lei. Avevo paura? Anche troppa, ma sapevo che lui ci sarebbe stato e quindi ero leggermente, e sottolineo leggermente, più tranquillo. Decisi poi di comunicare a Jason e Reyna la notizia, loro si sarebbero occupati di passare il giro. -Dunque, io ho bisogno di farmi una lavata..tu che fai? Mi aspetti qui?- mi annunciò Will, -No vengo con te ovvio- mi resi conto solo dopo con quanto entusiasmo lo avevo detto e cosa avevo fatto intendere. Infatti, visto che il mio ragazzo era un idiota, mi prese di peso e mi portò in doccia con lui
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un SORRISO alla VOLTA
RandomNico e Will, due ragazzi normalissimi le cui apparenze ingannano chiunque gli stia intorno. Nessuno dei due si conosce eppure hanno l'uno bisogno dell'altro. Chiamatelo fato, chiamatelo destino, ma ci sono certe cose che devono succedere e succedera...