Edoardo

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Riapro gli occhi. Cosa? In ospedale? Il mio bambino. Dov'è Ida?
"Alice, si é svegliata per fortuna" esordisce il ginecologo
"dottore! Come sta il mio bambino, perché sono qui?" chiedo preoccupata
"Alice, lei sta facendo troppi sforzi. Deve riposare, sopratutto in questi ultimi mesi. Comunque, lei resta qualche giorno qui in osservazione, adesso faccio entrare suo marito" spiega
"Cosa? Mio marito?"
Claudio? Perché é qui?! Vorrei tanto dire di no, ma ormai é giá dentro.
"Ciao" esordisce incamminandosi verso di me
"Claudio...potresti andartene ti prego"
"No, adesso mi fai parlare. Perché sei sparita con nostra figlia? Perché non hai pensato che avresti potuto stare male, come é successo? Tu l'hai lasciata sola! Se solo Silvia non avesse rintracciato il tuo cellulare..."
"Bene, ho sbagliato, ma lo rifarei. Non tornerei mai a casa con il pensiero che tu non voglia il figlio che sto portando in grembo" insisto
"Alice, io ho reagito così perché avevo paura, non sapevo cosa stessi dicendo. Io ti voglio, io voglio nostro figlio, non abbandonarmi" prova di convincermi
"Claudio...fammi vedere Ida, ti prego" cambio discorso
"É con Marco, adesso stanno arrivando"
"Ok"
"Posso restare?" si avvicina ancora
"come vuoi"
"come sta il mio ometto?" dice sfiorandomi il grembo
"sembra...bene" continuo freddamente
"mamma!" eccola qui la mia bambina, corre verso di noi, Marco la segue da dietro
"amore!"
"c'è anche il papà!" continua lei felice
"eh sì! Scusami amore mio" le dico abbracciandola, Claudio le accarezza la nuca
"Hey" esordisce Marco salutando con la mano
"Marco, grazie...e scusami per la macchina"
"Va tutto bene, l'importante è che voi adesso abbiate fatto pace, riposa, il mio nipotino deve stare bene" aggiunge sorridendo e poi andandosene, ma lasciando subito il cambio a Silvia.
"Ida, che dici di andare a salutare lo zio Sergio?" dice Claudio per portarla via e lasciarci sole, lei annuisce ed escono.
"Alice, potevi dirmelo"
"Silvia, l'ho scoperto anche io da poco, ero a pezzi, ma ora, sono felice, l'importante è che sarà tra noi" rispondo mentre mi scende una lacrima, lei si avvicina e mi abbraccia per poi lasciarmi un bacio sulla nuca
"vedrai che sarà un bimbo fantastico, me lo sento"
"Silvia, posso chiederti un favore?"
"Certo"
"Potresti portare Ida da Cordelia? Vorrei parlare un po' da sola con Claudio.."
lei acconsente e Claudio ritorna in camera.
"Vieni" gli dico per farlo avvicinare, lui esegue e si sdraia accanto a me
"Sta scalciando, senti" continuo prendendogli la mano e poggiandola sul mio ventre, lui sorride
"Posso dormire qui, stanotte?" chiede un po' intimidito da cosa possa rispondere
"Vedremo, adesso andresti a prenderci qualche schifezza al distributore?" chiedo a mia volta
"dolce o salato?" ed ecco che mi sento subito in istituto
"entrambi"
Sorride, anche lui se lo ricorda.

Mi sveglio improvvisamente. Claudio dorme al mio fianco. Sento dei forti dolori al ventre, comincio ad urlare.
"ALICE?! Che succede?" si sveglia Claudio immediatamente
"SI SPOSTI!" Gridano le infermiere spostandolo
"Dove la portate?!" dice lui
"In sala operatoria, dobbiamo avviare un cesareo"
Improvvisamente non vedo più niente. Chiudo gli occhi e mi sento come addormentata, aspettando un bacio per svegliarmi.

[Claudio's pov]
Otto lunghe ore in sala d'attesa. Ho insisto tanto con il dottore per farmi entrare, ho anche cercato di corromperlo, ma non c'è stato modo, spero solo che Alice stia bene. Intanto ho avvisato tutti i nostri amici e parenti, Giacomo ha risposto subito, dice che arriverà tra poco assieme alla nonna di Alice che é passato a prendere. Infatti poco dopo eccoli lì, una buffa signora aggrappata al mio alto e spilungone fratello che mi raggiungo subito.
"Claudio, allora?" Chiede subito Giacomo
"Non mi hanno fatto entrare, è già dentro da otto ore...però devo dirvi una cosa..."
"Dottorino, non ci tenga sulle spine!" insiste Amalia
"Il bambino ha la sindrome di down"
I loro visi felici si intristiscono subito.
"perché non ce l'avete detto?" Domanda la nonna di Alice sbuffando
"Era un brutto momento per noi e non volevamo farvelo pesare..." continuo io
Giacomo sta per controbattere ma arriva finalmente il dottore.
"Allora? Ci dica!" Insiste subito Amalia
"Alice e il bambino stanno bene, Claudio, mi segua" risponde chiaramente, così seguo il dottore nella stanza in cui hanno spostato Alice, appena svegliata.
"toc toc" esordisco ironicamente vedendola fantasticare con il piccolo fagottino tra le braccia
"Ben arrivato" continua lei, così faccio per avvicinarmi
"Mi hanno detto che per qualche settimana dovrà rimanere nell'incubatrice, dato che è nato prematuro, ho chiesto solo un attimo per tenerlo tra le braccia e mostrartelo" spiega, motivo in più per avanzare ancora di più. Quel piccolo fagottino ora ha un volto, un sorriso, è lui, il mio bambino.
"Claudio, il nome..."
"Oh, certo, Edoardo, Edoardo Conforti" chiarisco bene
"Edoardo, come Edoardo Leo? Ho sempre avuto un debole per quell'attore..."
"dottoressa Allevi, le ricordo che è sposata. E comunque, Edoardo come Edoardo Eremin, uno dei miei tennisti preferiti"
"Scusate, adesso dobbiamo proprio prenderlo..." si intromette l'infermiera un po' intimorita, sicuramente è una novellina
"Ciao amore, ci vediamo tra poco" sussurro al piccolino prima di lasciarlo nelle sue mani, così abbraccio Alice, ancora un po' stanca per l'intervento e la coccolo fino ad addormentarci.
Qualche ora dopo però, veniamo svegliati da Amalia e Giacomo che sono riusciti ad entrare finalmente.
"Amore della nonna, come stai? E il piccolino?"
"Nonna per fortuna stiamo tutti bene, ma deve rimanere qualche settimana nell'incubatrice"
"sei stata bravissima lo stesso amore" continua Amalia avvicinandosi per abbracciarla
"Giacomo! Grazie per essere venuto e aver accompagnato mia nonna" interviene Alice vedendo il mio esilarante consanguineo
"Figurati cognatina,per così poco...comunque sono arrivati Marco e Silvia a darci il cambio"
"perfetto,grazie mille. Ciao nonnina"
"Ciao belli! Dottorino, riposa!" conclude Amalia facendoci sorridere
"Vado a chiamare tuo fratello e Silvia..."
"Claudio, aspetta" mi ferma improvvisamente
"che succede?"
"Nulla, ti amo. Grazie per non avermi abbandonata"
"Non lo farei mai, Alice. Ormai, per quanto mi duole dirlo, non posso vivere senza di te e senza i tuoi casini" rispondo avvicinandomi per baciarla, lei acconsente.
Eccoci qui, questi siamo noi, Alice e Claudio. Una coppia opposta che ha solo due cose in comune, il lavoro e l'amore che provano l'un l'altra, forse senza Alice, io non sarei qui, forse non avrei ricucito le ferite lasciate sanguinare da tempo, però non mi piace pensare ai se o ai forse, io penso al presente e mi dico bravo, bravo Claudio, finalmente anche tu, hai la tua famiglia.

Perdersi in un bicchier d'acqua.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora