Adolescenza

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Claudio e Alice attendevano ansiosamente il ritorno di Ida dalla festa di un amico, ormai aveva sedici anni e i suoi genitori, dovevano avere fiducia il lei.
"Alice, ma non è che le è successo qualcosa? Se si è drogata? Se l'hanno rapita?" Chiese Claudio preso da un attacco di panico
"Sì, l'hanno rapita gli alieni, Claudio dai, smettila" cercò di tranquillizzarlo Alice
"Tu a che ora tornavi dalle feste quando avevi sedici anni?" Le domandò lui per cambiare discorso e addentrandosi così in discorsi mai trattati prima da loro
"Alle due? Forse tre? Claudio insomma non lo so, perché tu a che ora tornavi alle dieci?"
"Non ce la fai proprio a parlarmi senza prendermi in giro eh!"
"Ho imparato dal migliore,aspetta...forse è tornata!" Alice posò la rivista che sfogliava poco prima e aspettò l'arrivo di Ida.
"Beh, che ci fate qui?" Chiese lei sorpresa, Claudio controllò l'orologio e cominciò con elencare le regole per la prossima uscita
"Uno, devi tenere sempre e ripeto sempre il telefono con te, due non si torna più tardi dell'una e tre...ma perché state ridendo?" Continuò lui sorpreso vedendo la moglie e la figlia abbastanza esilarate
"Dai Ida vai a dormire, a papà ci penso io" le disse Alice e lei senza farselo ripetere due volte e girò i tacchi
"Sono così buffo? No spiegami, illustrami Allevi, guarda che ricordo tutti i momenti comici che mi hai fatto passare e sopratutto tutte le figuracce che hai fatto!" Eccolo, era proprio lui il Claudio che Alice conosceva, da un po' non la chiamava più Allevi o Sacrofano, lei credeva persino che se ne fosse dimenticato, ma questo era impossibile i loro ricordi non svaniranno mai nella mente dell'altro.
La mattina seguente, Claudio si svegliò presto per preparare la colazione, era l'unico della famiglia che a quell'ora era in grado di preparare qualcosa e diciamolo, Claudio è sempre stato uno chef migliore rispetto ad Alice. Improvvisamente una ragazza dark a lui sconosciuta entrò in cucina, poi la riconobbe, ma non ci credeva, quella era davvero la sua piccola Ida?
"Perché sei vestita così? Devi andare ad un funerale?" Domandò, intanto li raggiunse anche Alice, ormai stata svegliata
"Buongiorno!" Esordì solare
"Ida, puoi rispondermi?!" Ribadì CC
"Che succede?" Chiese Alice afferrando un biscotto
"Tua figlia ha deciso di vestirsi in questa maniera e di non parlare!" Insistette lui
"Guarda che ti sento, mica sono sorda!"
"E per fortuna che mi senti, cosa ti costa rispondere?"
"Papà, cosa ti devo dire? Sono vestita così perché mi piace farlo" rispose lei coincisa
"Tu non dici niente?" Si voltò verso la sua consorte
"E che dovrei dire? Se a lei piace...dai Ida andiamo che ti accompagno a scuola, saluta papà"
"Ciao scorbutico" gli sussurrò la figlia prima di avvicinarsi per lasciargli un bacio sulla guancia e per correre a cambiarsi
"Dai, non te la prendere, è adolescente"
"Facile per te,Sacrofano, chissà se eri una dark anche tu? O forse eri più figlia dei fiori, vero?"
***
Quella sera Alice era al lavoro, aveva avvisato che avrebbe tardato e Claudio e Ida non si fecero problemi, ma anzi, ne approfittarono per ordinare un pizza e mangiarla rigorosamente sul divano.
"Papà, senti, mi hai raccontato tutto di te e la mamma però non mi hai spiegato bene quella sera in cui eravate a cena insieme..." chiese Ida curiosa
"Il congresso? Che bei ricordi, bei ricordi che hanno portato però in alto mare la nostra storia. La mamma, indossava un bel vestito nero, le stava benissimo. A quel tempo era fidanzata, te l'ho detto no? Con Malcomess Junior...Ad ogni modo, non avevo mai provato un sentimento così per qualcuno, infatti non sapevo descrivere cosa provassi per la mamma, sapevo solo che lei mi avrebbe convinto a fare qualsiasi cosa, farei di tutto pur di vederla felice. Ma io, quella sera, sapevo che Arthur non sarebbe stato il suo destino e perciò ho preso la palla al balzo..." durante la spiegazione, i due vennero interrotti, qualcuno era tornato.
"Hey! Di che parlate?" Domandò Alice posando la borsa e sedendosi sul divano assieme a loro
"Papà mi stava raccontando la sera del congresso..." rispose Ida desiderosa del continuo, Alice rivolse uno sguardo malizioso al marito e lo lasciò proseguire
"Sì, insomma, dicevo, ho preso la palla al balzo. Ma qualcuno qui, la mattina dopo, non era felice, così abbiamo preso le distanza, ma poi, questa testarda della mamma, ha capito"
A Ida faceva un certo effetto sentire suo padre parlare della loro storia e quando c'era anche Alice, sembrava che le parole venissero fuori così, immediatamente. Ida voleva solo trovare una persona che guardasse lei come il suo papà guardava sua madre, come Claudio guardava Alice, la donna di cui è sempre stato innamorato, anche senza ammetterlo.

Perdersi in un bicchier d'acqua.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora