Avete presente com'è rilassante dormire tranquille, appiccicate al proprio marito o compagno ed essere serenissime? Io no. Mi sto rigirando da un parte all'altra del letto, quando appena mi alzo, ritrovo tutto pieno di sangue.
Mi sveglio di scatto
"Alice!" Probabilmente ho svegliato anche Claudio
"Hm..."
"Cosa é successo?" Domanda preoccupato
"Ho fatto solo un brutto sogno, vado a prendere un po' d'acqua" scosto le coperte, é tutto umido e non é pipì.
"Claudio" si rivolta verso di me
"Andiamo" risponde dando un'occhiata alla macchia, arriviamo amore, la mamma e il papà stanno arrivando.
***
Perché alle quattro di notte, piccola mia?
Il sonno é pronto a prendermi in ogni secondo, ma devo resistere.
"Contrazioni?" Domanda la dottoressa
"Ogni minuto da quando siamo partiti..." risponde CC prendendomi la mano
"Dilatazione?" Chiede all'assistente al mio fianco
"10 cm" risponde chiaro e tondo, come fa ad essere così precisa, io non lo so.
"Bene, Alice sei pronta?" Tutti si voltano verso di me, quanto vorrei dire di no
Annuisco.
Claudio mi tiene stretta la mano mentre percorriamo il tragitto per raggiungere la sala operatoria, ma come si fa esattamente?
"Alice, devi spingere con tutta la forza che hai..." mi spiega la dottoressa entusiasta
Ce la posso fare,forse.
"Dai Alice" mi incita Claudio a bassa voce, come se si vergognasse, ma apprezzo l'impegno
Comincio a seguire le parole dette dalla dottoressa, non ho mai provato un dolore simile
"Quando torniamo a casa voglio mangiare una quantità di biscotti e guai a te se me lo impedisci" mi rivolgo a Claudio, che a sua volta si volta verso la dottoressa per chiedere spiegazione
"É normale, sita tranquillo" se la ridacchia lei
"Ma normale cosa? Che io debba tenermi dentro una creaturina mentre lui é bello e beato? E sopratutto, io devo prendermi cinque chili mentre lui? Lo guardi!"
"Alice, vado a prenderti un po' d'acqua.." si azzarda a dire
"Tu provaci soltanto Claudio e te la rovescio addosso" rimane a cuccia come un cagnolino bastonato, ma dico io, proprio ora te ne devi andare?
"Ci siamo Alice, forza l'ultima spinta" comunica la dottoressa, finalmente potrò averti tra le mie braccia.
Un pianto fa sciogliere il mio cuore che scivola lentamente assieme a tutto il sudore versato.
Eccoti, eccoti amore mio.
***
Claudio ritorna in stanza poco dopo, non mi accorgo che, però, sulle sue braccia é posata la piccola creaturina.
"Guarda..." mi porge il fagottino che poco prima sostava sulle sue braccia
Ciao amore della mamma, quanto sei bella.
"Ti assomiglia..." dico lentamente
"Lo so..." risponde tutto fiero, spostiamo lo sguardo di nuovo sulla creaturina
"Claudio! Sta sorridendo" sussurro
Come sei bella con quel sorriso, amore mio.
"É bella, quanto te" ammette
"Questi complimenti, proprio ora me li devi fare?"
"Non avevo mai visto cosa più bella di questa, più bella di voi"
Entra frettolosamente la dottoressa
"Scusi" la ferma Claudio prima che esca
"Si?" Risponde preoccupata
"Può farci una foto?"
CC mi cinge i fianchi, cerco di fare un sorriso nonostante tutta la stanchezza. La dottoressa restituisce il telefono, mentre osserviamo la foto, noto che Claudio la inoltra
"Claudio dai, sono orribile, a chi la devi mandare?" Chiedo preoccupata
"Devo mandarla a tutti i nostri amici e parenti, tutti devono sapere che é nata" risponde felice, continuo ad osservarlo
"Ma Giacomo é già sveglio?" Gli domando vedendo che ha letto il messaggio
"Probabile, lui non è normale"
"Sarà una cosa di famiglia!"
***
La mattina seguente trovo tutti i nostri parenti e i nostri amici, fuori dalla stanza che aspettavano soltanto che mi svegliassi, Claudio é fuori per mantenere la calma, non ho mai visto così tanta gente contenta di vedermi.
"Amore si può?" Entra con calma Nonna Amalia
"Nonna...ehy" piano piano entrano tutti seguendola
"É bellissima!" Esordisce Marco accompagnato
"Come la chiamerete?" Chiede Giacomo tutto contento, guardo Claudio
"Ida" rispondo tutta contenta, il nome che ho sempre voluto darle.
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Perdersi in un bicchier d'acqua.
FanfictionÉ un dolore irrefrenabile, entrambi avevano perso a cui tenevano, qualcosa, che anche senza dirselo, entrambi desideravano.