Claudio si è svegliato di buon umore, stamattina ha persino deciso di portarmi a colazione fuori, ma non capisco quale sia il motivo di così tanta gentilezza in solo qualche ora.
"Claudio, devi dirmi qualcosa?" Chiedo in cerca di spiegazioni per il suo ambiguo comportamento
"No, perché?" Continua allacciandosi la cintura dicendomi di fare lo stesso
"Qual è il motivo di così tanta gentilezza questa mattina?"
"Nulla di che, ieri la tua amica mi ha chiamato per una perizia. Un uomo morto con cinque colpi di pistola, aveva moglie, figli...dio, se penso che potrebbe succedere anche a noi mi vengono i brividi..." Non avevo mai visto questo suo lato così sensibile
"A noi, ma a chiunque Claudio, vedrai che un motivo c'è...magari quell'uomo era indebitato con dei pezzi grossi, oppure non lo so, ma qualcosa deve essere successo..."
"Alice, non provarci neanche!" Pone le mani avanti prima del tempo
"Perché, che ho fatto?" Domando
"Tu non mi aiuterai con questo caso, e sopratutto, non ti ci impiccerai come fai sempre, sarò io a farlo, questa volta" incredibile, questa storia deve averlo proprio colpito.
Appena giungiamo in Istituto, corre subito nel suo ufficio, senza lasciare entrare nessuna distrazione, persino me.
Nel mentre, io, cerco di aiutare la Manes,alla prese con il distribuire a tutti gli specializzandi, una ricerca da approfondire ed esporre poi.
"Alice, Lara dov'è?" Chiede Paolone irrompendo nella stanza
"Ehm, non lo so, perché?"
"Mi state nascondendo qualcosa, io lo so..." afferma deciso
"Ma no..." cerco di negare
"Alice, non sei brava a dire le bugie..."
"Senti, è un periodo difficile per lei, prova a cercarla e fatti raccontare..." tento di dire mentre la Manes richiama la mia attenzione
"Alice ti cerca Claudio..." dice titubante appoggiando la cornetta del telefono.
Raggiungo lo studio del mio consorte e busso come mi ha sempre rimproverato di fare.
"Mi avevi fatta chiamare?" Chiedo poi, entrando
Annuisce "Non avrei pensato di giungere a questo punto, ma ho bisogno del tuo aiuto" risponde sbuffando.
Finalmente! Lui non sa, non sa da quanto tempo attendevo questa richiesta, ce la farò!Dopo aver riflettuto a lungo sulla vita del poveretto, Claudio mi elenca le sue ipotesi, ma nessuna di quelle mi convince particolarmente, chi avrebbe potuto uccidere un uomo così? Dolce, generoso e allegro, così lo descrivono i colleghi e i conoscenti.
"E se c'entrasse qualche debito?" Tento
"No! La moglie dice di no e anche i documenti che Silvia ha esaminato. Nessun debito, nessuna droga, niente che potrebbe portare all'omicidio di quest'uomo" continua rammaricato
"Claudio, se posso, perché ti interessa così tanto questo caso? Rispetto agli altri, lo stai prendendo a cuore..." cerco di chiedergli
"Te l'ho già detto, mi fa effetto..." risponde secco, passandosi una mano tra i capelli
"Hey...non fare così, allora un cuore ce l'hai..." lo prendo tra le mie braccia
"Riuscirai a scoprire cosa gli è successo, te lo prometto" lo rassicuro
"Dai, adesso vai, la Manes avrà bisogno di te..." dice accompagnandomi alla porta, proprio mentre sono voltata per uscire
"Alice...grazie, malgrado non abbiamo raggiunto una conclusione, il tuo aiuto mi è stato utile."
Ed è questo che mi piace di noi. La complicità, il modo con cui sappiamo aiutarci, anche solo con uno sguardo.Nel pomeriggio io e Silvia ci troviamo davanti ad un bel gin tonic, sembra più giù, non come la Silvia di sempre.
"Hey, tutto bene?" Provo a chiederle
"Eh? Sì, sì Alice, tutto ok. Sono solo un po' stanca..." ripete affondando i pensieri nel bicchiere
"Dai forza, lo vedo che c'è qualcosa che non mi dici...che succede?" Ritento
"Stavo pensando di partire..." rivela sorprendendomi
"Cosa? Quando, dove, perché?"
"Ho bisogno di tempo per me stessa, non starò via molto, giusto il tempo per capire cosa voglio veramente. Sergio è un pezzo di pane, però credo che non sia l'uomo giusto per me..."
"Perché, c'è un uomo giusto o sbagliato?"
"Tecnicamente sì, Alice. Ma questo non ha importanza, volevo comunicartelo e chiederti di non dire nulla a Sergio, io non ti ho mai detto niente, ok?" Cerca di convincermi
"Solo se mi dici dove vai..."
"Stavo pensando di fare un salto a trovare mia madre, sono anni che non vado a trovarla..."
annuisco abbozzando un sorriso, lei contraccambia per poi ringraziarmi e allontanarsi dopo aver lasciato una banconota da cinque sul bancone.Rientrando a casa, Claudio non si trova da nessuna parte, finché non controllo nel suo studio ed eccolo magicamente ricomparso.
"È ancora il caso di quell'uomo, vero?" Tento avvicinandomi
Lui annuisce "Sì, non ci sono nuovi sospetti e nuove conclusioni...non so che fare"
"Te lo dico io, adesso andiamo di lá, stiamo un po' insieme dato che Ida è da mia nonna e ci pensiamo domani, ok?"
"Allevi, Allevi, Allevi riesci sempre a rigirare le cose a tuo favore...A proposito" ricomincia dopo un pausa breve mentre raggiungiamo la nostra stanza
"Hai fatto come ti ho detto, hai smesso di prendere la pillola?"
Annuisco un po' imbarazzata, ma se è quello che vuole, infondo, perché no. Mi accarezza la guancia per poi gettarsi tra le mie braccia e iniziare quel progetto che da tanto, entrambi, attendavamo.
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Perdersi in un bicchier d'acqua.
FanfictionÉ un dolore irrefrenabile, entrambi avevano perso a cui tenevano, qualcosa, che anche senza dirselo, entrambi desideravano.