Svegliarmi alle quattro di notte con la nausea non mi mancava. Claudio dorme tranquillo, ma io non riesco. Scosto frettolosamente il lenzuolo e raggiungo il bagno dove rimetto tutto il sushi della sera stessa. Cavolo, non ricordavo così pesante la gravidanza.
"Mamma?" Quella parolina, eccola lì, la mia piccola Ida, che pronuncia quella parola meravigliosa
"amore mio, vieni, perché sei sveglia? Hai fame? Ti va un po' di latte con i biscotti?"
lei annuisce, ormai è grande abbastanza per capire cosa dicevamo
"però non lo diciamo a papà, ok?"
annuisce di nuovo.
Preparo due tazze e apro un pacco di oswego, aiuto Ida a sedersi e cominciamo a inzuppare i biscotti.
"lo sai amore che tra qualche mese arriva il tuo fratellino?" il suo viso si fece pieno di gioia
"dopo sarai la sua sorellona! Sono sicura che sarai bravissima" continuo accarezzandole il viso.
"Alice? Cosa combinate?!"
No. Claudio. L'orco si è svegliato. Ida si gira verso di lui con un biscotto in mano, da lì, lui capisce.
"Prepari una tazza anche per me?" Questa sua richiesta mi stupisce molto, ma annuisco e mi metto subito al lavoro. Erano quasi le cinque di mattina e noi stavamo mangiando dei biscotti, ripensandoci mi viene da ridere, tutte le famiglie dormono tranquille, noi no.
"a che pensi?" chiede Claudio sorseggiando la tazza
"nulla..mi ero incantata"
una leggera luce mi folgora, ma certo, l'alba.
"Ida, vieni qui" la prendo frettolosamente in braccio
"Alice? Che fai?"
"Aprimi la porta del balcone" Claudio obbedisce.
Ed eccolo lì, il sole che dà inizio ad una nuova giornata, ad una nuova vita illumina i nostri visi.
"cos'è?" chiede la piccola curiosa
"amore, il sole si è svegliato, adesso comincia un nuovo giorno" spiega Claudio prendendomela dalle braccia
"davvero?" continua lei affascinata
"mmh mmh, adesso però, se tu vuoi fare la brava bimba, bisogna tornare a nanna, noi dobbiamo aspettare ancora un po' prima di cominciare una nuova giornata"
lei fa come gli dice e così anche io, infondo sono sempre stata la sua bimba.I giorni passano in fretta, ma quelli più vicini al parto sono proprio infiniti. Manca ancora qualche mese e questa creaturina migliorerà ancora di più le nostre vite, non posso crederci. Ho ripreso ad andare a lavoro in bicicletta, il dottore dice che mi fa bene se non fatto frettolosamente e Claudio acconsente.
"Buongiorno anche a te! Era da tanto che non ti vedevo così energica" esordisce Lara mentre scendo dalla bici
"Hai visto? Di questo passo arriverò al parto più in fretta, non vedo l'ora che nasca, sono davvero stressata"
"Ti capisco e vedrai quando cresceranno! Camilla sta diventando insopportabile" ammette frustrata
"Ida per adesso non fa grandi discorsi o capricci, per fortuna" saliamo le scale dell'istituto, che ogni giorno mi sembrano sempre di più, e raggiungiamo la nostra stanza.
"Paolone? Che stai facendo?!" Chiede Lara vedendolo già attaccato al computer
"Hey...sto lavorando ad un progetto della Wally"
vorrei chiedere di più, ma..
"state buone, meglio non saperne niente" ci tace continuando a pigiare i tasti sul pc.
Le porte dell'istituto vengono aperte dal maestro. Claudio è appena arrivato, perché ogni volta che lo vedo camminare sembra che vada a rallentatore?
"Alice, nel mio studio" neanche fatta passare qualche ora, che già ha bisogno di me.
Salgo le scale dietro di lui e raggiugniamo il suo studio.
"che succede?" chiedo
"all'asilo da Ida, una bimba sembra che abbia i pidocchi" spiega
"Cosa? E tu l'hai lasciata là?" Chiedo allarmata
"Se mi lasciassi il tempo di spiegare, ti avrei detto che l'ho portata da tua nonna, così magari riposa anche un po' vista la sveglia di stamattina!"
"Claudio, io stavo male, l'ho vista davanti alla porta del bagno e poi avevo fame!" cerco di scagionarmi
"Dai, preparati, la tua amica mi ha contattato, pare sia morto un noto cantante lirico molto benestante, i famigliari chiedono massima cautela e precisione, chi meglio di noi?"
Era da un po' che non collaboravamo, passare del tempo assieme non è mai troppo stancante, nemmeno quando sei incinta. Arriviamo nella villa dove é avvenuto il delitto. Raggiungiamo poi il giardino dove é stato rinvenuto il cadavere.
"Silvia, si sa qualcosa?" chiedo
"al momento stiamo cercando di interrogare i famigliari e i governanti, poi si vedrà"
Claudio comincia ad analizzare, così registro.
L'uomo avrà all'incirca sessant'anni. É di razza caucasica e presenta un segno sul collo, una specie di corda, possiamo ipotizzare quindi che la causa del decesso sia un omicidio più dettagliatamente pare si tratti di strangolamento. Prima di andarmene riferisco tutto a Silvia, con la quale avrei voluto anche conversare, ma sembra troppo presa dal caso è la capisco, saluto così Visone e raggiungo Claudio in macchina.
"Tutto bene?" domanda appena salgo
"Sì, scusami....Claudio?" chiedo poco dopo mentre mette in moto
"dimmi"
"pensi che andranno d'accordo? Ida e il piccolino?" provo a domandargli
"Alice che domande sono! Tu andavi d'accordo con tuo fratello?" chiede a sua volta
"Non sempre"
"Ecco, sarà così anche per loro no? In famiglia capita di litigare, ma poi si fa la pace" continua
"e poi ci siamo noi, no? Vedrai che ci divertiremo Alice, siamo una famiglia e vedrai che anche Ida accetterà il suo fratellino" conclude poggiandomi una mano sul pancione.
Amo quando ci guardiamo negli occhi.
Mentre le parole dicono cose , i nostri sguardi parlano d'amore...
Ecco i momenti in cui mi sento fortunata, momenti come questo.
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Ciao ragazzi, come state? Spero bene. Come state passando queste vacanze? Raccontatemi un po'❤️
Fatemi come sempre sapere se vi è piaciuto questo capitolo, ci vediamo al prossimo!
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Perdersi in un bicchier d'acqua.
FanfictionÉ un dolore irrefrenabile, entrambi avevano perso a cui tenevano, qualcosa, che anche senza dirselo, entrambi desideravano.