Ida muove i suoi primi passi. Un po' mi rattrista pensare che sia già cresciuta così tanto, la mia bambina. Io e Claudio continuiamo a farla esercitare chiamandola da un lato, in cui è disposto lui, all'altro, dove sto io. Ida arriva pian pianino alla sua metà e fortunatamente senza mai farsi male. Claudio sorride e così anche io.
"Ida? Vieni. Vieni dal papà!" La chiama, ma per un attimo la mia mente si ferma e così anche il mio respiro.
Vuoto.Riapro gli occhi. Questa non è casa mia. Questa non è una casa.
"Alice, come ti senti?" Mi chiede un buffo signore con addosso un camice
"Mmm bene, cosa è successo?" Domando a mia volta un po' preoccupata
"Il vostro bambino..."
Bambino?
"ha bisogno di riposo signora e così anche lei" continua
La faccia spaesata di Claudio lo fa preoccupare
"Non sapevate di aspettare un bambino?" Chiede scioccato
"No" rispondo io
"Ad ogni modo, lei deve stare a riposo signorina. Dottor Conforti, conto sul suo aiuto, vi lascio soli" conclude uscendo dalla porta, Claudio si avvicina al lettino in cui sto
"Dov'è Ida?" Chiedo immediatamente
"Stai tranquilla, Marco e Lara se ne occuperanno" Risponde
"Che c'è Claudio?"
"Non sei felice? Avremo il nostro bambino!" Esulta
"Sì, lo sono, però avrei preferito saperlo in un'altra condizione..." spiego
"Senti, Silvia e Sergio ci hanno invitati a cena, che faccio?" Domanda ancora avvicinandosi
"Accetta, no? È tanto che non andiamo a cena da loro"
La sera stessa, dopo essere stata rimessa, arriviamo a casa dei coniugi SS. Sono vestita normalmente, non attillata, ne elegante, ma semplicemente comoda. Silvia ci accoglie subito alla porta con in braccio la piccola Eva, ormai non più tanto piccola.
"Sergio in cucina?!" Esordisce sbalordito Claudio vedendolo
"Magari, sta solo in piattando il sushi compero" risponde Silvia posando Eva per terra, che inizia a camminare
"E Ida? Dov'è? Vi siete già sbarazzati di lei, ammettetelo!" Continua poi, mi volto verso Claudio, io voglio dirglielo, il suo sguardo acconsente
"Ida è da Marco e Lara, oggi sono svenuta."
"Spero niente di grave" interviene Sergio
"Sono incinta" chiaro, tondo, al sodo. I loro volti entusiasti accorrono ad abbracciarci
"E bravo Conforti! Magari finalmente avrai il tuo maschietto, no?"
"Chissà Sergio, l'importante è che nasca bene"
Ci accomodiamo a tavola. Il sushi è delizioso, non per questo uno dei miei piatti preferiti, veloce e non complicato.
"Mamma, io voio il gelato!" Piagnucola Eva
"Eva, è notte, cosa fanno i bimbi di notte?" La riprende Silvia
"Mangiano il gelato!" La sua risposta suscita una risata a tutto il tavolo
"Dai, vieni con il papà, adesso andiamo a dormire" la incita Sergio prendendole la manina
"Viene anche lo zio Claudio?" Anche questo suscita una risata, sopratutto per me e Silvia
"Certo che vengo, fammi vedere la tua cambretta dai" continua lui, così i due uomini e la piccolina raggiungono la stanza da letto, mentre io e Silvia attendiamo il loro ritorno al tavolo.
"Allora, sei pronta a diventare doppia mamma?"
"Non lo so, forse non si è mai pronti. Che hai?" Domando, è un po' spenta, sono giorni che non ci sentiamo
"A volte credo non faccia per me, fare la mamma intendo. Tutte, persino tu, ci mettono passione, amore perché è così che deve essere, ma io a volte credo di non essere tagliata." Spiega
"Silvia, anche tu ci metti amore, guarda come hai cresciuto quella bimba! Sei una brava mamma, lasciamelo dire"
"Di che parlate?" Interrompono la conversazione
"Nulla di che, Alice mi stava spiegando i suoi progetti futuri con il nuovo arrivo" mente Silvia
"Forza Allevi, è ora di tornare a casa, qualcuno qui domani, deve lavorare" continua alludendo a sé stesso, così abbraccio forte la mia amica, cercando di trasmetterle tutta la forza possibile e torniamo a casa."Siamo soli stasera" spiega
"Idee in mente?" Continuo io
"Mmh mmh"
"Claudio aspetta...hai notato Silvia?" Non posso evitare di parlargliene
"La tua amica poliziotta? Sì, che c'è che non va?" Continua cercando di distrarmi
"Claudio ascoltami! Silvia sta passando un brutto periodo, secondo te, come potrei aiutarla?"
"In realtà, anche Sergio mi ha detto di trovarla strana, ma gli ho detto che é normale..." ammette
"Penso che abbiano bisogno di staccare un po', adesso le scrivo. Chiara viene da noi per qualche giorno così loro possono stare assieme in pace, che dici?" Domando entusiasta della mia decisone
"Sì, ma adesso,no, Alice. Qui c'è tuo marito che aspetta un tuo bacio da un'ora, grazie" insiste, finiamo così per accoccolarci in macchina, sotto l'immenso cielo di Roma, pensai do soltanto alla fortuna che abbiamo e all'amore che proviamo lun l'altra.
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Perdersi in un bicchier d'acqua.
FanfictionÉ un dolore irrefrenabile, entrambi avevano perso a cui tenevano, qualcosa, che anche senza dirselo, entrambi desideravano.