Scontri, gelosie, baci.

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"Tu la mia macchina non la tocchi più!"
"Guarda che se tu avessi bevuto di meno..."
"Smettila! Sappiamo entrambi che prima o poi avresti combinato qualche casino" mi interrompe
"Ma mi perdoni vero? Claudio? Claudio, dove vai?" Lo assillo seguendolo per casa
"Alice, guarda non so davvero come tu possa ritorcermi ogni cosa contro" Si volta di scatto
"Ma non mi hai risposto alla mia domanda, mi rispondi?" Continuo io
"Alice, avrai modo di farti perdonare più tardi, ora il sole é alto e qualcuno, deve andare a lavorare!" Quanto é pedante, ma non ha tutti i torti.
"Quindi, potrò guidare ancora la tua macchina?" Chiedo con gli occhi dolci
"Oh stavolta non ci casco, non ci pensare minimamente, già tanto se ti farò salire. Forza Sacrofano, hai dieci minuti di tempo per arrivare in istituto prima di me, il tempo parte da...ora" mi chiude la porta in faccia, ma uno la mia bici é sepolta da anni in garage e due, non siamo mica a Masterchef!
Nonostante i miei forzi disumani per raccattare la bicicletta, ci ho rinunciato e ho chiamato un taxi, CC ovviamente, è arrivato prima di me, mannaggia, ora me lo rinfaccerà tutto il giorno!
[...]
"Alice, puoi salire un secondo?" Proprio mentre stavo discutendo con i miei colleghi, la Suprema irrompe nel nostro spazio acclamandomi
"Certo, professoressa, la raggiungo subito..." rispondo ancora un po' imbarazzata, beh, di certo non è tanto normale la nostra situazione, lei frequenta il fratello di mio marito, io sono sposata con il fratello del suo fidanzato, insomma, tutto abbastanza complicato, ma ancora non troppo sufficiente per iniziare a darle del tu.
[...]
"Eccomi professoressa"
"Alice, accomodati" Esordisce uscendo dallo stanzino e indicandomi la scrivania
"Senti, riguardo l'altra sera..."
"Sì, mi scusi, sarei dovuta andare a casa subito, ma se l'avessi fatto, Claudio sarebbe in ospedale con tutto quello che si sono bevuti..." La completo io
"In realtà, volevo ringraziarti per avermi fatto compagnia, questa sera, mi ritrovo con qualche collega, ti piacerebbe esserci?" Continua lei
"Eccome, ma non vorrei disturbare ecco..." Rispondo io alquanto imbarazzata
"Bene, allora dopo ti mando l'indirizzo del locale, a stasera"
"Grazie professoressa, arrivederci" Esco dal suo ufficio più pimpante di prima, ma aspetta un attimo, dove lo trovò un vestito degno di questa serata?
                                                                     ***
"Alice, sono tornato...Alice?" La sua voce pervade nell'ingresso di casa, cavolo, sono già in ritardo!
"Dove vai...vestita così?" Esordisce guardandomi come se fossi un extraterrestre
"Fuori con la Manes e delle sue colleghe"
"Tu hai comprato questo vestito, per un'uscita con la Manes e le sue colleghe?" Ripete schiarendo bene, io annuisco
"Roba da matti, pure i tacchi ti sei messa...Alice io starei attento a non prendermi una storta con la fortuna che hai" mi prende in giro, così ne approfitto per acciuffare qualcosa nella sua tasca
"Ahahah simpatico, comunque, ci vediamo stasera, grazie per la macchina!" Chiudo la porta di casa e comincio a correre prima che se ne accorga
"A staser-. Alice!? Cosa hai detto?"
                                                              ***
Mi avvicino in punta di piedi al gruppo di donne accerchiate davanti ad un bicchiere di vino. Sono tutte vestite formalmente, molto formalmente e al contrario di me, gestiscono al meglio la situazione dei tacchi.
"Lei é Alice, uno dei medici legali dell'Istituto" mi presenta la Manes per farmi interagire
"Molto piacere" allungo la mano, sentendomi comunque in imbarazzo, loro la stringono con sguardo annoiato
"No! Ma lei é la moglie di Claudio?" Esordisce poi una sottolineando le ultime tre parole
La Professoressa annuisce con una smorfia
"Claudio Conforti?" Si intromette un'altra brunetta
La Manes annuisce un'altra medesima volta sempre più infastidita
"Beata tu! Sei fortunata cara mia!" Continuano
"No! É Claudio che è fortunato, Alice é molto in gamba" Le controbatte la Suprema facendole sbiancare e zittire, io le accenno un sorriso per ringraziarla di ciò.
[...]
Prima di tornare a casa, la professoressa mi incita ad una passeggiata solo noi due
"Alice, devi scusarle, tutte ex colleghe o specializzande di Conforti, che però non erano portate e si sono trasferite altrove"
"Si figuri professoressa, sono abituata, mi fanno i complimenti anche le signore per strada quando mi vedono con lui!" Rispondo suscitandole una risata che coinvolge anche la mia, infondo questa serata può dirsi salvata dalla nostra conversazione.
                                                                  ***
"Claudio?! Sono tornata" poso le chiavi di casa e lo trovo sul divano impaziente
"Hai rovinato ancora la mia macchina? Alice, dimmelo!" Si alza dal divano
"No, la tua macchina sta bene, benissimo" rispondo tranquillizzandolo
"Com'è andata?" Domanda in seguito mentre appendo il MountGomery
"Abbiamo parlato soltanto di te" ammetto sconfitta
"Di me?" Domanda con sguardo innocente
"Sei la moglie di Claudio? Oddio Claudio Conforti? Sei fortunata!" Le imito suscitando a CC un leggero sorrisetto
"Dai vieni qui" mi acclama tra le sue braccia
"Ma possibile che con me non si possa parlare d'altro? Io non ci esco più! Fortuna che c'era la Manes, il problema ora però é come userò questo vestito" Mi lamento
"Puoi metterlo sempre a cena con me no?" Cerca di farmi sorridere lui, riuscendoci
"Che facciamo ora?" Domando stuzzicandolo
"Tu ti metti in pigiama, io devo finire di correggere le tesi"
"Dai Claudio, tua moglie ha bisogno di affetto!" Provo a convincerlo, lui posa le sue labbra sulle mie
"Ora sei apposto?" Continua staccandosi da me, ma non per molto, continuiamo andando a passo lento verso la stanza da letto, finalmente, per una volta, l'avevo convinto.

Perdersi in un bicchier d'acqua.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora