POV'S NICO
Aprì gli occhi. Era ancora buio. Di fianco a me c'era Will. Riconoscevo la mia stanza. Eravamo tornati a casa verso le 03:30. Ci eravamo coccolati e sussurrati parole, promesse e propositi, per poi sprofondare addormentati. A svegliarmi era stato un incubo. Non ne ricevo da un po'. Avevo sognato che tutto quello che era successo era stato un sogno e che in realtà a me spettava una lunga vita di solitudine. Invece no. Era il primo dell'anno. Will era con me. Io tra le sue braccia. Con al sua maglietta e lui con la mia. I miei amici. Mia sorella. Avevo tutto e tutti. E nessuno, niente, mi aveva abbandonato grazie a questa testa bionda. Mi voltai verso di lui ed osservai il suo viso. I capelli biondi che con il buio sembravano distese di sabbia bagnata. Le ciglia lunghe che gli accarezzavano gli zigomi. Gli occhi, che seppur chiusi, brillavano di quell' azzurro cielo. Le labbra rosee e carnose, dolci e familiari. Il petto che si alzava e si abbassa. Quello contro cui, o sopra, avevo dormito molte volte. Le braccia che mi stringevano. Che nonostante dall'apparenza non sembrassero forti, in realtà avevano sorretto il mondo. Il mio mondo. Il delicato suono del suo cuore. Un cuore che sapevo, che anche in una piccola parte, batteva per me. Come il mio batteva per lui.
In questo periodo, gli avevo quasi attaccato lo svegliarsi sentendosi fissato o per anche il più piccolo rumore. Infatti aprì delicatamente gli occhi. E vedendomi sveglio a quell'ora si allarmò. -Nico? Hai avuto un incubo?- annuì. -Dei, mi dispiace, da quanto?- -Una decina di minuti- risposi, -E perché non mi hai svegliato subito?- gli sorrisi, -Perché non serviva. Per sapere che era solo in incubo, mi è bastato guardarti. Qui vicino a me. Reale e bello. Familiare e mio.- Mi sorrise e mi baciò. -Ma certo. Ora su vieni qua, che sennò domani hai delle occhiaie spaventose e le tue sorelle me ne danno la colpa pensando male.- Disse stringendomi a se. -Bé, se è per quello che poi ho le occhiaie mica mi ci dispiace.- Scherzai. -Nico!- Mi ribeccò lui e, anche se di spalle, lo sentì imbarazzarsi.
A svegliarci fu Bianca. -NICO! WILL! IN PIEDI! STO ENTRANDO SE SIETE NUDI VESTITEVI!- -BIANCAAA, TI AMMAZZO APPENA ENTRI!- Le risposi io. Bene appena sveglio già rosso come un peperone. La porta si aprì e Bianca con la sua solita treccia ed un maglione bianco e dei jeans entrò. -Scusa...scendete, ora!- Finì di svegliare Will che aveva la testa sotto un cuscino e scendemmo di sotto. -Se non è una motivazione valida io vi...oh.- Davanti a noi si trovava niente di meno che il padre di Will. Eravamo solo noi tre. -Papà?!- esclamò subito Will. -Prima che tu cominci. Fammi parlare.- Aveva l'aria visibilmente a pezzi, e speravo così tanto che si decidesse a comportarsi bene. Per Will. -Mi dispiace. So che questo non cambia assolutamente nulla ma voglio che tu lo sappia. So bene di non essere mai stato un buon padre e so anche quanto vostra madre sia fantastica e forte. L'ho amata per questo. Né tu né Kayla meritate il trattamento che vi ho riservato e hai fatto bene a dirmi tutto quello che mia detto. Farò di tutto per essere presente e farmi perdonare. Anche se in ritardo. Inizio con il dirti che, per quanto non ti debba interessare, appoggiò la tua storia con Nico. Mi basta che tu sia felice. Ho reagito male perché non sapevo, e me ne prendo la colpa.-
Ok. Sembrava aver tirato fuori la testa dalla sabbia. E poi non è che mi interessasse particolarmente ciò che pensava su di me. Ma a Will si. -Quindi ecco spero che tu mi dia una possibilità, anche se so di avertele già chieste. E si, ho già parlato con tua mamma e con Kayla. Sono venuto qui per dirti questo. Per chiedere scusa a te e al tuo ragazzo. Scusami Nico,- feci un cenno con la testa. Ci fu silenzio. -Va bene.- Disse Will. -Ti darò questa possibilità. Ma non farmene pentire. Apprezzo questo che hai fatto.- Il padre gli sorrise ed anche se un po' imbarazzato, Will ricambiò. -Ora, posso abbracciarti così poi ti lascio con io tuo ragazzo?- Ed inutile dire che lo fecero.
STAI LEGGENDO
un SORRISO alla VOLTA
RandomNico e Will, due ragazzi normalissimi le cui apparenze ingannano chiunque gli stia intorno. Nessuno dei due si conosce eppure hanno l'uno bisogno dell'altro. Chiamatelo fato, chiamatelo destino, ma ci sono certe cose che devono succedere e succedera...